FOMATPLAY ci siamo
OK eh grazie Elizabeth
innanzitutto
se puoi raccontarci qualcosa del del tuo viaggio
ELIZABETH sì e il viaggio ehm
è iniziato a diciott'anni; alla fine della scuola ehm
sono andata in Francia in autostop.
perché cinquant'anni fa si poteva;
e siamo andati a finire in Italia
per 6 settimane. Avendo studiato francese a scuola
il passaggio tra
il francese e l'italiano era abbastanza facile.
quindi per 6 settimane ho viaggiato in Italia
mi sono innamorata del paese.
Quindi ho fatto a Londra un anno di scuola serale
per studiare in italiano.
un altro anno con una società italiana
accogliendo turisti.
e poi sono venuta in Italia.
sono andata a Roma
FOMATPLAY OK quindi Napoli non è stata la sua prima tappa?
ELIZABETH No, Napoli no. lungo il percorso; gli anni e il lavoro.
ho avuto amici napoletani e ho sempre detto
se non fossi arrivata prima a Roma
sarei venuta a Napoli.
FOMATPLAY ed è stato facile, difficile per lei ambientarsi
in Italia? quindi
inizialmente a Roma e poi a Napoli?
ELIZABETH il discorso è che cinquant'anni fa
non si parlava in inglese
come si parla adesso tra i giovani.
Io avevo vent'anni.
quindi già essendo madrelingua inglese era...
ehm mi permettevo di trovare il lavoro subito.
e era quasi uno status sociale ehm
avere un'amica per le italiane che che era inglese,
che parlasse inglese.
e quindi ehm
non ho avuto difficoltà nell'ambientarmi
perché era un'avventura.
vent'anni è tutta un'avventura.
e essendomi innamorata dei paesi e non di una persona
all'inizio; ehm
eh ogni giorno era una scoperta quindi.
non ho faticato ho fatto amicizia
facilmente perché a quell'età è più facile. hmm
FOMATPLAY ehm inizialmente che tipo di supporto,
che tipo di relazioni è riuscita a costruire
qui in Italia?
lei mi parlava appunto di questa avventura
quasi giornaliera.
eh che tipo di supporti ha trovato
durante questa avventura?
ELIZABETH ma vuoi dire rete di sostegno, in questo senso?
FOMATPLAY rete di sostegno...
non per forza a livello di istituzioni;
insomma anche a livello di di amicizie di...
ELIZABETH ma Io ho trovato il lavoro dopo una settimana.
ehm in una compagnia che si chiama American Express
a Piazza di Spagna; quindi era il massimo.
e ho fatto amicizia.
le persone...
con le quali avevo fatto amicizia erano italiane,
avevano le loro famiglie
e quindi mi sono sempre sentita
protetta, sostenuta perché
non ho vissuto
ehm la solitudine che può vivere
una persona straniera e che non parla la lingua
e si sente spaesata.
quindi...
anche se è un mondo molto diverso dd quello di Londra
ehm
c'era sempre qualcuno
disposto a dare una mano ad aiutare;
ad istruirmi.
FOMATPLAY eh OK mi interessa molto questa differenza che le fa tra
l'Italia, Roma in questo caso, e Londra.
che tipo di differenze ha notato appunto?
oltre l'ospitalità?
ELIZABETH quello che ho notato appena arrivata o
quello che ho notato con cinquant'anni di esperienza?
allora in Inghilterra
si rimane molto in amicizia con i compagni di scuola,
i compagni dell'università;
è un c'è una fratellanza che dura
quasi tutta la vita. qui forse anche
però le famiglie sono molto più importanti qua.
e quindi se tu fai amicizia di solito conosci le mamme,
i nonni, i cugini;
e sei accolta dentro la famiglia. In Inghilterra
non succederebbe.
saresti solo accolto tra un gruppo di giovani, ecco,
della tua età.
quindi questo è una delle differenze ehm.
la pelle-,
il calore della famiglia
diciamo; l'affetto della famiglia qui
è molto marcato e a Londra no. a Londra
17/18 anni
vai via da casa e fai la tua vita.
quindi questa fondamentalmente
è la prima differenza che ho scoperto. sì.
FOMATPLAY ci sono stati invece dei valori, diciamo, italiani;
delle abitudini con le quali ha faticato invece a
ad adattarsi?
ELIZABETH e questa è un po' difficile perché ormai sono
italianizzata.
FOMATPLAY e noi diciamo ci riferiamo esatto appunto al passato
eh e se comunque questa cosa si riflette
anche in minima parte oggigiorno?
se ci sono state?
