FOMATPLAY OK Valerjia, grazie per essere qui e per aver
aderito a questo progetto.
Allora, la prima domanda è:
cosa ti ha portato qui in Italia?
se ci vuoi raccontare qualcosa del tuo viaggio...
VALERJIA prego. è stato un piacere accettare questo invito.
eh, allora, eh praticamente
un giorno ho conosciuto un ragazzo ucraino
su internet, però...
avevamo amici in comune.
eh
studiava insieme a me nella mia università in Ucraina.
ehm quando ci siamo conosciuti
ormai era scattata la scintilla,
eh ci siamo alla fine sposati in Ucraina.
eh lui abitava già in Italia e
mi ha portato qui a vivere con lui.
allora, come passare il ricongiungimento di famiglia?
eh, a quel punto
ho lasciato la mia casa in Ucraina
e sono andata a vivere in Italia.
mi trovo benissimo a vivere qui dal novembre 2011.
sono abbastanza felice di stare
in Italia, sono contenta e,
come dire... che
ho cambiato questo
posto
dove vivo, mi trovo bene
ormai, ormai, mi sento a casa.
FOMATPLAY bene.
Quindi sei venuta qui da sola
o è venuto con te anche qualche familiare?
VALERJIA no, sono venuta da sola e ho vissuto per
più di 2 anni
con mio marito e mia suocera.
cioè, non è proprio un'esperienza bellissima
perché vivere con i genitori
del marito non è proprio un granché.
questo lo posso dire. he he
FOMATPLAY e quando sei arrivata qui
hai trovato qualche rete di supporto
o ti sei ambientata totalmente da sola?
VALERJIA allora, praticamente,
Io nonostante avessi mio marito e fossi appena sposata,
mi sentivo sola;
mi sentivo sola perché non sapevo parlare italiano.
quando sono arrivata in Italia,
io conoscevo praticamente 4 parole in italiano.
e l'ho imparato qui, da 0.
hmm potevo solo interagire, praticamente, con mio marito e
con sua madre,
che tanto parlavano ucraino con me.
e poi veniva questo amico di mia suocera;
e loro mi forzavano un po' a parlare con lui.
però, ho capito da subito
perché sono partita già dall'Ucraina
avendo i libri per imparare italiano;
perché è normale che tu arrivi in un Paese,
devi imparare per forza la lingua.
altrimenti, come te la cavi
in un posto senza conoscere la lingua?
allora,
i primi 2 mesi sono stati proprio terribili perché io
avevo paura di tutto...
non potevo parlare quando uscivo,
quando vedevo la gente
che parlava tutta un'altra lingua
che io non conoscevo.
allora, ehm, poi...
non è che mia suocera mi dava tanto aiuto.
voleva facilmente portarmi a lavorare
senza conoscere la lingua.
e poi, è ovvio che lavoro svolgi
appena arrivi e non conosce la lingua...
è stato abbastanza brutto.
poi dopo, piano piano, imparando la lingua,
ho cominciato ad andare a lavorare
in un ambulatorio veterinario,
e poi ho cominciato a scambiare parole con...
prima con la gente
nel pullman che mi portava al lavoro,
con l'autista del pullman, con qualche altro passeggero...
poi, ho preso il coraggio e già scambiavo le parole con
il panettiere, oppure con salumiere;
e già mi sentivo meglio.
FOMATPLAY e quando dici che non hai avuto supporto da parte di
di tua suocera,
intendi... lei parla italiano?
VALERJIA lei parla italiano,
però, non è che parla italiano chissà come...
FOMATPLAY quindi tu ti aspettavi che lei ti aiutasse anche
a parlare in italiano?
VALERJIA sì, perché poi lei diceva "no ma vai a lavorare"
e poi io dicevo "ma io non so,
non so che cosa... e poi non so che cosa fare,
non so come interagire..."
e poi quando mi trovava dei lavori
sembravano lavori
che mi voleva spacciare per fare chissà che cosa.
non lo so ma è stato proprio...
vabbè, è stato un poco,
un poco brutto.
hmm me lo ricordo...
non lo so, mi ha lasciato un
brutto segno, non mi ha dato...
eh perché poi...
ehm prima, all'inizio, quando mi trovavo
qui e ancora parlavo male, io temevo di parlare male
mi ha trovato un lavoro,
che mi ha mandato 45 giorni
a lavorare in una famiglia a Palinuro d'estate;
e io, quando stavo ancora abbastanza male,
e dovevo lavorare dalle 8
del mattino fino al 22 di sera.
perché stai in una famiglia
e avere 2 ore di spacco senza giorni liberi
era terribile.
lei voleva sempre che Io svolgessi questi lavori,
invece, i miei genitori sostenevano che, con l'educazione e
con l'istruzione che avevo avuto in Ucraina,
che non fosse questa la via;
che non fossi, praticamente,
destinata a questi lavori.
si arrabbiavano pure
di questa faccenda.
allora, all'inizio non è andata proprio
bene una cosa:
ma più che altro che
non avevo poi neanche tanti amici ucraini
o
amiche, non avevo nessuno. il mio unico amico era marito.
hmm ehm
FOMATPLAY vabbè. e quindi, ci racconti, invece, qualcosa della
tua istruzione, dell'educazione.
VALERJIA allora, praticamente, in Ucraina
eh, come sempre, sono andata a scuola;
vabbè, come qui elementare, medie e poi liceo.
tutto è andato bene: il liceo aveva come indirizzo
hmm chimica e biologia.
perché da noi si possono scegliere più
indirizzi diversi,
tipo: o matematica,
fisica, chimica, biologia,
le lingue,
informatica,
a volte anche storia e legge...
ehm...
Così, a volte si scelgono addirittura
dalla scuola elementare questi indirizzi e si prosegue.
tipo, le mie amiche andavano al
gymnasium, come si chiama... così, eh storia e legge;
e, praticamente, partivano già dalla scuola elementare
così, in quell'indirizzo. invece, il mio
indirizzo l'ho scelto solamente al liceo.
eh comunque, poi...
dopodiché, evidentemente,
si sceglie l'università.
all'inizio i miei genitori,
che sono ingegneri meccanici,
mi hanno convinto che dovevo studiare ingegneria
chimica; e sono entrata a fare ingegneria e
ho fatto un anno di ingegneria chimica.
FOMATPLAY dove di preciso?
eh, allora, pratica-,
eh, in Ucraina, a Cherkasy, c'erano due università,
no di più, diciamo, hmm...
più università. perché non è come qui che ci sono...
ci sono enormi università e sono suddivisi in
facoltà: c'è l'università
che, praticamente, ha solo la facoltà di ingegneria;
hmm e poi, c'è l'università classica che ha diverse
facoltà normali,
eh paragonabili alla Federico II.
ehm...
Però, non avevano la facoltà di medicina, quello era un
tipo di istituto tecnico dove ci sono solo infermiere o
levatrici o qualcosa di tecnici.
vabbè, ehm...
mi è sfuggito,
per i denti...
FOMATPLAY dentisti?
VALERJIA non dentisti ma i tecnici
FOMATPLAY Ortodentisti?
VALERJIA che creano solamente,
diciamo, i denti ma non li impiantano
FOMATPLAY OK
VALERJIA e poi vabbè... c'erano altre università di indirizzi.
Una mia amica ha studiato tipo
per gli archivi in un'altra università a parte,
però quella è privata,
non è statale. perché sia l'università
di ingegneria che l'università classica,
ehm, sono statali.
invece, le altre sono private.
allora, e...
e io dopo un anno di ingegneria,
ho rinunciato agli studi di ingegneria
e sono entrata da capo,
praticamente da 0
all'università normale classica,
dove
ho preso la laurea quadriennale,
perché da noi è quadriennale,
e poi la laura magistrale.
però, la magistrale non è di due anni ma di un anno e mezzo.
