Idioma: Italiano
Duración: 48m 14s
Lugar: Entrevista
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Emmanuel FOM@PLAY IT

Descripción

Intervista con Emmanuel, insegnante di lingua francese all'Istituto Grenoble e all’Università Suor Orsola di Napoli

Transcripción

FOMATPLAY Ok Emmanuel. Allora cosa ti ha portato qui? parlaci un po' del tuo viaggio, del viaggio che ti ha portato in Italia e a Napoli? EMMANUEL Okay. E allora... L'amore. Ho conosciuto come gli dicevo prima; ho vissuto in America latina e poi ho viaggiato molto in America latina. e ho conosciuto mia moglie napoletana in Argentina. E visto che insegnavo il francese dopo l'università ho fatto questo sia in Messico che in Ecuador. Um poi volevo tornare in Francia e ho conosciuto mia moglie e quindi sono venuto a Napoli. Ho detto vediamo che succede. [Et voilà]. Diciassette anni dopo sono ancora qua con due figlie. FOMATPLAY Okay. E per quanto riguarda la comunicazione con i tuoi figli, in che lingua parlate? in francese? in italiano? sono bilingui? EMMANUEL Sono bilingue. Sì, io ho sempre parlato francese con loro e loro spesso mi-; ancora oggi mi rispondono in italiano. Io non ho mai forzato né cercato di farle parlare in francese e piano piano si sblocca per tutte e 2, diciamo. Si è sbloccato abbastanza facilmente e poi quando andiamo in Francia parlano solo francese con me. Poi Mma moglie parla anche benissimo francese quindi a casa sì, sì parliamo tutte e due lingue, diciamo. FOMATPLAY OK. e quanti anni hanno? EMMANUEL la più grande ha 16 anni e l'altra 12. FOMATPLAY OK, quindi dicevi che viaggiate comunque in Francia. Hai ancora rapporti familiari? EMMANUEL Sì, sì, sì, sì. Ho la mia famiglia e ho e ho un sacco di amici, quindi andiamo là almeno 2 volte l'anno. sì. FOMATPLAY quindi lì la comunicazione per forza di cose diventa...? EMMANUEL sì in francese. Però non non hanno mai avvertito, diciamo, problemi di comunicazione; anche se all'inizio quando erano piccole rispondevano a tutti quanti in italiano, anche se capivano il francese. E poi piano piano si sblocca, [fin] si è sbloccato abbastanza facilmente. FOMATPLAY OK. E pensi che la loro resistenza, diciamo, nei confronti del francese-, la lingua francese sia dovuta ad una paura di essere in qualche modo discriminati? non so, anche a scuola, con gli amici? o se tu stesso hai mai provato sulla tua pelle, diciamo, degli atteggiamenti di resistenza da parte di italiani, da parte di napoletani.... EMMANUEL Allora loro non non hanno mai avuto, soprattutto la grande, non ha mai; perché insegnando ho anche conosciuto dei dei ragazzi di lingue che avevano, appunto, vergogna di parlare francese davanti a tutti quanti. E si nascondevano. Invece tutte e due non hanno mai avuto problemi, diciamo, di del loro francese; anzi, sono anche contente di avere due lingue. Um il fatto di parlare però, di rispondermi in italiano, l'ho trovato, diciamo, molto naturale. Nel senso che siamo in Italia sono circondate da italiani quindi la cosa più naturale da fare era parlare in italiano. Quindi non ho mai visto una resistenza. OMATPLAY Okay, e quindi tu, diciamo, non hai mai provato, non hai mai subito atti discriminatori, discorsi d'odio? ti sei ambientato bene qui? EMMANUEL per me, eh sì, sì, sì, sì, sì. Potrei solo solo dire a volte si nota benissimo che sono francese quindi subito si attacca un po'. Però la maggior parte del tempo ehm... come dire? per scherzare, per dimostrare un po' di sì. Un po' sì, un modo più scherzoso. Però quando è insistente può essere scocciante; soprattutto quando uno ti parla della politica, di Macron, come se fosse colpa tua quando si fa... Ah, no, sì, c'è una cosa che mi dà molto fastidio adesso che ci penso. m è parlare della squadra di calcio francese dicendo che non c'è nessuno che è francese; sono tutti arabi o neri. E quindi cerco sempre di spiegare che questi qua, della squadra francese sono la quarta o quinta generazione di francesi. E ieri ho visto tutti... avete visto un po' i problemi in Francia in questo