ELIZABETH ehm
forse una difficoltà era la... troppo eh
dimostrazione d'affetto che durava poco.
ecco, se posso contare i primi anni.
al contrario di Londra.
quindi quello che mi affascinava, mi attirava era
questa immediata amicizia. se accolta, come dicevo prima.
però spesso dura poco. spesso era
più superficiale di quello che sembrava.
quindi sono la tua amica ehm insomma...
accolta per un periodo. poi passa la
la novità. ecco.
quindi
questo è qualcosa che ho portato negli anni di amicizie
hmm profonde
e ho trovato difficoltà nel trovarle.
mentre le amicizie
eh d'infanzia
rimangono per per tutta la vita, hmm dovunque sei.
FOMATPLAY e lei ha mai provato, insomma, sulla sua pelle degli
atteggiamenti di ostilità nei suoi confronti?
ELIZABETH per essere straniera?
FOMATPLAY per essere straniera.
Sia... dal punto di Vista magari linguistico
no. perché lei mi dice comunque
è arrivata che parlava in italiano.
se ci vuole qualcosa su questo...
ELIZABETH quello che ho scoperto,
pur avendo studiato l'italiano.
certamente non avevo la padronanza che ho adesso,
però...
diciamo me me la cavavo. molto spesso durante la Mia vita
quando qualcuno vuole...
ehm
Anche, non lo so, in banca, un legale, qualunque situazione...
colgono subito il... ehm
"lei però è straniera forse non ha capito bene".
cioè magari ho capito
quello che hanno detto e ho capito anche
dietro quello che avrebbero voluto dire e insinuare.
ma mi veniva detto molto spesso
durante la Mia vita qua.
eh "ma lei Sai non è che forse non ha capito".
e un'altra Volta; posso dirlo tanto...
eh eh presso un ASL
avevo bisogno di fare delle analisi
immediate e all'epoca
si poteva fare una richiesta per urgenza;
c'era un capo medico che
addirittura ha preso la mia richiesta,
l'ha messa in un cassetto
e ha cominciato:
"voi straniere venite qui a rubare il nostro lavoro".
questa rimane nel cassetto. poi,
se mi gira... cioè veramente mi,
mi ha trattata malissimo.
Mi ricordo. Avrò avuto 25 anni; ero già qui da 5 anni;
ho pianto e mi fa "eh, adesso la si mette a
piangere ehm
la faccio accompagnare fuori se non smette".
cioè veramente
sono uscita da lì
e volevo andare dalla polizia a denunciarlo.
ma lui era il primo medico dell'ASL
e non sapevo che fare e non l'ho fatto.
però mi ricordo ancora
FOMATAPLAY e si ricorda che sentimenti ha provato?
ELIZABETH ah ma terribile; come,
come essere colpita in faccia. Un affronto... un...
Un dolore intimo, diciamo. E l'ingiustizia.
ecco perché forse sono inglese.
il senso della giustizia per me
è importante e tutto quello che è ingiusto
mi crea difficoltà ad accettare...
FOMATPLAYa Tal proposito,
come crede venga percepita la migrazione qui in Italia?
ELIZABETH rispetto la migrazione
nel senso dell'immigrazione delle persone che vengono?
quindi chi arriva.
beh è cambiato molto. proprio;
adesso è molto diverso.
allora se torno a cinquant'anni fa
era qualche cosa di esotico.
Chi veniva da un altro paese a vivere qua
aveva qualcosa da insegnare e... qualcosa; perché
volare in aereo
cinquant'anni fa non era come volare adesso.
e quindi era molto costoso; era per pochi;
e allora chi arrivava dalla Francia, dalla Spagna...
Chi era straniera, anche là.
la Svezia, la Scandinava...
era era era
visto come
la possibilità di allargare le proprie conoscenze
senza lasciare l'italia.
e allora
imparavano, diciamo, da noi. ed era-, erano affascinati.
adesso c'è un altro tipo di
eh immigrazione. e quindi chiunque viene
da fuori ehm viene visto un po' male perché
comincia il discorso "ci rubano il lavoro
ha ha
ehm occupano gli spazi per strada chiedendo l'elemosina,
c'è troppo influsso
noi già non ce la facciamo
e dobbiamo sostenerli". Quindi
è cambiato completamente.
però quando sono arrivata qua;
penso i primi vent'anni...