FOMATPLAY ah.
VALERJIA tipo, eh, 5 anni e mezzo studiamo.
eh, dopodiché, vabbè...
ehm, ho avuto tipo una borsa di studio
e ho lavorato all'università
per altri 3 anni, poi ho conosciuto mio marito
e sono andata in Italia.
FOMATPLAY e invece io so che qui in Italia ti sei laureata
di nuovo
sia triennale che magistrale in scienze chimiche.
com'è stato il passaggio?
VALERJIA allora, visto che
praticamente non
volevo svolgere i lavori
attualmente destinati alle povere signore ucraine
che arrivano lì,
e lavorano la maggior parte come badanti, babysitter,
oppure fanno pulizie in casa;
già alla partenza dall'Ucraina, al matrimonio
eh ero...
già sapevo che dovevo prendere la laurea pure in Italia,
allora, ho fatto riconoscimento del titolo;
si prendono i documenti ucraini di istruzione
che partono dalla scuola elementare,
e si fa una sorta di documentazione chiamata
dichiarazione di valore in loco.
eh dopo che
tutti
i documenti di istruzione
che partono dalla scuola elementare finiscono,
diciamo,
o all'università o al dottorato, vengono tradotte
in Italia;
riconosciute, , riconosciute,
riconosciute dal consolato italiano
eh in archivio eh;
si crea questa documentazione
e questa documentazione viene portata
in Italia.
questa faccenda costa pure,
costa tasse, costa abbastanza
tanti soldi per noi ucraini;
allora, tu, per fare questa cosa,
devi partire che hai i soldi
o che i genitori hanno i soldi, altrimenti,
altrimenti, non la puoi percorrere così facilmente
perché paghi già l'agenzia che ti aiuta,
paghi poi tasse sulla postula,
su ogni documento dell'istruzione,
e poi paghi
un traduttore perché il traduttore deve essere un ufficiale
scelto dal consolato italiano, poi...
poi paghi per altri
riconoscimenti notarili,
poi tutti questi documenti ufficializzati
e validi pure in Italia.
ehm arrivi
all'università che hai scelto in Italia;
io ho scelto l'università
di Napoli Federico II,
e vai all'ufficio degli studenti,
però, mi sembra
studenti
stranieri,
studenti... no, questo veramente non lo ricordo più..
è stato nel 2013-14
quando sono andata la prima volta a chiedere; eh...
loro mi hanno detto che devo fare lo stesso test di
ingresso e l'ho fatto
d'estate 2015, quando erano pronti tutti i documenti.
Poi richiedevano tempo a crearli,
tipo,
quasi un anno ho perso per riconoscere tutto questo
titolo e tradurlo, fare... e poi dovevo tradurre
tutti i programmi degli esami sostenuti;
li ho trado-,
ehm, li ho tradotti io con con l'aiuto di un professore.
hmm eh...
un mio caro amico, però, ormai defunto,
mi ha aiutato nella traduzione
dall'ucraino all'italiano.
poi, ehm, tutti questi programmi degli esami sostenuti
dovevano essere pure riconosciuti;
però, all'ufficio,
al Palazzo di Giustizia a Napoli
eh con marche da bollo e con tutte
altre faccende...
dopodiché,
vengono sempre presentati all'ufficio dei studenti
a Napoli eh e ti fanno entrare
ehm, dopo il concorso, evidentemente, che passi e entri,
perché chimica è a numero chiuso ehm...
stanno..., una commissione
valuta
gli esami che hai fatto e sceglie quello che devi fare.
per la laurea triennale in Italia,
la maggior parte della base è sempre la stessa
in qualsiasi paese;
allora, gli esami mi venivano riconosciuti.
Io ho fatto solo 2 anni invece di 3
e poi, evidentemente, ho scritto la tesi triennale,
ho fatto alcuni esami,
perché lo stesso deve essere ricavata la media;
allora mi hanno scelto quelli che potevo
fare, oppure, tipo, dovevo dare per forza almeno 5 o 6 esami
per ricavare la media alla fine.
hmm..., ciò che ho fatto...
poi sempre tirocinio, tutto ciò,
e si arriva alla laurea triennale.
la laurea magistrale,
che tanto, sono passati pure anni
di sviluppo della scienza e di tutto,
non mi veniva riconosciuta così facilmente
rispetto alla laurea
triennale base, hmm...
ho fatto quasi tutto da capo.
mi hanno riconosciuto pochissimi esami.
FOMATPLAY come ti ha fatto sentire questa cosa: il fatto che
tu fossi già laureata
e nonostante tutto dovevi partire più o meno da capo?
VALERJIA allora,
visto che la laurea in Ucraina Ia aveva con la lode,
con menzione di commissione, con tutto;
perché, vabbè ero giovane e brillante.
quando hai più di trent'anni,
stai in Italia e gli esami li devi fare in un'altra lingua,
a volte... Io una volta sono andata in panico all'esame
perché ho dimenticato una parola in italiano, hmm...
era un attacco di panico così terribile
che ho interrotto l'esame. meno male
che la professoressa,
molto gentile, ha capito
che era un attacco di panico
e mi ha fatto ritornare il secondo giorno
e finire esame come si deve.
ma poi non è che mi è successo una volta,
mi è successo più volte. A volte
non riuscivo a percepire il significato della parola
e cominciavo a rispondere in modo sbagliato. ovviamente,
il percorso in Italia non è più stato con la lode,
è stato lontano dala lode; però, ce l'ho fatta,
diciamo, senza cadere proprio in basso, ma
in media comprensibile.
è stato difficile,
è normale. perché poi
la lingua tu l'hai imparata qui,
da 0, eh...
mi sforzavo e poi, evidentemente, non hai più
mamma vicino che ti cucina e ti prepara,
ti fa tutto. tu hai un marito, devi cucinare tu...
hai il lavoro, vai al lavoro e poi vai a studiare,
poi studi, diciamo...
ad un certo punto,
arrivavo che io andavo nell'ambulatorio veterinario,
pulivo, andavo all'università, studiavo,
tornavo dall'università,
andavo ad assistere a interventi veterinari;
come, vabbè, io facevo l'assistente veterinario;
aiutavo questi poveri animali,
tornavo a casa,
dovevo cucinare qualcosa
oppure dovevo scegliere se studiare o cucinare;
poi, mio marito si arrabbiava che io non cucinavo,
che non badavo bene alla casa perché studiavo...
quante ne ho sentite da mia suocera,
da mio cognato...
quante offese... che io non mi sono dedicata bene
alla famiglia perché mi dedicavo allo studio...
ma quante...
Io non-. quante offese!
mio cognato è arrivato
a dire a mia madre,
che una volta è venuta a trovarmi,
come sono fessa
perché io studio invece di andare a lavare i culi.
scusate quella parola.
FOMATPLAY assurdo! in questo percorso, diciamo,
travagliato,
dal quale ne sei uscita molto forte, sicuramente, ehm...
che tipo di supporto hai avuto anche da parte di amici,
amiche,
anche magari ai conoscenze fatte all'università?
VALERJIA praticamente,
quando sono andata a studiare all'università,
io sono rinata:
perché, a parte che mi piaceva,
ho trovato amici che mi capivano,
ho trovato veri amici
studiando all'università; quelli che adesso ritengo
i miei migliori amici, li ho trovati lì, studiando, che,
hmm...
spero che rimangano con me per il resto della mia vita
qui in Italia.