periodo, perché è una cosa diciamo quasi naturale in questo periodo, perché sono quarant'anni che succedono questi fatti; e c'è uno che, che parlava e che diceva che era lui tipo la, la quinta o la sesta generazione addirittura. e diceva "E quando la Francia ci considererà come francesi?". perché è una vera domanda è che ancora oggi c'è il magrebino c'è l'africano eccetera. Il problema per i bianchi che così come me che mia mia madre è spagnola, però a scuola erano eravamo tutti quasi di due nazionalità. Chi soffriva, ovviamente, chi soffre ancora oggi un po' più di discriminazione sono i neri o magreghini, semplicemente per la pelle. E quindi questo fatto di di pensare che la squadra francese siano tutti stranieri, che sono stati presi e che così sono più forti eccetera mi dà un po' fastidio. Perché è difficile far cambiare idea anche se spieghi comunque alla fine pensano veramente che che non è così. OMATPLAY Diciamo, si tratta di ostilità più da un punto di vista nazionale e culturale che linguistico. EMMANUEL sì, sì, sì, il linguistico mai avuto; anzi, a Napoli, si è un po' scocciante però è anche divertente, che ah sì, anche il napoletano ha delle parole francesi. Poi si fa l'elenco: [boîte], [Tire-bouchon], o[eau tirette], eccetera, eccetera. No, no è più... no, c'è una buona buona accoglienza. FOMATPLAY E secondo te che percezione hanno gli italiani, o comunque i napoletani visto che abiti a Napoli, dei francesi? o comunque dei di chi viene a vivere in Italia? Degli europei che vivono in Italia? Se si sentono accolti, son sempre accolti o no? MMANUEL allora um vivere come me, che ho vissuto anche altrove, è sempre piacevole. Nel sens-, perché? erché sono francese, perché sono bianco eccetera. però è sempre piacevole perché non sei sconosciuto. se sei sempre... la, la gente ti riconosce anche per il fatto che sei straniero, che sei francese, quindi è piacevole. E poi sì, diciamo la domanda più diffusa è "ma che ci fai qui?". Nel senso qua è talmente un casino. Ma perché non non sei rimasto in Francia? on nel senso negativo. Nel senso, ma perché ti vieni a mettere in una città così complicata dove manca di tutto e tutto des- disorganizzato eccetera eccetera. e l'unica cosa è che l'accoglienza è sempre, sempre bella a Napoli. FOMATPLAY sì. E tu pensi che sia difficile per uno uno straniero, per un cittadino europeo, che viene in Italia trovare lavoro? EMMANUEL io l'ho trovato subito; ma perché sono specializzato; Perché ho i diplomi, Perché ho l'esperienza. um poi non saprei per chi viene senza una formazione precisa tipo insegnare il francese. Tra l'altro tutti i francesi che conosco a Napoli sono tutti più o meno insegnanti. Non ne conosco che sono venuti senza già il lavoro, quasi pronto, quasi sicuro di averlo. Per le altre... Su questo mi chiedevi? sui francesi o sulle altre nazionalità? OMATPLAY si, si. i tuoi pensieri e le tue opinioni su questo. EMMANUEL Eh sì, sarebbe questo che... se hai una specializzazione con i diplomi è semplice. Um per chi viene così per tentare un po' di... non non saprei proprio. So che in Francia, ad esempio, funziona bene il collocamento, collocamento. Quindi immagino che uno straniero che viene, un italiano che va in Francia si può scrivere in questa struttura di collocamento e secondo me è più semplice. Qui a Napoli non saprei proprio dove mettere mano, proprio 0. Poi in Francia c'è anche... la si chiama [interim]; sono società che-; private che fanno anche loro il collocamento più o meno; cioè sanno che c'è un'azienda che cerca qualcuno per 2 settimane e guardano nel suo elenco e ti chiama e quindi lavori per due settimane, a volte di più, eccetera. E anche questo non so se se esiste a Napoli. Quindi io sc- sconsiglierei vivamente ha ha ha a uno che non ha una specializzazione, di venire così a cercare lavoro eccetera. FOMATPLAY Quindi c'è qualcosa che ti manca della Francia? Al livello professionale o a livello anche di proprio di valori? EMMANUEL no, non di valori. Anzi, preferisco Napoli in un certo senso. perché