Chi arrivava da fuori era,
era quasi status, {social status} no?
avere un'amica di fuori è un vanto
FOMATPLAY invece
tornando un po' a quello che è il suo background,
ehm cosa ha studiato,
se posso chiederle di nuovo, in Inghilterra?
se ci vuole dire un po'
qual è stato il suo percorso di formazione
prima di arrivare qui in Italia?
ELIZABETH beh il mio percorso di formazione in Inghilterra era
fino alla scuola superiore, il liceo.
ehm è diverso la le le le
il sistema scolastico inglese quindi
è meno generico dell'ita-, del-, di quello italiano.
quindi gli ultimi anni scegli 2 o 3 materie
e quindi predominavano forse le lingue. ehm
le materie umanistiche.
Però poi io non volevo andare all'università perché
come tutte le mie amiche della mia età
all'epoca volevamo andar via. c'era Carnaby Street,
Mary Quant, minigonna...
cioè era un'altra epoca per noi
,e allora, in Inghilterra.
quindi volevamo vivere da soli,
lavorare, essere indipendenti e andarcene da casa;
che si riallaccia al discorso della famiglia
e non famiglia.
c'è amore c'è affetto c'è il sostegno però
Devi vivere la tua vita
e quindi...
Io ho fatto una scuola per segretaria e ho lavorato
presso un paio di società.
poi per l'italiano
ha cominciato a lavorare per una società turistica
accogliendo turisti italiani,
tedeschi e francesi in aeroporto;
e quindi piano piano ho maturato
quest'idea di voler venire in Italia. Sentivo che
era ero affine.
talmente tanto che mi mancavano solo i primi vent'anni;
che che non ho vissuto qua e ho vissuto a Londra.
però mi mancavano quei
quei vent'ann.i sarei voluta crescere qua.
quindi questo era il livello scolastico.
però poi a 55 anni
in base al lavoro che ho fatto qui
mi sono iscritta e ho fatto un master all'università
in gestione di rischi.
perché dopo qualche anno qua
ha cominciato a lavorare per le Nazioni Unite
e quindi
la vita è cambiata completamente. non era più inserito...
cioè la mia meta per i primi 10 anni era
di diventare italiana.
FOMATPLAY OK e appunto hmm lei come si definisce?
ELIZABETH finché non sono venuta a Napoli,
avendo vissuto quasi trent'anni a Roma,
mi definivo anglo-romana.
adesso sarei anglo-romana e napoletana
FOMATPLAY ehm, è affezionata comunque all'inghilterra?
è affezionata
allo stesso modo in cui è affezionata all'italia
o ci sono delle differenze?
ELIZABETH all'inizio l'italia era un
luogo dove sarei dovuta nascere per me. sempre.
a prescindere il Brexit, o il non Brexit,
vedevo le differenze.
l'italia mi sembrava multicolor, l'
Inghilterra mi sembrava bianco,
Nero, grigio e beige.
proprio come si vestivano.
Io sono una persona ehm fisica,
tattile; e l'inghilterra
non è un paese
per Chi è tattile.
perché non si tocca e tutto sta il controllo. e tutto...
dare la mano, tenere la distanza.
eh ci si bacia solo sul campo di pallone, se maschi;
ma sennò c'è questo controllo.
Io non so... così, quindi...
notavo sempre le differenze. il mio rapporto
con l'inghilterra;
ci andavo quando i miei figli erano piccoli.
ogni anno per 15 giorni.
E apprezzavo i giardini, le case,
gli spazi. ehm perché c'è un detto in inglese no
la casa di ogni persona è
il suo castello.
quindi avevi questa
tranquillità di non avere
Chi camminava al piano di sopra;
in Italia è molto più fatto di appartamenti, no?
ehm quindi si apprezzavo
quello che si poteva. però
non vedevo l'ora di tornare in Italia.
ho girato il mondo per lavoro
ma ogni Volta che salivo su;
all'epoca un aereo ALITALIA per tornare a casa...
tornavo a casa, qui.
FOMATPLAY ecco, lei ha appunto menzionato la Brexit
che comunque è uno dei temi di questo progetto; che,
che ricordi ha di quel referendum del 2016?
ELIZABETH Io non c'ero.
però a sentire una cugina, che è come una sorella,
e quindi vado spesso,
ci vediamo spesso; ci sentiamo ogni settimana.