è là che mi sono sentita
ehm contenta,
felice, che finalmente avevo trovato le persone giuste che,
hmm..., che mi capivano,
che non mi offendevano, mi davano supporto...
quello che io non riuscivo ad avere in quell'ambiente
dalla mia famiglia, però, vabbè; mio marito,
diciamo, mi sopportava, diciamo supportava.
eh eh anche sopportava.
FOMATPLAY eh eh.
VALERJIA però, la sua famiglia no,
non esisteva proprio.
solamente che
mia suocera amava questa cosa:
dire alla gente che io studio all'università,
perché-, che sono laureata già in Ucraina;
e veniva apprezzato dagli altri italiani
dove lei andava a lavorare, in quelle famiglie.
però, se poi doveva dare supporto a me, aveva solo
fango buttato addosso. hmm...
però, per apparire davanti ad altri era bello da dire.
FOMATPLAY quindi come ti trovi qui in Italia?
VALERJIA mi trovo benissimo. Io non voglio tornare in Ucraina;
mi piace vivere in Italia,
mi so trovata, anzi,
secondo me, avendo amici qua, vivendo
giorno per giorno
il posto eh...
credo che sono diventata un poco napoletana pure io,
poco poco però. mi trovo bene,
mi trovo talmente bene
che non ho la nostalgia di tornare a casa,
come ce l'hanno alcuni miei amici ucraini.
col tempo li ho trovati pure, però,
io non li capisco perché
loro, ad ogni festa,
ad ogni qualcosa, devono andare al ristorante ucraino,
i piatti devono essere ucraini.. ma quando mai!
ma da dove avete visto che la cucina ucraina
è così tanto pregiata!
no, non è male, è buona però, per carità,
la cucina mediterranea, italiana, è la migliore del mondo.
ma veramente scherziamo?
andare al ristorante ucraino?
ma non esiste proprio per me! macché!
FOMATPLAY bene! quali sono, invece, diciamo, i valori
con cui è stato più facile, diciamo,
in qualche modo, relazionarsi? quali-,
quali valori napoletani, italiani?
VALERJIA sono proprio meglio! Io so i piatti italiani,
li so cucinare meglio rispetto a quelli ucraini,
perché i famosi piatti ucraini
Io non li so cucinare. alcuni sì,
ma quelli più famosi
non li so cucinare. li sa cucinare o mia mamma, vabbè, o
mia suocera, mio marito...
tanto per, hmm...
per dire. Io no.
FOMATPLAY e invece c'è qualcosa che, nonostante tutto...
qualcosa con la quale fatichi
a relazionarti?
qualche valore che proprio non riesci a condividere,
a comprendere?
VALERJIA allora, praticamente Io non capisco la
necessità, o di
queste persone del sud o degli italiani
in generale,
di dover stare con mamma e papà dopo i trent'anni.
ma perché non ve ne andate via da casa?
ma che cosa è questa cosa che tu hai 34 anni,
vivi ancora con mamma e papà?
ma-, ma sei scemo?
ma io non lo so!
ma sposati e vai! non sei sposata?
a casa non vivere con i genitori! mamma mia! non lo so.
Io, cioè, ma-. Io ho certi colleghi al lavoro
che vivono con mamma e papà.
ma tu ce l'hai già il lavoro!
perché vivi con mamma e papà? perché?
ma poi conosco altra gente,
persone non proprio povere.
ma perché non vivete da un'altra parte?
perché dovete vivere a quarant'anni con mamma e papà,
a cinquant'anni con mamma e papà?
questa cosa non l'ho mai capita.
FOMATPLAY e ti sei mai sentita in qualche modo discriminata,
qui a Napoli, da quando sei arrivata?
magari anche all'inizio o anche oggi magari.
VALERJIA a volte
mi sembra che
il comportamento degli uomini non è proprio
giusto, perché all'inizio quando-;
soprattutto quando andavo in questura;
quando appena arrivi tu cambi il permesso di soggiorno
molto spesso; poi, passando il tempo si cambia più,
diciamo, più raramente
perché 6 adulta nei tempi
di questo permesso di soggiorno.
Già arrivi lì
e ci sono certi uomini
che praticamente ti stanno aspettando
per farti proposte indecenti
lungo la strada.
E diciamo per andare a via Galileo Ferraris,
dove sta la questura di Napoli;
ti-, ci tagliano la strada proprio.
Mi è capitato più di una volta;
essere perseguita.
Meno male che non è violentata; ma perseguita
da certi soggetti.
Questo mi mi dava fastidio.
Poi a volte mi sembrava
ehm...
quando io dicevo che studiavo
la gente non capiva come io straniera
possa studiare all'università.
ma qua-, eh qualche volta qualcosa... eh
adesso non riesco a ricordare per bene,
ma a volte mi sembra che un poco sono discriminata.
ehm.. non non tanto però
ci sta questa cosa,
ci sta questo pensiero che
eh magari sei sempre fermata.
Posso capire pure
per alcune donne ucraine che arrivano qua
credono poi che noi tutte siamo uguali.
ma non siamo uguali.
hmm non-; perché poi tu
vai al bar a prendere caffè
appena tu sorridi un poco in più
sei fraintesa. Guai se scherzi.
Se scherzo è un faux pas. Sei sempre fraintesa,
sei sempre-; vuoi uscire?
vuoi fare qualcosa? Non vengo. Sei sposata,
divorziata, libera...
ti si buttano addosso. Questa cosa
la vedo come una discriminazione
perché Io non posso essere me stessa e devo sempre
guardare intorno come mi devo comportare
perché altrimenti
hmm...
ti,
ti guardano male.
Poi ti possono guardare male pure le donne
appena tu sorridi a un uomo noto "ti
vuoi rubare mio marito". ma quando mai!
FOMATPLAY quindi anche sulla base di questo che hai raccontato
secondo te come viene percepita
in Italia dagli italiani la migrazione?
che tipo di comportamento hanno gli italiani
nei confronti
di chi arriva?
VALERJIA secondo me qua ci sta-,
FOMATPLAY sia all'interno dell'Europa
o all'esterno dell'Europa.
VALERJIA chiaramente Io ho la sensazione che quando le persone sono
istruite educate e, diciamo,
di una classe sociale più alta
la percepiscono meglio. Sono più hmm...
diciamo, eh... non mi viene la parola per dire...
eh la vedono bene. Non la vedono male, non sono poi così
ehm...
accaniti contro l'immmigrazione o qualcosa.
Invece quanto ti mancano le basi; ti manca,
non lo so, sia l'istruzione che l'educazione. Sei proprio
un operaio oppure una casalinga di basso livello,
soprattutto nei paesini,
tu la vedi male.
Tu la vivi come come un fascista, proprio nato.
E mi è capitato
di queste hmm donne del paese che a volte
prendevano a male parole
persone straniere. Ma non solo ucraini;
ma anche altri anche sti poveri ragazzi africani
che a volte vedevano; o indiani o marocchini. li prendono...
ma, ma poi ehm...
questo è più ho notato della gente, diciamo,
povera, del paese, non lo so...
ma eh con 3 classi di scuola elementare;
che li ho visti pure.
ehm oppure quando
mi raccontava
eh vabbè ormai è il mio ex marito;
che quando andava nei paesini nell' Avellinese,
che sono ancora più piccoli,
ancora peggio è vista la cosa.