questa è la mia teoria. faccio, faccio la mia teoria. È più una società perché ho visto, diciamo, sia la mia città dove sono nato che è una piccola città che è Lione; ha avuto una crescita e uno sviluppo in questi ultimi anni pazzesco, proprio. delle città che sono fatte per i cittadini dove ci sono i parchi pubblici bellissimi, tutto curato tutto organizzato. Tutto veramente perfetto. E invece qua non, non ho visto un miglioramento a questo livello. Um e la mia teoria è questa: più si riesce a diventare, come dire? organizzatissimi, diciamo, una società civilissima eccetera e più la gente non è simpatica. Per farla molto breve, brevemente. E ho notato che c'è un atteggiamento di di sfiducia nell'altro in Francia he quando qualcu... qui a Napoli, senza problema, quando qualcuno ti viene a parlare in quei secondi fa sì, fai quasi amicizia, no? se chiedi la tua strada, poi da straniero, se chiedi la tua strada qualcuno ti accompagna pure anche se non è la sua strada. In Francia c'è sempre... questo è il mio sentire; che se qualcuno ti viene vicino, vicino a te la prima cosa è che mi può prendere o non rubare? che cosa mi puoi impedire di fare? Che cosa vuole da me? in sostanza, quindi, l'atteggiamento è molto individualista. c'è la paura dell'altro e poi il fatto che è tutto schematico; quindi se si fuoriesce solo un po' dallo schema non ne vogliono sapere niente. Quindi da questo punto di vista mi piace più la vita che c'è vita qui a Napoli. l'altro lato è il casino infernale. FOMATPLAY Ecco, a proposito di questo. Prima mi accennavi di un po' i trafile burocratiche che tu hai fatto in passato. Com'è il rapporto con, appunto, le istituzioni, anche i locali, per la, per la quotidianità, per il lavoro? EMMANUEL Solo una parola: complicatissimo. erché per la minima cosa ci vogliono sempre un'energia, un tempo infinito e anche molta pazienza. In Francia sicuramente non è neanche del tutto semplice però mi sembra un po' più semplice comunque. Qui è tutto una battaglia. Poi c'è una cosa che secondo me esistono un sacco di diritti per il cittadino però non si sanno. Se uno non diventa specialista, quasi, di tutte le cose che potrebbe avere, non ne sa niente. L'unico, fra le due uniche persone che ho conosciuto, che hanno avuto il... ah come si dice? come si dice quando si finisce il lavoro? la disoccupazione a Napoli sono due francesi che si sono impegnati eccetera, eccetera. Tutti gli altri amici non fanno mai... eh non si affidano mai diciamo al comune o cose del genere. Quindi su questo è veramente complicato. Poi quando arrivi che non parli bene la lingua; c'è sempre l'aiuto, sono sempre gentili però però quando vai in un posto che dire "No, non è qua, è là, è là, è là, è lì, è là". Io sto qua da tanti anni e ieri.... dovevo andare in provincia di Avellino, a Cervinara. Non c'è più il treno, c'è solo un pullman. E ho chiesto penso a 15 persone in stazione. Nessuno ne sapeva niente. Alla fine sono riuscito a trovare dove comprare il biglietto e capire dov'era il pullman; grazie a uno che era di Cervinara e che lavorava nel, diciamo, alla stazione e per caso stava qua stava lì. sennò impossibile. E questo è proprio.... e poi, mi posso sfogare? No, mi mi chiedo come fa il turista a tornare? A venire sicuramente capisco, però a tornare. è tutto una fobia. Se se uno non sa le cose come fa? sapete come si va sul Vesuvio, ad esempio? abito lì vicino ah, ma è una follia. Non c'è più biglietteria; Devi fare tutto online; non c'è il campo; ti devi fermare tre chilometri prima; devi pagare il parcheggio sempre online; E poi ci sono questi, questi avvoltoi li chiamo "vieni, pullman, eccetera". Sembra... senza offesa, neanche in Perù ho visto. mi dispiace dirlo però perché è talmente bello il parco del Vesuvio; faccio un sacco di trekking anche. e anche lei tutto abbandonato. Tutto boh. Comunque basta. FOMATPLAY Ecco, prima facevi riferimento alle difficoltà linguistiche che può incontrare uno straniero qui in Italia. Tu stesso ti sei rivolto a qualche rete di