L'orrore.
penso. un senso di orrore, un senso di incredulità,
una conferma che è degna l'ignoranza.
perché è stato votato
con inganno poi. perché so che ehm
Chi l'ha proposto, Chi era al governo
aveva raccontato
finti benefici che ci
sarebbero stati dopo
e questi non non non si sono visti.
ehm addirittura dicono adesso che
se si rivoltasse non passerebbe.
quindi l'orrore,
l'incredulità, e...
il
paese che non era più
ha ha l'inghilterra che doveva essere. infatti
mi richiedevi prima
che sensazioni ho? ma ogni anno
ogni anno, ogni 10 anni che passano,
mi distacco sempre di più.
cioè Io sono stata quest'anno per 10 giorni;
ho portato mio nipote e italiano.
mi sentivo completamente straniera, forestiera; non,
non è il mio paese. ma forse non lo era mai stato.
peggio di così non è mai stato. ehm
non c'è nulla in Inghilterra tranne
che la campagna e la bellezza della campagna britannica.
ma è...
come mentalità
non mi ci trovo con
il popolo che ha votato per il Brexit.
C'è molta ignoranza
FOMATPLAY sì e si aspettava questo risultato del referendum?
ne è rimasta sorpresa?
ELIZABETH Assolutamente no. Uno shock totale.
ma la metà. perché penso che era tipo 52 e
48; cioè sì molto vicino;
quindi la metà del paese non se l'aspettava
l'altra metà del paese
aveva delle aspettative post-Brexit
che non sono avvenute. quindi è lì
implode. però quello che leggo dell'inghilterra sono
scandali ingiurie... cioè voglio dire.
A confronto una Volta l'inghilterra sembrava
molto seria; molto eh
concreta,
diciamo. Molto rispettosa. e adesso quello che leggo
del...
mi sembra decaduta.
FOMATPLAY sì lei ha nazionalità italiana?
ELIZABETH sì ho la doppia nazionalità.
Ma l'ho avuta quando mi sono sposata
a 24 anni. sempre all'epoca; Io dico all'epoca
perché veramente sono tanti anni fa;
si otteneva in automatico sposando un italiano.
FOMATPLAY Quindi la Brexit ha avuto comunque un impatto
da un punto di Vista,
banalmente, anche di spostamenti nella sua vita?
che impatti ha avuto?
ELIZABETH la Brexit.
no. ha ha non ha avuto impatti.
però una cosa che mi è venuta in mente;
Io sto dicendo; criticavo l'inghilterra però
i i miei figli avevano diritto
alla nazionalità inglese.
per una generazione non possono passarla ai loro figli;
se se non sposano qualcuno
britannico; però eh loro hanno la doppia nazionalità.
e quindi, ecco; con tutto ciò che dico
ho parlato contro però eh...
mi sembrava anche importante per loro perché
per tanti anni essere inglese era un prestigio;
dava un senso di affidabilità.
forse lo è ancora e non ho tutti questi contatti però...
mio figlio si è laureato in Inghilterra, quindi...
e rimane sempre un paese
dove tutto è possibile.
e dopo il Brexit
sono contente che hanno anche un passaporto inglese;
perché se ci vogliono andare
hanno meno problemi, ecco
FOMATPLAY 19:07:18 quanti anni hanno i suoi figli?
ELIZABETH 46 e 43.
FOMATPLAY La conversazione in casa; con loro; qui; quando vivevano qui,
come avveniva?
eh non so; bilingue?
Un po'uno, un po' l'altro. predominava l'italiano.
però,
parlano inglese; non completamente bilingue.
rimane sempre la seconda lingua.
ma tanto è che mio figlio si è laureato in Inghilterra.
quindi non ha nessuna difficoltà.
e Mia figlia ha portata per le lingue
perché ha fatto il liceo linguistico.
quindi.... insomma, non ha non hanno difficoltà.
FOMATPLAY quindi lei non li definirebbe bilingue
comunque?
però con una buona conoscenza dell'inglese come
seconda lingua.
FOMATPLAY poi mi interessava molto la-,
il suo aspetto lavorativo.
Mi diceva che ha lavorato alle Nazioni Unite.
che tipo di ambiente lavorativo ha trovato lì?
che tipo di relazioni è riuscita ad instaurare
nel contesto lavorativo?