Cioè più sei lontano dalla metropoli e più si vede male.
forse, va bene, anche qualcuno che,
che diciamo,
ehm eh...
di alta classe, diciamo,
la vede pure male;
per carità. Però a me non mi è capitato,
diciamo,
non mi è capitato di incontrare la gente all'università
che la migrazione la vede male,
ma mi è capitato nei paesi e paesini
vedere questa cosa.
A volte mi è capitato addirittura da altri ucraini
che vedevano male l immigrazione di altri popoli;
hmm perché tanto diciamo nel mio comune
eh la comunità ucraina è seconda dopo comunità rumena;
tutti gli altri sono di meno.
cioè stesso gli ucraini possono vedere male, per carità.
E questa cosa a me non non mi piace
personalmente.
Perché già tu sei arrivato qui,
non puoi impostare le tue regole.
Devi essere contento che ti hanno accettato.
Non puoi dire questo non mi piace, quello non mi piace
perché...
FOMATPLAY e vedere hmm
degli ucraini discriminare come ti ha fatto sentire?
VALERJIA diciamo,
io preferisco non fare amicizie con altri ucraini
perché non mi piace a volte il loro comportamento.
Non mi piace come si comportano.
Ma gli ucraini possono discriminare, per carità,
anche gli italiani
che danno lavoro a volte.
eh questa cosa... hmm a volte ne abbiamo parlato anche
col mio ex marito dicendo
"ma com'è possibile che queste persone ti danno lavoro
e tu poi esci e ti lamenti che
non mi piace qua?"
vuoi tornare in Ucraina? allora torna.
per carità, perché stai qua?
perché pure loro possono discriminare, per carità. Poi...
oppure lamentarsi che arrivano altri
che ti possono rubare il lavoro.
hmm non lo so. Ci sono
ma perché pure nella nostra comunità
arriva la gente che non poteva essere laureata,
poteva studiare, poteva essere intelligente,
e arriva pure uno del paesino sperduto che tanto...
come nel paesino sperduto in Italia
e così, stessi i ragionamenti
ce l'ha uno del paesino sperduto in Ucraina.
Lo stesso omportamento che pure puoi discriminare.
Allora Io preferisco evitare questa gente;
hmm non mi piace stare con loro. Non mi sento a mio agio.
Io li evito;
Sia italiani, sia ucraini.
perché non ti fa sentire bene.
non...
perché...
no, se ti vergogni.
hmm almeno almeno Io ho questa sensazione
forse non,
non è per tutti; non lo so; gli altri non la vedono così.
FOMATPLAY Ok Valerjia e
invece-; ormai sei qui da più di 10 anni
che rapporto hai con l'Europa?
come
reputi l'Europa?
un'Europa unita? un'Europa equa?
VALERJIA eh vivendo qua così tanti anni,
a me mi piace stare in Europa perché
eh tu la vedi questa
unione tra i paesi;
è un altro tipo di civiltà rispetto a come
quando stavi in paesi esteri;
vabbè ah soprattutto con l'ex unione sovietica
è un po' diverso.
Perché già là ci stavano quelli più europei,
tipo come paesi baltici
che tanto sono entrati nella comunità europea;
che diciamo Ucraina
che sempre faceva più parte dell'europa che parte del
dell'asia e quello-; della Russia.
Loro sono più verso Asia, tendono;
ma anche per la posizione geografica.
Allora, invece qua
hmm mi piace anche
che tu puoi tranquillamente spostarti tra i paesi;
vabbè, evidentemente lo,
lo comprende nella zona Shengen;
tu puoi viaggiare tranquillamente,
usare stessa valuta in diversi paesi
che ti fa sentire bene;
tu non devi andare sempre a cambiare,
diciamo, i soldi o pensare come faccio a pagare.
Mi fa piacere che io con la mia carta
di credito
quando arrivo all'estero posso pagare tranquillamente
nonostante i miei soldi si trovino in banca
in Italia; ma io posso
pagare anche all'estero stesso con la mia carta,
senza avere nessuna difficoltà, senza cambiare, senza...
questa è una cosa europea che mi,
mi fa star bene.
C'è questa libertà del movimento e non
c'è preoccupazione che ti-;
non ho portato abbastanza soldi con me;
oppure non ho cambiato abbastanza; oppure devo,
devo aspettare un sacco di tempo per avere il visto;
devo...
per pianificare bene il viaggio;
Io se voglio posso prendere l'aereo anche dopodomani,
partire in paese e passare là il weekend.
Questo è bello dell'Europa secondo me.
FOMATPLAY posso farti una domanda che forse è delicata?
quindi, se non vuole rispondere, è libera di farlo.
ehm il ruolo dell'Europa nei confronti dell'Ucraina
con la guerra che stiamo purtroppo vedendo ancora oggi,
la guerra tra Russia e Ucraina-;
il comportamento dell'Europa
nei confronti di questo conflitto,
se ti va di parlarne?
VALERJIA allora... vabbè forse qualcosa hmm
quello che potevano fare l'hanno fatto.
eh..
sinceramente dall'inizio
ci aspettavamo comportamento
migliore
anche da parte di quelli che ci hanno promesso
di difendere. Noi pensavamo
sempre-; vabbè noi ucraini,
che se qualcuno
dopo che abbiamo dato le nostre
armi nucleari che tenevamo fino al,
mi sembra, 95,
ci dovevano proteggere gli americani, l' Europa e i russi;
vabbè, i russi ci hanno attaccato.
Ma perché non ci difendete per bene?
Ovviamente non ci possiamo buttare uno l'altro
missili nucleari, è normale;
ma forse si doveva spiegare per bene al
nostro caro vicino di casa che non si fa così. Invece
viviamo come viviamo in questa situazione.
Qualcosa
viene fatto per noi, per carità.
Altrimenti senza sostegno come potevamo fare?
Ma ci aspettavamo
un poco diverso questo comportamento; però
vabbè, alla fine
viviamo come viviamo.
Basta che finisce bene per Ucraina
e non bene per l'altro.
FOMATPLAY speriamo finisca bene in generale.
Ti volevo chiedere,
parlando invece d'altra parte della Brexit,
che ricordi hai del referendum del 2016?
VALERJIA sinceramente
a me sembrava che non è possibile che si possono-,
diciamo, che possono staccarsi
dall'Europa.
Però nel mio modesto parere,
pure diciamo la stessa Gran Bretagna
non è solo
composta da persone che possono ragionare bene
alla situazione;
ogni ogni popolo, ogni paese,
diciamo,
è composto da persone che possono ragionare
bene e capire le conseguenze della
faccenda e quelli che, diciamo,
abboccano facilmente a quello che possono dire i politici
e possono facilmente essere convinti;
allora, in qualche modo,
poveri cristiani, in Inghilterra sono stati per la maggior parte-,
stati sono stati convinti che
devono uscire; ma
non sono tutti, anzi. Forse pure lì
ci sono
delle parti che vogliono rientrare nella comunità europea.
Mi sembra che la Scozia non voleva staccarsi
e l'Irlanda del Nord non voleva staccarsi; però poi hmm...
forse,
non lo so.. quelli della House forse volevano, per carità;
oppure quelli che si trovano in
paesini più sperduti possono votare sempre.
hmm... Hanno votato per uscire.
Perché-, quello che ricordo io è che di cui si parlava:
quelli di Londra non non lo volevano fare;
quelle
persone che hanno più attività, più capiscono,
più viaggiano,
non lo volevano fare.
Invece quello che non non viaggia e vive
tranquillamente nella sua villa in un paese
che se ne frega?
Può pensare non mi serve nessuno per
per vivere, ma secondo me se
un giorno c'è
il referendum e dicono
"usciamo dall'unione europea",
mi sa che possono votare pure per uscire.