supporto anche per accedere, insomma, al tuo lavoro o hai fatto tutto da solo? MMANUEL Tutto da solo perché mia moglie... quindi parla francese; Quindi non avevo neanche la necessità a casa. FOMATPLAY Il tuo supporto è stato lei? EMMANUEL esatto esatto. e poi parlavo benissimo spagnolo; più il francese; comunque era abbastanza semplice. In sei mesi me la cavavo. FOMATPLAY Ecco. invece tornando un po' indietro alla sua infanzia. Mi ha detto che parli benissimo lo spagnolo, tua madre è spagnola. Come hai vissuto, diciamo, questa doppia identità francese spagnola durante la tua infanzia, adolescenza...? EMMANUEL allora a parte, diciamo, mia madre che era natav a Madrid. Lei è arrivata quando aveva dodici anni in Francia. Quindi il lato spagnolo ce l'avevo con i miei nonni che vivevano anche loro in Francia. Eh, però non mi sono mai sentito spagnolo perché andavamo poche, siamo andati poche volte. Mia madre ci parlava francese perché all'epoca penso che era più un fatto di integrarsi. nel senso... lei ha sofferto molto, ce l'ha ce l'ha detto. ha sofferto molto il fatto che non parlava-, non parlasse francese quando è arrivata e quindi a scuola è stato molto difficile. Tra l'altro dopo 2 anni mi ha smesso di andare a scuola. E quindi a casa ci ha solo parlato francese. Con i miei enormi parlavano spagnolo però, però mi sono sempre sentito più francese che spagnolo FOMATPLAY quindi anche lo spagnolo, se vogliamo, l'hai imparato in modo autonomo, appunto, parlando con i tuoi nonni? EMMANUEL con i nonni, poi a scuola; poi sono andato in America latina. FOMATPLAY Okay. Um allora. quindi tu in Italia come ti senti? a casa? pensi comunque di rimanerci a vita? o magari a un certo punto pensi di andar via? Hai mai pensato di poter lasciare l'italia? EMMANUEL Bella domanda. icuramente non so se l'Italia o... ma manco Napoli. Però la grandissima città come, come Napoli. Perché... è forse, è questo che vorrei cambiare più che il mio paese. eh l'italia mi piace comunque. eh poi pensare di andare via... Mia moglie è napoletana; detto tutto. ha ha no c'è questo attaccamento alla famiglia che... anche questo non c'è in Francia; ma molto di meno, molto di meno. La maggior parte dei ragazzi a 18-19 anni va fuori casa. Che poi subentra anche il fatto degli aiuti statali. In Francia da studente puoi avere degli aiuti per prendere un appartamento; a volte copre il 70% dell' affitto. Quindi un ragazzo, ma anche di 20 anni... Io sono andato, sono andato a studiare che avevo 19 anni e ho preso casa. La mia famiglia non mi poteva aiutare quindi mi sono solo... solo con le borse, più gli aiuti eccetera che mi sono mantenuto. in Italia non è possibile ho molto di meno quindi... FOMATPLAY okay. E quindi non hai mai pensato di poter prendere, anche in futuro, se ci hai pensato in passato e poi hai rimosso l'idea, di poter prendere la cittadinanza italiana? EMMANUEL No, non ci ho mai pensato. Non vedo il motivo di farlo. Oggi giustamente con l'Europa non c'è questa necessità perché faccio tutto quello che... tranne votare. Posso votare per le municipali e per gli europei e devo scegliere se per gli europei, se votare in Francia o in Italia. FOMATPLAY E come ti fa sentire il fatto di non poter votare, di esprimere un tuo parere in merito alla politica? EMMANUEL Eh...il voto anche se necessario non mi sembra il miglior modo di esprimersi al livello politico. anche se c'è bisogno, ovviamente. Anche se oggi aia in francia che in Italia è più in voto di non avere qualcuno che avere qualcuno. E quindi questo non non non mi tocca tanto. FOMATPLAY e invece per quanto riguarda, ecco, la libertà di movimento all'interno dell'Europa, cosa ne pensi? cosa è per te? EMMANUEL eh... è una cosa sì, molto bella, ovviamente. ricordo prima quando ero più, molto più giovane che c'era c'erano ancora dei cugini; le frontiere si doveva fermare. Io lo trovo sì, una cosa fantastica; che puoi andare dove vuoi tu in Europa senza restrizioni. Puoi anche andare a vivere in un altro paese sempre senza restrizioni. Penso