ELIZABETH ehm puoi chiarire di più la domanda?
relazione da un punto di Vista lavorativo con chi?
con colleghi?
beh. OK. dopo aver
cercato di inserirmi totalmente nella vita italiana e
avevo solo amiche italiane; non
non parlavo inglese con nessuno per dire il vero.
poi... ehm diciamo dopo
10 anni ho conosciuto la prima persona inglese;
e alla scuola dei miei figli c'era una mamma
neozelandese che lavorava lavorava nell'ONU
e mi ha proposto di fare la domanda e quindi ehm...
non ci volevo andare.
perché per anni non volevo andare
perché erano tutti stranieri e Io volevo essere
italiana. volevo stare qua
e quindi mi sembrava di andare all'estero di nuovo.
alla fine con i figli e separata mi serviva un lavoro
più renumerativo e quindi ci sono andata.
ehm no è stato piacevole
perché ci sono molti italiani anche che lavorano lì.
no quindi c'è ehm...
la distribuzione geografica
quindi devono essere rappresentati
tutti i paesi.
eh nessuna difficoltà. eh
le amicizie lì dentro erano
molto più con italiane però, che che non.
ecco quindi questo è il tipo di rapporto che avevo.
parlanti inglese chiaramente.
{International Italians} diciamo così però ehm
è un ambiente così grosso
che è quasi il supermercato delle amicizie<
quello mi piace; quello no; quello sì; quello no;
e non ho avuto nessuna difficoltà.
FOMATPLAY bene, bene. ecco io sposterei un' attimo
il focus invece sull'europa come istituzione.
ehm parlando appunto pre-Brexit,
e parlando da cittadina italiana,
si sente anche cittadina europea?
ELIZABETH 22:24:06 certo, assolutamente. questo è stato uno dei guai
del Brexit.
perché Io sento Mia cugina
che è sposata con un francese a Londra;
disperati perché sono europei;
si sentono europei; sono parte dell'europa
e questo Brexit ha fatto noi e loro
praticamente. ha fatto una divisione netta
quindi so che adesso, si,
se ne parla sperando
di avere degli accordi tra l'inghilterra
e l'europa, no?
cioè è sempre Europa
geograficamente però ehm
ha creato una spaccatura
totale con con l'Europa.
è quasi un peccare di presunzione eh. Io ho una
cognata che ha votato per il Brexit; e con un nipote;
dicendo tanto abbiamo i paesi del Commonwealth
che ci sostengono. e adesso se tu controlli
il Commonwealth
eh sta cercando di staccarsi dall'inghilterra quindi....
no no Io sono europea a 1000 per 100.
FOMATPLAY e cosa pensa dei valori
dell'Europa intesa come istituzione?
dei valori di libertà di pace...
credi Sia una Vera Europa?
ELIZABETH Al momento è difficile per rispondere a questo
perché qualcosa sta cambiando.
lo era all'inizio; lo era quando erano pochi paesi.
E allora il mio parere è che
avendo dato lo stesso diritto
facendo entrare
paesi
dell'europa dell'est che forse economicamente è come....
ehm
i governi non avevano gli stessi e ideali;
per me ha fatto un errore perché sono troppo
diversificati adesso e ottenere un voto un animo
diventa sempre più difficile quindi
l'europa quando erano 12 paesi
mi piaceva molto di più.
ehm Io ho vissuto a Budapest per 4 anni
quindi anche l'esperienza in
Ungheria, in Europa, l'ho vissuta in prima persona. ehm
molti paesi prendono
dell'Europa
i soldi, i fondi. prendono quello che possono prendere
ma non condividono un unico;
eh un unico punto di Vista quindi
ehm
non è più l'Europa
di una Volta che mi piaceva molto di più. sono...
si sono allargati troppo adesso.
chiaramente
da un punto di Vista umanitario
dovrebbe rientrare anche ehm Chi è...
eh
non lo so se è una buona idea. alla fine crolla.
cioè. c'è una frase
allora "Chi troppo vuole non le stringe".
allargandosi troppo
si perde una gestione unita.
FOMATPLAY OK, quindi stavamo parlando dei valori europei
tra i valori dell'Europa c'è
quello è la libertà di movimento.
cosa pensi della libertà di movimento?
ELIZABETH ma stai dicendo Shengen?
intende Shengen?
FOMATPLAY la possibilità appunto, si,
di muoversi.
ELIZABETH non lo so stavo leggendo proprio ieri che
stanno mettendo in discussione
perché è troppo facile passare
le frontiere; che non esistono più ma diciamo...
frontiere eh geografiche diciamo
tra un paese e l'altro. quindi
ehm a me piaceva molto il fatto di non
dover avere un passaporto e tanti figli poter passare
fluidamente tra un paese e l'altro
perché per me il mondo è per tutti per come lo vedo.