Perché per maggior ragione la gente non capisce
il senso. Allora mi
mi è dispiaciuto pure.
Però la ragione per cui l'hanno fatto
la posso pure capire;
perché la gente
di solito può non capire le conseguenze
di una faccenda
del genere, non so.
FOMATPLAY Quindi tu credi sia anche un po'
merito o demerito della disinformazione
fatta con i cittadini?
VALERJIA eh.. non è proprio disinformazione è
informazione di proposito;
di... non lo so, della gente che voleva,
praticamente,
hmm... certi partiti; che possono succedere anche-;
ne parlavano,
anche in Ucraina.
A volte certi politici parlano e la gente crede.
Credere "no così sarà meglio" ma
mica solo in Ucraina o in Inghilterra,
secondo me pure in Italia è così.
Ti possono convincere
e tu ci crederai pure
perché non vai ad approfondire la situazione;
non capisci.
Soprattutto, forse,
che quando ti manca l'istruzione di base,
quando, non lo so, a scuola non
non sei stato bravo a studiare geografia o capire
come potrebbe funzionare
l'economia del paese. Perché a scuola le
basi te le danno. Però se tu
a scuola non hai studiato bene,
poi evidentemente che qualcuno ti può convincere
che andrebbe meglio che tu stai da solo senza
Europa, senza euro, senza niente.
l'euro, però..
FOMATPLAY il risultato del
referendum ti ha sorpresa?
o comunque, diciamo, te lo aspettavi?
VALERJIA no mi ha sorpresa perché io credevo che loro non
non sarebbero usciti mai.
FOMATPLAY conosci qualcuno che è stato in qualche modo toccato
dalla Brexit?
VALERJIA secondo me, allora,
ho un'amica ucraina
però prima abitava
qua in Italia;
poi loro
per scelta si sono trasferiti; lei marito e figlia,
in paese vicino a Londra e vivono adesso lì.
hmm secondo me loro hanno sentito questa cosa. Sì,
continuano a volte a tornare in Italia
a trovare amici qui.
Però adesso hanno qualche problemino in più.
Per loro, secondo me, non è stata gradita la cosa.
VALERJIA Ok.
invece tu come ti definisci? come
come persona, al livello di identità?
ti senti italiana? ucraina?
anche europea, se vogliamo?
VALERJIA hmm... dopo hmm tutti questi anni passati,
diciamo, a vivere in Italia
hmm...
Io non mi definisco più
una cittadina ucraina,
anche se continuo ad avere cittadinanza Ucraina
e devo fare ancora richiesta per la
cittadinanza italiana,
che che farò a breve.
Mi sento più italiana.
Vabbè, mi riconosco come straniera in Italia
ma mi sento come una cittadina
italiana perché se devo pensare "devo andare a casa"
non mi viene in mente che io a casa
devo tornare in Ucraina.
Anzi, io
vorrei tornare a Sant'Anastasia
perché casa sta lì.
Ormai da 11 anni c'è un...
FOMATPLAY quindi possiamo dire che queste due identità coesistono
e non sono in conflitto
o credi che comunque siano in conflitto
almeno in parte?
VALERJIA hmm...
no, e non...
Io più sento che non sarò mai italiana
completamente al 100%; perché continuo a conservare
che io sono Ucraina.
Però sentirmi europea me lo sento; perché europeo è
diverso. Perché già oltre a-;
essere ucraino significa essere europeo.
Allora cittadina europea
mi sono sempre sentita anche vivendo in Ucraina.
Però adesso, più che altro,
dopo.. vabbè, anzi, ormai 12 anni
Io mi sento italiana.
Eh sì è vero che continuo a tenere-; eh quando parlo
l'accento ucraino;
anzi, più russo che ucraino visto
che sono bilingue dalla nascita;
con due lingue.
Forse dentro il mio cervello prevale più il russo,
come mi parlava mamma.
Perché anche i miei genitori non sono proprio-;
mamma è russa e papà è ucraino;
e così capitava parecchie volte,
diciamo, nell'ex unione sovietica
i matrimoni misti tra i diversi
paesi dentro l'unione sovietica.
A casa di mia nonna
c'era una signora armena sposata con un signore ucraino;
praticamente mia nonna ucraina sposata con mio
nonno russo
che poi i figli hanno preso la cittadinanza russa;
non c'è derivanza, nazionalità russa però-;
perché poi zio è cittadino russo
perché vive a San Pietroburgo e invece a mamma
è cittadina ucraina perché vive a Cherkasy;
nonostante prima c'era una
parte del passaporto e anche dopo che
l'unione sovietica non c'era più
con una riga che
si posiziona la nazionalità.
Di nazionalità sono Ucraina.
Però della lingua parlata e madrelingua
là ci sta russo e ucraino.
FOMATPLAY e hai sempre apprezzato il fatto di essere bilingue?
VALERJIA sì perché essere bilingue ti aiuta,
ti sviluppa il cervello.
Questa è una cosa molto importante perché poi
a volte ehm...
ti aiuta a imparare altre lingue dopo.
Però essere bilingue significa parlare
dall'inizio tutte e due le lingue quasi in modo quasi uguale.
Ma madrelingua è sempre la lingua parlata con tua mamma.
Io con la mia mamma,
nonostante tutto, continuo a parlare ucraino;
anzi, se possiamo parlare anche-;
no in ucraino, in russo.
Anche se possiamo parlare pure in ucraino
sia io che lei.
Possiamo uscire e parlare con la gente
in lingua ucraina.
Anzi, con le nonne parlavamo in ucraino
ma tra di noi parliamo in russo.
FOMATPLAY e con tuo papà invece?
VALERJIA parlo sempre Russo
perché papà pure ha scelto di parlare russo,
non so per quale ragione.
No anzi so. Per una buona ragione.
Perché in Ucraina,
come anche in Italia, ci sono i dialetti.
Dove papà è nato,
vicino la città di Dnipro,
dove c'era pure squadra;
ogni tanto vinceva contro il Napoli;
eh c'era questo
dialetto di lingua ucraina
che assomigliava alla lingua russa
con certe parole.
Papà, arrivando a scuola elementare,
parlava questo dialetto.
E mia nonna lo porta a scuola
"la maestra parla ucraino corretto;
senza dialetto, proprio ucraina corretto".
Mio papà non riconosce le parole
e dice "no mamma,
io voglio andare in quell'altra classe dove sta
la lingua russa
dove Io riconosco la parola".
Perché alcune parole
sono più somiglianti al russo che all'ucraino
in quel dialetto.
Allora lui cominciò a parlare russo
nonostante sua mamma gli parlasse in ucraino.
Mio padre, praticamente, madrelingua
ha ucraino, non russo.
Il russo è la lingua per scelta;
come per me, che adesso la lingua per scelta è l'italiano.
La lingua che Io scelgo e di parlare
anche col mio cane.
Cioè Io posso adesso anche pensare in italiano.
Cioè, nonostante io sua bilingue dalla nascita
e con i miei genitori, ovviamente, parlo
russo e posso parlare pure ucraino
con altri Io parlo italiano.
Va bene,
con il mio ex marito parlo ucraino mischiato con italiano;
cioè, non è proprio ucraino corretto.
Anche adesso, diciamo, quando ci vediamo
parliamo questo misto tra ucraino e italiano
anche con altre persone ucraine che vivono qua.
Da tempo non è più ucraino normale
ma è un ucraino mischiato con parole italiane.
Addirittura ci arriva che Io parlo con mamma
e metto parole italiane.
Mamma dice "sì, sì come no".