che sia una cosa ottima. FOMATPLAY E se invece dovessero un giorno, magari, togliere la libertà di movimento comunque cambiare, inserire le restrizioni che possono essere a livello politico, economico, la cosa come ti farebbe sentire? EMMANUEL penso che sarebbe un ritorno indietro del tutto inutile, del tutto anche assurdo in un certo senso. Poi se vogliamo anche parlare; anche se preferisco parlare più di uomini che dell'economia; comunque per l'economia sarebbe un danno secondo me molto molto forte sapendo poi che l'Italia e la Francia; l'Italia è il primo partner commerciale della francia. Non immaginouna chiusura dei confini, sì mi sembrerebbe assurdo. ecco sarebbe più questo. FOMATPLAY Ok. quindi collegato magari anche a questo della Brexit. che ricordi hai dell referendum? se ti ha toccato in qualche modo la Brexit? EMMANUEL allora ho ho un amico inglese che è venuto per tanti anni a vivere a Lione. con la Brexit sarebbe stato molto più complicato. eh... adesso l'inghilterra ha sempre avuto no statuto, un po' speciale, un atteggiamento anche un po' speciale nei confronti dell'Europa. eh... adesso su che crea un sacco, ha creato un sacco di problemi anche a livello eh economico; e complicazione appunto al confine. c'erano un sacco di di di camion che aspettavano per ore, ore, ore, eccetera. Mi fa, mi ha fatto anche un po' piacere, devo dire, purtroppo, per gli inglesi. um però è proprio la dimostrazione. perché dopo sono quanti anni fa la Brexit ormai? sono 2 anni, un anno? FOMATPLAY Di più. Nel 2016. 6 anni. poi è andata in vigore in modo graduale. Però il referendum è del 2016. EMMANUEL Sì, sì, sì, sì, sì, no, mi fa piacere in un certo senso. ripeto, mi dispiace tanto per gli inglesi, però è la dimostrazione che il populismo che abbiamo sia in Francia con le Pen, con la Meloni, e ancora peggio con Salvini.. fa ancora peggio. non lo so però di dire che tutti i problemi vengono dell'Europa o che comunque chi sono loro a venire a comandare a casa nostra? bla bla, bla bla; uando si sa che chi fa l'Europa sono gli europei e non non c'è un ente Europa; è la dimostrazione che è una grande cretinata. E tra l'altro, eh Meloni, Salvini e la Le Pen non parlano più, mai più di lasciare l'Europa di tornare alla alle lire o ai franchi. è la dimostrazione per me, non non sono politologo, però è la dimostrazione che era solo populismo. Volevano un po' dire alla gente avete visto? Noi siamo per il nostro paese, deve essere il primo eccetera. L'inghilterra secondo me non è molto felice del, della Brexit. FOMATPLAY E sei stato sorpreso dal risultato del referendum Brexit? EMMANUEL Mhm no, non tanto. Non tanto nel senso che è una cosa che c'era nell'aria per Tan-, da tanto tempo. E non solo a livello dell'inghilterra. Quindi non mi ha sorpreso. Ho detto peccato che i populisti abbiano vinto. questa è la cosa più grave in assoluto per me. Però ribadisco, è servito l'esempio. Peché oggi non c'è nessuno più che osa dire usciamo dall'Europa. Che poi tra l'altro l'Europa è appunto mobilità Erasmus e tutta una serie di cose che comunque sono bellissime. E poi, ribadisco anche che chi critica di più l'Europa come la Le Pen ha un tasso di assenteismo al Parlamento europeo che fa paura. Quindi è chiaro che se tu non vai a combattere per le tue idee a livello europeo, la decisione viene presa da altri ma non dell'Europa. questo. FOMATPLAY okay, interrompiamo un attimo. okay, quindi stavamo, tavamo parlando un po' del dell'Europa come istituzione. Cosa ne pensi a riguardo dei valori oggi, che ha oggi l'unione europea? EMMANUEL eh... Io sono nato, ovviamente che non c'era. Poi ho vissuto in pieno anche in passaggio dal Franco all'euro. E abbiamo visto anche come è aumentato il costo della vita eh... Io mi sento, mi sento francese perché sono nato là, sono cresciuto là. Il concetto di sentirmi europeo non ce l'ho proprio. Questo a livello, diciamo, di sentimento. Che poi tra l'altro basta attraversare il confine, ma manco di un paese, anche di una regione per vedere delle