Mi ricordo la prima Volta
ehm che ero al Nord di-, in Nord Italia e c'era;
ci sarebbe stata
una frontiera tra l'italia e la Francia
ma non c'era. E guardavamo increduli
la postazione dove non c'erano più
eh le le i rappresentanti della dogana.
e quindi cosa ne penso?
a me piace l'idea della libertà di movimento
però capisco che
è troppo facile
ehm
è difficile gestire Chi entra e Chi esce nel tuo paese
in questi tempi difficili dove
non lo so un terrorista, diciamo cos,ì oppure un
qualcuno, non lo so...
l'idea del terrorismo, penso che è questo che
ehm crea più difficoltà nel lasciare
la libertà di movimento. l'idea era ottima.
ero totalmente a favore;
adesso capisco che può essere un po' complicato
non controllare
Chi entra e Chi esce dal paese
alla luce di ehm
eventi che che sono avvenuti.
FOMATPLAY che immagini le vengono in mente
pensando appunto a questa libertà di movimento?
posso essere immagini negative positive come mi diceva...
ELIZABETH l'idea di...
di terrorismo eh eh i rischi che ci sono.
chiunque può entrare
e uscire senza essere tracciato d'altra parte.
questo grande fratello che ti segue in ogni momento
eh spaventa. però
terzo pensiero è che con i social
siamo tracciabili dappertutto
quindi... e nessuno si crea problemi.
cioè quindi non vuoi
mostrare il passaporto cambiando
da un paese all'altro perché non è giusto;
dobbiamo essere liberi
però tutti sanno tutto
perché Io c'ho TikTok e ho scritto le mie credenziali.
quindi è un Po un controsenso.
ehm penso che dà la possibil-; maggior possibilità di
gestire ehm....
però ci potrebbe essere un filtro eh
arrivando in un aeroporto, per esempio,
dove Chi è
europeo passa per un canale più veloce
e Chi non lo è viene controllato meglio.
ma non puoi automaticamente diventare
pari ad un europeo solo perché con Shengen
sei entrato in Svezia e puoi andare dovunque,
eh liberamente.
Io credo che qualche altro
controllo differente
ci deve essere.
FOMATPLAY OK ehm come si sentirebbe
se le dicessero che
però questa libertà di movimento
è stata in qualche modo revocata?
ELIZABETH forse
più tranquilla.
penso di sì perché Sia di là,
cioè quello che ho detto adesso, ehm
non è che non puoi viaggiare;
è che passi attraverso una banca dati che
dice se tu sei una persona tranquilla
e puoi entrare o se hai
qualche precedente.
Io so anche che c'è su... però
si riallaccia tante altre cose
perché tipo... penso in Francia
se non Hai pagato le tasse
e tu Hai bisogno di lasciare il paese
con Shengen poi girare dappertutto ma dal momento che
dovrai mostrare il passaporto o l'essepass,
o qualcosa per viaggiare,
vedono che non Hai pagato e se non Hai saldato.
cioè
c'è un rischio di repressione. c'è c'è il rischio. non
so come andrebbe gestito
però Io... non mi cambierebbe niente.
perché non ho bisogno di viaggiare.
l'ho già fatto continuamente e comunque
prendendo esperienza.
scusami.
perché con l'ONU ho viaggiato maggiormente in Africa.
ma tanto tanto tanto tutta l'Africa.
e quindi lì c'è il passaporto.
tranne aspettare un pochino.
gli Stati Uniti, c'è il passaporto.
non....
anche adesso vado a Londra c'è la fila del passaporto.
fai una fila un po' più lunga
ma non succede la fine del mondo.
FOMATPLAY capito ehm
cosa la lega all'Italia?
cosa la fa sentire italiana?
cosa la fa sentire inglese cosa la fa sentire europea?
ELIZABETH eh europea.
il fatto di parlare più lingue quindi la facilità
e la curiosità eh di
capire e scoprire
le storie di altre persone in prima persona
perchè ci posso comunicare; ehm
le le loro realtà; queste mi ha sempre affascinato.
quindi ehm.
in effetti quello che dicevamo prima
però... il fatto di avere la libera circolazione
ti fa sentire più europea
nei paesi
europei di prima però.