FOMATPLAY molto interessante questo.
prima
hai accennato al fatto di avere comunque un accento
ucraino/russo.
Come reagiscono gli italiani e le italiane al tuo accento?
VALERJIA allora,
mi [sfottono] perché aspiro le g.
vabbè, hmm quando non lo so...
spesso mi capitava all'università
che mi prendevano in giro
perché pronunciavo chimica organica
in modo che quella g veniva talmente aspirata
che faceva ridere.
Oppure a volte hmm posso...
avendo anche la lingua russa parlata molto
posso aprire suoni dove non servono
perché
si sa che i russi quando parlano lingua straniera
aprono anche quello che non devono aprire.
Ma proprio tutti i suoni. Io ero sempre...
è normale che poi
i miei colleghi ogni tanto mi mi prendono in giro
e mi parlano come .
FOMATPLAY e questa cosa come ti fa sentire?
cioè riesci a riderci su o comunque ti
fa male in qualche modo?
VALERJIA eh
praticamente
mi fa ridere, diciamo, perché sull'accento io posso sforzarmi
ma non avendo le corde vocali di un cantante
difficilmente intervengo sull'accento. Infatti il
professore che mi ha insegnato italiano
diceva che l'accento ti fa sembrare un poco diverso,
un po' più esotico.
Va bene così. Sull'accento Io non
non me la prendo;
però me la prendo tanto
se non riescono a pronunciare mio nome e cognome.
Ma questo mi fa proprio arrabbiare. Io eh..
Me la prendo proprio
di brutto con i miei colleghi di lavoro
con cui ormai lavoro più di 2 anni.
Ma, ma
stiamo scherzando?
Il mio cognome non si può scrivere?
non si può ricordare? che è così difficile?
Suoni identici e precisi come
nella lingua italiana.
Non c'è nessuna lettera particolare;
tutte lettere normali.
Io me la prendo di brutto
quando non non sanno pronunciare nome o cognome.
Perché poi il nome alla fine è pure italiano.
chiamata-; Io...
mio papà mi ha raccontato perché mi ha chiamato così;
perché lui leggeva un libro su Spartaco
e aveva
visto che Spartaco aveva amica che si chiamava Valerjia.
Ha detto così chiamo mia figlia.
No, così chiamerò mia figlia.
E mi hanno sempre detto che avevo un nome
romano, italiano.
FOMATPLAY sì. E invece per quanto riguarda l'ambiente lavorativo
di cosa ti occupi? ti trovi bene?
VALERJIA eh lavoro-; per la mia laurea,
praticamente, lavoro in un industria chimica;
eh sono prodotti vernicianti per anticorrosione
eh...
mi trovo bene, alla fine. hmm...
mi trovo bene con i colleghi, mi trovo,
mi trovo bene.
Anche perché
il lavoro non si trova tanto lontano da casa.
Non devo perdere molto tempo per spostarmi,
poi corrisponde alla mia laurea.
Come busta paga
è normale, diciamo, per il lavoro svolto.
Ovviamente non siamo a Milano o a Roma però
è normale.
eh
insomma mi mi trovo bene.
hmm diciamo si si può definire così.
FOMATPLAY OK.
che tipo di rapporto hai con i tuoi colleghi ?
VALERJIA praticamente ci sono quelli quelli più stretti,
cioè altri chimici,
con cui ehm con quale rapporto più amichevole, più,
più buono; e poi evidentemente altri reparti
che tu li conosci di meno.
Diciamo non è che sono colleghi;
certo, sono colleghi con cui
interagisci normalmente
come dovresti interagire con i colleghi;
eh non si non si può dire
niente, sono hmm so persone normali che lavorano con te.
FOMATPLAY Ok.
e credi sia facile per o
cittadini stranieri che arrivano in Italia
trovare lavoro?
VALERJIA no, non credo che sia molto facile
perché alla fine quando arrivi
in Italia se non sai-,
non sei italiano
ti sono destinati lavori più pesanti
che possono essere;
di solito sono badanti,
non so, eh per le persone che proprio dettate;
che è difficilissimo a badare una persona così.
Poi pian piano che ti cresce
hmm, diciamo, conoscenza della lingua italiana
cominci ad avere altri altri lavori però sempre
quelli legati alla pulizia.
Poi un altro poco conosci l'italiano
puoi essere anche babysitter.
E più più cresce
la tua conoscenza della lingua italiana...
però se non sei istruito,
andare oltre al commesso di un negozio tu non ce la fai.
eh perciò hmm
era sempre molto importante per me avere
anche la laurea,
perché così tu riesci a lavorare meglio;
lavorare dignitosamente,
diciamo, avere
più possibilità nella vita,
svolgere sia il lavoro che ti piace che
essere più contento, più
non so... più ambientato
nella nella zona, nel paese.
Perché evidentemente se tu fai hmm...
per carità, qualche lavoro che non ti piace;
ma ti puoi mai trovare bene in un posto?
eh se tu vivi in un
in un appartamento dove, non lo so, dove fitti
solo una stanza
con altre 3-4 persone ucraine che vivono.
Ma puoi essere mai felice?
evidentemente che poi te
la prendi con tutto il mondo; sia
con i tuoi datori di lavoro
sia con altri. hmm non credo.
Però se sei realizzato, ti trovi pure bene. Se lavori bene
vivi bene. Non lo so, anche...
vabbè non non ce l'hai possibilità di comprare casa
essendo straniero.
Diciamo è più difficile fare il mutuo
però si può fare.
Oppure, non lo so, comprare qualcosa a rate
quando sei straniera.
FOMATPLAY Ok.
E quindi anche sulla base di...
anche sulla base di questo,
che tipo di esperienza hai con la burocrazia italiana?
per quanto riguarda, ad esempio, i permessi di soggiorno e...?
VALERJIA eh
vabbè partiamo
allora dall'ultima esperienza
che io volevo acquistare un elettrodomestico a rate.
La ragazza mi dice "vabbè vai. 10 minuti e ci sei"
Ma sono straniera, ci voleva un'ora e 10.
Ci volevano il permesso di soggiorno,
bollette di diverse utenze;
ci volevano carta d'identità,
passaporto, e questo e quello;
e
ci volevano
molto più documenti. ah, l'ultima busta paga. quanto lavori?
indirizzo di casa, indirizzo di lavoro,
che lavoro svolgi? qua e là, c'è...
pare che uno straniero se compra qualcosa a rate
vuole derubare l'
Italia. Non lo so.
E ho avuto questa sensazione,
vabbè. Poi... a parte, quando,
quando vai a fare i tuoi documenti
alla questura di Napoli
e un'altra faccenda. Prima,
devo dire la verità, si svolgeva molto più velocemente.
Poi, arrivando il governo...
praticamente, quando è arrivato Salvini...
ma 6 mesi aspettiamo il permesso di soggiorno?
invece di 2 settimane,
2 mesi, massimo. 6 mesi?
Per la cittadinanza si è prolungata ad aspettare 7 anni.
Poi, praticamente, pian piano
hanno cercato di nuovo di ritornare
al passo normale. Perché all'inizio,
me lo ricordo perfettamente,
non ci voleva così tanto tempo
per aspettare tutti i documenti.
Sì, era molto burocratico,,..
servivano un
sacco di documenti
per fare sia il ricongiungimento di famiglia
che fare ogni volta permesso di soggiorno;
però almeno passavano 20 giorni- 30 giorni-
40 giorni e ti davano i documenti.
Adesso passano mesi.
ehm...
non è proprio... non lo so, non non lo ritengo
più buono. E poi cambiano...