differenze. Quindi l'idea di pensare che siamo tutti europei, che siamo tutti... non mi è non mi è arrivato. L'altra cosa a livello um, eh diciamo, politico-economico eh... troppo spesso per me cioè i francesi hanno, hanno rifiutato; c'è stato il referendum sulla costituzione europea e i francesi hanno hanno detto no e sono stati accusati molto di non volere una costituzione per l'Europa. Invece non era questo il punto. Non volevano, non volevamo questa costituzione che pensava più, appunto, alla potenza politica ed economica dell'Europa piuttosto che al cittadino. Allora per me l'Europa va benissimo se tutela il cittadino e permette appunto la mobilità; e questo secondo me ce l'abbiamo. Poi io non so per le altre nazionalità, negli altri paesi... però già questa possibilità di poter andare a vivere, o a studiare, o a lavorare in tutti i paesi europei Io penso che sia una grande vittoria. Um adesso anche l'atteggiamento dell'Europa come che vuole fare concorrenza agli Stati Uniti o alla Cina, che si vuole dimostrare come uno delle, diciamo, della potenza sulla quale contare non mi piace tanto. Non è che che la trovo una cosa giusta. FOMATPLAY okay. E invece per quanto riguarda il tuo stare a Napoli, diciamo, quali sono i valori dell'Italia e di Napoli con i quali è stato più facile legarsi o abituarsi? invece quali sono quelli che un po' respingi? che sono un po' più lontani da te? che non riesci mai ad accettare? se ce ne sono.... EMMANNUEL OK, allora la la prima cosa è il rapporto umano. A Napoli è sempre presente, sempre forte; eh... essere accolto in ogni situazione sempre con-, quasi sempre però veramente sempre con il sorriso, con accoglienza con... la gente subito ti vuole bene. e questa è una cosa che non trovi ovunque. Mi piace anche il modo, diciamo, di mangiare, di bere che somiglia molto anche alla Francia. Anche se in Francia si è perso un po'. Perché qui a Napoli, come in tutte le regioni in Italia c'è ancora autenticità. Molto nel cibo, nel modo di di fare le cose e questo, penso, che mi piace molto. L'idea di sì di essere in un posto tradizionale, tra virgolette, che comunque è rimasto legato alle sue tradizioni eccetera. E questo mi piace. eh poi la cosa che non mi piace, come dicevo prima, è il... a vedere qualcuno che butta ancora una carta a terra. Questo non capisco non... Non... poi dei posti intorno. è la città del peccato; non del peccato nel senso religioso. Ma che peccato c'è? Un patrimonio culturale, un paesaggistico eccetera eccetera. C'è un potenziale allucinante ed è tutto trasandato. L'altro, l'altra sera stavamo fine pomeriggio, stavamo al parco Virgiliano. Io pensavo questo parco è una cosa bellissima; è proprio uno dei parchi che potrebbe essere il più bello al mondo; esagero un po' però... comunque sì e io pensavo questo stesso parco a Lione, a Parigi, a Berlino sarebbe una cosa non stupenda. Con dei piccoli concerti, con delle cose organizzative. Qua è troppo ancora un [arrangiarsi]. E questo va anche bene perché il fatto di arrangiarsi pure io ne posso usufruire. Però a volte vorrei delle cose un po' più sistemate. Non dico tanto, però tipo una pista ciclabile decente. Voglio dire là c'è il Napoli bike um con Greenpeace che erano molto felici perché finalmente hanno fatto, hanno riaperto e un po' sistemato la pista ciclabile. erò la pista ciclabile che passa sotto un tunnel, il tunnel di Fuorigrotta; senza una separazione; ma anche, non dico del tutto perfetta, però almeno anche visiva non lo so. niente. erano felicissimi. stamattina anche sul lungomare c'è che è l'unica pista ciclabile, più o meno rdecente. Quando c'è un un evento sul lungomare chiudono tutta la pista ciclabile e questo lo trovo veramente... questo mi dà mi dà sui nervi. che poi se se non è con la bici eh... i trasporti pubblici non si possono prendere. FOMATPLAY okay. E invece al di là della tua famiglia qui a Napoli. Che tipo di relazioni hai instaurato con i napoletani? O, in generale, qual è il tuo tessuto di relazioni qui? EMMANUEL allora, io