Io non mi sento più europea in Ungheria o in Slovenia
perché li sento molto diverso da me come mentalità, come
ehm tipo Di Vita.
però se mi parli di eh non so Germania,
Spagna, Francia,
Portogallo, Insomma. mi sento parte di questo.
cosa mi fa sentire italiana? tutto. l'aria,
i colori, l'affetto, la tattilità, la ehm
la famiglia, anche determinati valori,
eh l'affetto per i figli, il legame con i figli ehm
i colori, gli odori... tutto. tutto
mi fa sentire italiana.
la Vista della baia Di Napoli
oppure
camminare per il Centro di Roma; la bellezza,
ehm l'arte;
ecco eh Io sono molto legata;
ho studiato anche storia dell'arte e quindi ehm
l'arte, la cultura che c'è in Italia
è
imparagonabile. non è paragonabile a quello che
trovavo in Inghilterra.
FOMATPLAY 33:23:24 sì e appunto lei prima
hmm diceva la possibilità di parlare più lingue.
se ci può dire che lingue parla e come le ha apprese.
ELIZABETH beh a scuola ho studiato tedesco e francese.
il francese è la prima lingua straniera
che si studia.
eh Latino e poi ehm
avendo lavorato con questa società turistica
italiana, però con altri turisti, ho fatto corsi
di aggiornamento; quindi
sono partita con inglese
francese e l'italiano che ho studiato a scuola serale;
ehm e spagnolo che ho studiato per 2 anni. quindi...
sono una chiacchierona e quindi non mi piace avere ehm...
motivi per non comunicare con altre persone. Questa
conoscenza delle lingue aiuta molto.
ecco l'ho studiato a scuola, scuola serale
e poi praticandolo nei viaggi.
FOMATPLAY sì e ad oggi che tipo di relazioni ha qui in Italia? e
come
si reputa attiva nella-,
nel tessuto sociale?
anche al livello di cui mi parlava appunto dell'associazione.
ELIZABETH sì allora
parlando de... Io ho vissuto a Roma
poi ho viaggiato per lavoro molto spesso;
abbiamo vissuto in Ungheria gli ultimi 4 anni
e siamo tornati, Io e mio marito, in Italia.
a Napoli perché lui è napoletano quindi
conoscevo Napoli
ma non ho mai vissuto qui.
e quando Hai superato i sessant'anni
e cambi le città, ti sposti,
è più difficile inserirti perché
le amicizie sono già fatte,
le famiglie sono già fatte;
cioè e le difficoltà
ecco.... a confronto con la prima domanda che mi Hai fatto;
a vent'anni ti inserisci facilmente perché
è [across the board] tutto questo modo di essere tra i giovani.
non li distingui i paesi
quindi...
scarpe simili, pensieri simili, social simile... cioè c'è un...
a sessant'anni no. ognuno ha la propria vita vissuta.
ehm quindi
a Budapest facevo parte di un gruppo che era di, ehm...
[International women's club]
e ho avuto il contatto con un'americana qui
prima di venire.
e sono arrivata e mi sono inserita in questo club
e poi sono diventata
presidente del club e quindi
ehm mi permette di fare amicizia
con i miei simili.
allora quello che dicevo. inserita,
sto qui da cinquant'anni,
ho cresciuto 2 figli, tante amiche italiane
però ho fatto amicizia con l'americana che vive qua
e un inglese che vive qua. e loro sono le le mie amiche
più intime. E un'italiana hmm hmm ehm
mi dà un senso di appartenenza
avendo questo
[American International women's club]
dove si parla solo inglese
e proprio e diamo sostegno, supporto e
amicizia alle nuove arrivate qui a Napoli.
quindi si sentono veramente accolte
e molto spesso fanno amicizia nel club e poi
non si iscrivono più l'anno
dopo perché frequentano le persone
con cui hanno fatto amicizia. quindi... però
è come essere una mamma.
cioè ti fa piacere perché vuol dire che eh
è servito alla sua funzione.
e questo è servito anche a me; e continua a servire me.
perché sabato abbiamo fatto la riunione
4 nuovi iscritti.
una sta qui da 3 settimane
ed è felicissima di essere accolta da un gruppo di
persone tutti che parlano inglese come Madre o quasi
prima lingua.
ehm e e mi rendo conto dopo tutto quello che le ho detto
quanto è importante
avere persone per condividere
la tua ehm le tue abitudini d'infanzia
; diciamo, del tuo passato.
quindi... e lì abbiamo veramente ehm
francesi, Uzbekistan, Canada, Stati Uniti
ehm Australia,
non lo so. persone che vengono da tutte le parti.
donne da tutto il mondo
che trovano una...
non lo so, un legame con
qualcun altro che condividi i tuoi ricordi.
perché per quanto ti inserisci
qualcosa, qualche Bel ricordo; anche
un cartone animato che vedevi a Londra
ma nessuno qui sa di che parli;
questa amica lo sa e e quindi è
è molto importante; torni alle radici a una Cena
ad un certo punto.