Tu praticamente quando hai il permesso di soggiorno
che devi rinnovare ogni 2 anni
ti trovi nella situazione di
ritornare sempre alla questura
perché tu devi sempre rinnovare. Perché
hai dato i documenti,
ti hanno detto "vabbè si sta rinnovando".
Tu vai in giro solo con quella carta
che se stai rinnovando
è permesso di farlo,
per carità.
Se ti fermano i carabinieri e ti controllano i documenti
tu stai a posto, tutto bene. Ma appena sei
rientrato, hai preso la la tua copia
del permesso, tu devi mandare altri documenti
già di nuovo per rinnovarlo.
Cioè non non mi... non
non lo so come dire...
Non lo ritenevo proprio giusto. Però poi alla fine
più o meno sono ritornati a
non passare tutti sti mesi.
Forse ha influenzato pure il Covid
che c'era. E poi pure là
era una cosa incredibile.
hmm...
sulla burocrazia che non si poteva accendere facilmente.
Poi arrivi lì
ci stanno con te,
insieme
te altri 200 persone che aspettano i loro documenti;
una esperienza importante.
FOMATPLAY Bene. E invece
volevo un attimo
ricollegarmi alla libertà di movimento.
Invece dal tuo punto di vista, dalle tue esperienze,
per spostarti come,
come te la vedi?
VALERJIA allora eh...
FOMATPLAY Hai avuto problemi per..?
VALERJIA eh da quando
sto in Italia, diciamo, col mio permesso di soggiorno
se io mi voglio
spostare, sia
in Italia che anche andare all'estero,
è molto, molto facile;
molto, molto più semplice.
E mi,
mi farebbe piacere avere questa libertà di spostamento
che io posso decidere, diciamo, da un giorno all'altro.
Vado a vedere un
altro paese vicino.
Non so, vado in Svizzera perché voglio vedere
Cern; non lo so.
Mi fa piacere questa cosa che io lo posso fare.
Forse non lo faccio, diciamo, quest'anno.
Ma lo posso fare anche fra 2 anni.
Mi piace la sensazione
e ho la possibilità di avere questa libertà del
movimento, libertà di spostamento
anche in tutta Europa tranquillamente; senza
senza ulteriori controlli, senza fare le file
alla frontiera perché...
eh,
quando io so-; ka prima volta arrivata in Italia
ho fatto 5 ore di fila alla frontiera Ucraina- Polonia.
Non è un'esperienza che Io voglio condividere.
Diciamo, non è proprio bello stare
nel pullman e aspettare tutto questo tempo
e poi avere tutti stili controlli
prima dalla parte ucraina e poi dalla parte polacca.
No.
E poi a volte alle persone che viaggiano più spesso, diciamo,
anche già nel periodo di guerra
quando non si poteva più prendere aereo,
mia mamma mi è venuta a trovare
ma faceva 6 ore, 8 pre di fila al confine.
Questa non è libertà di movimento.
Questa è una cosa brutta
secondo me. Perciò
quello che io viaggiando, diciamo, quest'anno
andando a trovare la mia amica
in Slovenia.
Non ho fatto nessuna fila dall'Italia alla Slovenia.
Ho passato proprio
le targhe scritte
senza controlli. Questo è il bello della libertà.
Questo è bello della zona Shengen
che praticamente prende questi paesi.
Tu non non fai queste file,
non non vieni, non lo so,
controllato sempre. Addirittura
in Slovenia 3 giorni
nessuno mi ha mai fermato per vedere i miei documenti.
Anzi, sembra che va proprio... tutto bello tranquillo.
Cioè, anche se cammini vicino agli edifici,
diciamo, del governo
tutto tranquillo; tutti... ma manco i poliziotti vedi.
FOMATPLAY quindi da futura cittadina italiana, quindi europea,
se ti dovessero dire,
se dovessero abolire la libertà
di movimento, come ti sentiresti?
VALERJIA mi dispiacerà molto perché... non lo so; è una...
libertà di movimento è molto importante;
è brutto quando tu non puoi fare quello che vuoi fare.
Non lo so.
Eh, diciamo, quando non puoi spostarti facilmente
è veramente,
secondo me, è bruttissimo; è una cosa che mi
mi farà triste e mi dispiacerà. Mi
toccherà prati-; hmm in
in qualche senso. Non non mi farà sentire bene
vivere bene la cosa.
Anche se Io posso non viaggiare anche per 10 anni
ma la...
che io non ho possibilità di andare da qualche parte
mi fa star male,
diciamo.
Perché deve essere la mia scelta se viaggiare o no;
non deve essere impostato.
Questa forse è la vera libertà.
FOMATPLAY Ok, c'è qualcosa che ti manca dell'Ucraina
nonostante tutto?
VALERJIA non lo so sinceramente.
Allora, praticamente, ehm...
Non posso dire che mi manca qualcosa in particolare.
Anzi a volte persone si meravigliano che io
non sento mancanza dell'
Ucraina. Non sento la mancanza
di stare lì, di andare
da qualche parte. Perché poi
se io devo vedere i miei genitori
possono venirmi a trovare;
le mie mie amiche
possono venirmi a trovare qua in Italia. Anzi, si,
si trovano loro
nella situazione migliore di vedere l'Italia.
hmm... Io ehm... solo una volta nel
2011 sono tornata in Ucraina
e non... questa cosa mi ha fatto sentire
che forse io vivo in un
postoin cui ho sempre voluto vivere;
che io vivo dove mi...
vivo lì dove mi trovo bene
perché Io non sento nessuna particolare
mancanza o necessità di tornare lì.
Non sento
tipo la nostalgia e di mangiare qualche piatto ucraino;
non sento necessità di andare a trovare
qualche altro parente oltre
ai miei genitori; non lo so, qualche zia lontana,
qualche, non lo so, cugino di terzo grado.
Non lo so ehm... non
non lo sento.
Non lo sento più. Non non so come dire...
Forse sono sbagliata io però sto bene in Italia.
FOMATPLAY quindi sei tornata in più di 10 anni una sola volta?
VALERJIA sì.
hmm sono stata una sola volta lì.
è...
Una cosa molto divertente. Io sono partita da Roma;
era più 14. Io a Roma tutta così con cappotto, tutta...
Vado; l'atterraggio a Kiev
e c'era la neve.
Perché l'aereoporto a Cherkasy non
fa voli internazionali
allora devo per forza andare
a Kiev. Vedo la neve.
Io guardo, cioè 8 marzo, festa delle donne, Io devo
atterrare.
E dice che -2.
E non scendo. Riportatemi a Roma.
Scendo.
Dobbiamo, vabbè,
andare con il pullman; tipo ci spostano verso terminale.
Io sento un freddo cane con la sciarpa;
poi ancora devi passare la dogana;
quelli cominciano a farti di qua e di là.
E vediamo questo qua è vero..
Già non mi piace passare alla dogana
di per se, stare in fila... vabbè, esco
chiamo il mio amico e dico "mi viene presto". "sto nel traffico".
Vabbè, evidentemente anche a Kiev c'è traffico,
lì c'è un aeroporto,
per carità.
Fa freddo.
Mi giro verso la porta
"ripornatemi a Roma.
Voglio tornare a Roma"
Una Bella esperienza.
Quando ho preso l'aereo per tornare a Roma
sto a casa.
A Roma di nuovo faceva
abbastanza caldo ormai. Poi dopo un mese
era anche tipo più 20,
allora tutto bene.
In Ucraina sempre [fa fridd].
Allora Io ho detto vabbè. quindi niente non torno più.