ho un sacco di amici che erano anche, diciamom all'inizio amici di mia moglie o di mio cognato, per dire. Piano, piano e ovviamente alla fine si sono create. E e sono questi tuoi amici, diciamo, del gruppo iniziale che poi sono diventati un po' più grandi. Poi ho il, il gruppo del calcio che ci vediamo da tanti anni solo per giocare a calcio. non siamo-; è molto strano, non non siamo mai andati manco a mangiare qualcosa. E sono veramente tanti anni. là mi chiamano [o francese], ovviamente. eh, poi ho gli amici francesi, anche, con cui mi vedo chi cioè... metà, metà facciamo. OMATPLAY okay. E a cosa ti senti legato alla Francia? Alla Francia? EMMANUEL Famiglia e amici. Sì, per il resto... ma comunque mi sento legato nel senso che uno non si può, eh come dire... Mi sono, tra virgolette perché non mi piace la parola, però mi sono integrato a Napoli nel senso che capisco il napoletano, gioco a pallone, faccio tutte le cose con un napoletano, cucino napoletano. Però sono sempre francese. Nel senso che non si può secondo me eliminare le proprie radici ma anche nei nei pensieri nel nel modo di fare... comunque rimango francese. Anche se quando vado in Francia sono diventato il napoletano. ero per le cose non buone a volte: il ritardo eccetera. FOMATPLAY Okay. E invece per quanto riguarda l'aspetto sempre lavorativo com'è l'ambiente al lavoro? hai detto che insegni anche all'università, quindi che tipo di ambiente c'è? EMMANUEL Ottimo. Ottimo. Al Suor Orsola, all'università. Una piccola realtà, gli studenti sono pochi. eh il posto è bellissimo. Abbiamo-, diciamo siamo molto liberi nel decidere cosa fare eccetera. FOMATPLAY Quindi mi sa che stavamo parlando del dell'ambiente lavorativo del Suor Orsola. EMMANUEL Sì, come le dicevo, no, tutto bene. Molto.. No, niente da da ridire. sono il famoso madrelingua. Molto divertente ogni volta. ah lei è madrelingua. Sì, ecco, però No, no, per il resto veramente bene. FOMATPLAY Okay. E hai mai pensato come la libertà di movimento Sia rappresentata nei media? O hai mai riflettuto sul modo in cui la migrazione e i migranti vengono rappresentati nei media? MMANUEL Ma sì, sì, E appunto, come dicevo prima, ho fatto il permesso di soggiorno quando sono arrivato qua. come ti dicevo, perché per avere il codice fiscale o la carta d'identità, comunque non lo ricordo, c'era bisogno di questo permesso di soggiorno. La questura all'epoca era Gianturco e come dicevo prima ero l'unico europeo. Quando sono andato non ho mai visto un altro europeo. E il trattamento già era diverso. nel senso che c'era una fila enorme quando... questo mi ha molto scioccato, devo dire. C'era una grande fila e quando il poliziotto che stava dentro casa mi ha visto mi ha fatto passare davanti a tutti quanti e ho accettato perché veramente c'era una fila immonda. Um adesso come in Europa a migrazione da parte dei media, da parte dei media um... ovviamente c'è questa insistenza, diciamo questo insistente pensiero di di invasione. Se guardiamo un po', la televisione o anche i giornali, non tutti, ovviamente. Però per alcuni sembra che l'Europa sia sotto assedio; l'Italia in primis. pensa proprio che sta accogliendo tutti i migranti nel mondo intero e che se la deve cavare da sola. Poi quando si va a vedere un po' i numeri; e questo sarebbe la cosa da fare di più, secondo me, per me a livello informativo. E che l'Italia non è il paese che ha più immigranti; che in teoria e anche questo da capire in teoria c'è una regola europea per cui l'italia non è da sola. Sicuramente l'italia deve affrontare , sicuramente, la diciamo, il primo sbarco. oi mi rendo conto che è molto complicato poi riuscire a fare bene le cose e questo sicuramente quindi è un peso per l'Italia. però quello che che ci... il messaggio che ci manda spesso la televisione e che si riflette sul pensiero anche dei ragazzi e che l'italia eh sta per essere invasa da orde di stranieri e che l'Europa se ne frega altamente. E anzi la Francia, perché spesso è successo, che la Francia rimanda gli immigrati