FOMATPLAY molto interessante. e molto interessante
questo concetto di radici che ha appena menzionato.
appunto in questi cinquant'anni
ha mai avuto dei ripensamenti?
ha mai pensato di mollare tutto
e ritornare alle radici
quindi in Inghilterra?
ELIZABETH no no perché ogni anno, ogni 10 anni,
ogni 5 anni che passano
mi distacco sempre di più.
perché...
la bellezza. quello che ho detto prima. la bellezza,
la cultura, il cibo; cioè.
il modo di mangiare, il modo di abbracciare, comunque...
no, non potrei.
non torno. cioè sono andata quest'estate ma
ero straniera nel mio paese ecco.
e quindi no non mi se-....
abbiamo pensato di andare a vivere
da qualche altra parte
con la pensione
avendo girato. però poi alla fine
non si può fare a meno;
almeno mio marito ha delle amicizie d'infanzia e
le abitudini
e...
sono a casa. questa è casa.
in inglese c'è un detto [home is where your heart is]
e il mio cuore è qua e quindi è casa.
FOMATPLAY sì. e c'è qualcosa che le manca dell'inghilterra
comunque? al di là del distacco che sta provando in questo momento
ELIZABETH ma forse il natale. ha ha
il periodo Di Natale. [Chirstmas pudding] , tutte le cose.
cioè i cibi Di Natale; le abitudini. noi abbiamo
questi giochi, i [crackers],
[christmas crackers];
lì tiri e dividi. quindi forse
eh manca solo il periodo Di Natale e quanto sono Belle,
erano Belle le decorazioni Di Natale per le strade.
ehm
ecco è quel senso.
ecco il natale è l'unica cosa penso che mi manchi.
il resto no. prima, assolutamente no.
FOMATPLAY OK faccio un rapido check
ma credo che abbiamo toccato tutti i punti chiave per
quanto riguarda le domande.
OK, OK.
penso possiamo passare adesso
all'ultima parte dell'intervista
che consiste in una,
in una serie di domande brevi
alle quali può rispondere con una parola, una
frase; poche parole comunque. allora
se può definire la libertà di movimento in una frase?
ELIZABETH la sensazione di appartenere dappertutto
FOMATPLAY hmm molto interessante.
e come riassumerebbe la sua esperienza
per quanto riguarda la libertà di movimento in Europa
fino ad ora?
ELIZABETH eh. noi abbiamo-...
ho viaggiato molto in Europa, quindi...
più si viaggia e liberamente
più ti senti accolta dagli altri paesi europei.
e quindi ti senti più europea, forse.
FOMATPLAY OK. in poche parole
come si sentirebbe
se la libertà di movimento definisse revocata?
ELIZABETH dipende come verrebbe...
il non Dover mostrare il passaporto
o non poterci andare.
se è solo questione di mostrare un passaporto
non mi disturberebbe. mi darebbe fastidio fare la fila.
ma se servisse un visto e un travaglio più lungo,
allora chiaramente,
distacca un paese dall'alto
e non mi sente.... perderebbe il senso dell'europeismo.
FOMATPLAY OK dov'è casa e dove sente di appartenere?
ELIZABETH qui. casa è l'italia.
adesso casa è Napoli.
appartengo all'italia.
non lo so se appartengo a Napoli. però casa è,
come ho detto prima...
il mio cuore è qua e questa è casa per me.
FOMATPLAY hmm e come si sente in Italia?
ELIZABETH al 99% inserita. Quell' 1%
lo colmo con le amiche
che sono straniere.
FOMATPLAY prenderebbe le stesse decisioni che ha preso
cinquant'anni fa?
ELIZABETH sì assolutamente sì
perché erano le.... era.... è....
lasciare Londra e venire qua era la cosa giusta per me.
MI sentivo a casa qui e sono sempre rimasta a casa qui.
Non mi piaceva
la freddezza degli inglesi;
il distacco fisico dell'inglese
e forse anche la mentalità.
E quindi ho trovato
il posto giusto qui.
FOMATPLAY OK ultima domanda;
e tutti, tutte ci dicono che la domanda più difficile,
in realtà. Chi è
se si può definire utilizzando 3 o 4 parole?
ELIZABETH una Donna del mondo
che ha trovato
un luogo dove si sente a casa.
FOMATPLAY molto bello
grazie