FOMATPLAY ad oggi prenderesti le stesse decisioni?
VALERJIA sì. Io eh se devo hmm... diciamo,
fin da piccola Io volevo vivere in Italia. Veramente Io
Io sognavo di vivere in Italia,
non so per quale ragione.
Ehm sentivo sempre che io dovevo vivere qui.
Anche prima di conoscere
il mio ex marito,
diciamo.
Io volevo vivere in Italia.
Io compravo i libri di lingua
italiana per vedere come parlano;
a volte guardavo certi film italiani,
ehm qualche canzone italiana che mi piaceva;
e poi quando ho conosciuto quel ragazzo che poi
per 11 anni era mio marito
e lui ha detto "Io vivo in Italia".
Me lo sposo per forza, vive in Italia.
Perché non lo so,
da sempre io volevo vivere in Italia, sempre.
Non so, mi piaceva l'idea.
Eh... mi ricordo una storia particolare con mio nonno
che mi fa ridere adesso quando Io la ricordo.
Nonno giocava con me in questi giochi educativi
e avevamo una mappa del mondo sulla parete.
Lui mi faceva vedere
i paesi e diceva "i paesi in Europa"
e mi faceva vedere l'Italia e diceva
"L'Italia è a forma di uno stivale".
Evidentemente una bambina di 3 anni
è molto affascinata da qusta cosa. cioè bello,
è un paese a forma di stivale.
E poi il nonno raccontava pure che ci sono i vulcani.
L'unico vulcano, diciamo, eh hmm
continentale in Europa
si trova vicino a Napoli, è il Vesuvio.
E io dicevo "nonno, ma questi sono strani. Vivono
alle pendici di un vulcano;
io non vivrei mai qua.
Ma magari a Roma, almeno un poco lontano".
Vabbè poi nonno diceva,
evidentemente, che ci stanno pure l'Etna;
ci sta, sì, pure Stromboli,
Vulcano,
diciamo...
Però dicevo
"a Napoli secondo me non si vive bene. C'è il vulcano vicino".
FOMATPLAY E invece...
VALERJIA e invece,
invece secondo me mio nonno
quando adesso mi vede da una nuvola,
in cielo, mi ride in faccia.
Questo è poco ma sicuro.
Perché Io alla fine vivo vicino ad un vulcano.
FOMATPLAY certo, molto vicino.
VALERJIA mi trovo pure bene.
FOMATPLAY Hai mai pensato di
andar via? magari non di tornare in Ucraina,
ma di andare in un altro paese?
VALERJIA proprio in un altro paese
no perché mi trovo bene in Italia.
Al massimo posso andare a Roma,
questo è il mio massimo che posso fare.
Perché Roma mi piace.
Già, diciamo, Milano, Torino non ci andrei.
No, non mi piace.
Non lo so come dire,
eh più,
più su di Roma non salgo. Diciamo
a me... il mio massimo è vivere a Roma.
Non so perché.
Mi è sempre sempre piaciuto. E poi mi trovo bene al sud
anche per clima.
Non nevica mai, non devi cambiare le gomme per macchina,
perfetto.
FOMATPLAY Bene, quindi programmi di star qui a vita?
VALERJIA diciamo, anche con
il lavoro che ho trovato e mi trovo bene.
Perché all'inizio ho pensato
"forse vado mi sposto da qualche parte. Trovo
lavoro da qualche altra parte". Ma poi
anche in quel momento avevo ancora il marito
perché siamo divorziati praticamente da poco.
Non non potevo portarlo pure e farlo spostare.
Allora ho deciso di trovare lavoro qua
e alla fine mi trovo bene poi hmm...
non lo so come,
forse finalmente ho trovato una casa in affitto
che mi piace. Allora Io sto bene.
Diciamo, quando mi sposto anche in paese conosco negozi,
conosco anche persone; non lo so,
so dove aggiustare meglio la macchina,
so dove eh andare a fare i capelli;
mi piace il mio medico di famiglia,
mi piace tutto. Allora siccome mi trovo bene a vivere
vivrei anche tutta la vita qua, per carità.
Forse per qualche forza maggiore mi devo spostare,
evidentemente, mi sposto.
Ma finché posso vivrò qui.
FOMATPLAY cosa ti fa sentire legata all'italia,
ma anche all'europa,
visto che ti senti cittadina europea e lo sarai?
VALERJIA ehm...
a me piace più... non lo so, in un certo senso
come hmm la gente è più aperta, più...
eh... diciamo, ha meno pregiudizi.
Non lo so ehm...
più... come dire? non lo so...
forse...
diciamo, visto che è tanto tempo che non torno in Ucraina;
allora non... quando ho lasciato Ucraina
mi sembrava che io fossi passata
in una cosa hmm...
in un posto dove mi sento
meglio; dove è più organizzato, più sistemato.
Nonostante che
a volte mi raccontano che ovviamente
dove vivo io, anzi, è da migliorare; perché se vai
in qualche anche altra città italiana più al Nord
è ancora più organizzata, ancora più sistemata; però,
diciamo, rispetto dove mi trovavo prima
che pure non era, diciamo,
chissà non non è terzo mondo.. eppure...
beh, la mia era una bella città: grande, normale, ucraina.
Ma già qua mi sento meglio.
Figuriamoci se diciamo... se vai per caso,
non lo so, a vivere
eh... non lo so, a Oslo. Yi trovi anche molto meglio.
Non lo so, a Stoccolma
forse ti trovi
a un altro livello di
di servizi, di accoglienza.
Questo mi fa star bene.
Pensare che si può vivere anche ancora,
ancora meglio.
FOMATPLAY perfetto. Allora,
Siamo praticamente arrivati alla fine dell'intervista.
Adesso c'è un'ultima parte molto breve
in cui Io ti farò delle domande
alle quali tu dovrai rispondere
con una frase, o comunque con poche parole. Sono domande
lampo.
Allora definisci la libertà di movimento in una frase.
VALERJIA hmm...
zona Shengen.
FOMATPLAY OK.
come riassumeresti la tua esperienza in Europa,
in Italia?
VALERJIA positiva.
FOMATPLAY allora eh come ti sentiresti
se la libertà di movimento venisse
rimossa, revocata?
VALERJIA mi sentirei male.
FOMATPLAY dov'è casa e dove credi di appartenere?
VALERJIA Casa mia è qua a Sant'Anastasia.
Penso ormai da anni di
appartenere all'italia.
FOMATPLAY come ti senti in Italia?
VALERJIA mi sento bene. Spero che pure gli italiani
si sentono bene con me.
FOMATPLAY ne sono sicura.
cosa ti manca di più dell'Ucraina?
VALERJIA hmm...
Dnipro, il fiume dove si trova la mia città.
FOMATPLAY OK,
prenderesti ad oggi
le stesse decisioni che hai preso 13 anni fa?
VALERJIA sì
FOMATPLAY perché?
VALERJIA sì, quasi tutte. Diciamo
perché
è stata una cosa molto, molto bella
arrivare in Italia. ehm...
Diciamo, farei certe scelte di nuovo nonostante...
perché è una cosa che mi ha
mi ha dato molta,
molta soddisfazione; arrivare qui nonostante le difficoltà,
nonostante tutto.
ehm....
Mi ha dato tanto. Mi sento,
mi sento felice qua.
Ehm non cambierei questo paese con un altro.
FOMATPLAY ultimissima domanda.
Chi sei? se ti puoi definire utilizzando 3 o 4 parole?
VALERJIA sono una ragazza ucraina
che vive in Italia.
VALERJIA OK, grazie Valerjia per aver partecipato e a presto.