gli immigrati in Italia. um di qui il pensiero di molti ragazzi di dire ma perché non rimangono a casa loro? ma che ci vengono a fare qua? Perché noi; già è difficile perché dobbiamo accogliere tutti quanti e questo lo trovo sbagliatissimo. Soprattutto che l'immigrazione in Italia è recente. eh a scuola pochi sono i figli di immigrati, forse al Nord un po' di più, se ho capito bene però a Napoli, alla fine, tipo in classe di mia figlia perché è un liceo privato magari non è che è non riflette tanto la realtà però. Mia figlia va al Pagani. c'era, una studentessa finlandese su trenta trenta di loro. E nelle scuole ne vedo pochi di figli di immigrati. Um quindi se la conoscenza, tra virgolette, del dell'immigrato viene solo dai media i ragazzi dicono no; non ne vogliamo e questo è gravissimo. poi tra l'altro quando si vede che invece di insistere su come un paese come in Calabria come si chiama?... Riace, che è una cosa non fantastica, di più. è la dimostrazione che l'accoglienza non solo è possibile ma è anche una cosa che aiuta il paese invece di danneggiare però si vedono più i lati negativi nei media che i lati positivi. questa è la mia sensazione. Poi non è che guardo sempre la televisione. FOMATPLAY Va bene, faccio un attimo fare un check. Tu non vuoi chiedere qualcosa? Sì, penso che allora adesso le facciamo le ultime domande. Sono domande brevi la cui risposta può essere una parola, una frase, appunto risposta anche breve. Allora potresti definire la libertà di movimento di di una frase? EMMANUEL libertà di movimento... No, nel senso sì. Ma poi ehm a fortuna per noi e la sfortuna per tanti altri. Io non ho mai avuto un senso di non libertà di movimento, perché col passaporto francese come quello italiano vai ovunque nel mondo. ti danno subito i tre mesi di visto, eccetera. Non ho mai avuto un senso di di non libertà di movimento contrariamente a tutti i paesi africani e asiatici che non possono andare da nessuna parte. FOMATPLAY Certo. E quindi come riassumere brevemente la tua esperienza di libertà di movimento in Europa? EMMANUEL eh semplice, semplice. Ho anche fatto quando ero più ragazzo ho fatto Interrail o cose del genere. Proprio sì, nel senso di diciamo che le frontiere, per me almeno, non sono mai state un problema. Non ho mai... tranne che per andare in Svizzera, forse. FOMATPLAY Okay, quindi se questa libertà di movimento dovesse esserti negata, tolta come ti sentiresti? EMMANUEL frustato, arrabbiato. Direi.... come dicevo prima, che è un tornare indietro inutilmente. FOMATPLAY Okay. per te dov'è casa dove senti di appartenere? EMMANUEL Bella domanda. Però sicuramente casa è dove ho mia moglie e le mie figlie. poi il concetto di casa... mi sono comunque spostato parecchio. Non è che ci tengo tanto, a questo, a quest'idea di avere solo un posto. Appunto. La libertà è "vado in Francia. Mi sento a casa. quando vado da amici in Sicilia mi sento a casa". FOMATPLAY Okay. E quindi come ti senti nel paese ospitante? In Italia? EMMANUEL No, mi sento bene. Mi sento bene. FOMATPLAY cosa ti manca di più del tuo paese di origine? EMMANUEL Il formaggio. FOMATPLAY Mi sembra un'ottima risposta. Okay. Prenderesti oggi le stesse decisioni che hai preso in passato? e perché?o perché no? EMMANUEL Alla la la domanda molto, molto... sto per fare cinquant'anni, proprio il momento bruttissimo per farsi queste domande. No, no, penso che rifarei esattamente la stessa cosa. FOMATPLAY E chi sei come persona? se puoi definirti in tre quattro parole. EMMANUEL wow! Chi sono? Sì, sono uno he ama la libertà, in qualsiasi forma; appunto, di movimento, di espressione.. E sono uno che ama l'apertura con con la libertà di movimento; e che troppo spesso tutti i problemi un sacco di problemi della società nascono del della mancanza di apertura. Se non siamo aperti, non possiamo né noi stessi viaggiare e tanto meno accogliere qualcuno. Quindi apertura, essere il più aperto possibile. FOMATPLAY OK penso possa bastare grazie

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