FOMATPLAY Sì, allora Edelgard, ci può
raccontare qualcosa del suo viaggio?
che cosa l'ha portata
in Italia?
EDELGARD Il mio viaggio in Italia, mi ha portato l'amore;
perché io ho incontrato questo signore napoletano.
Io ho lasciato un bel ragazzo anche in Germania.
Però mio padre diceva
"tu non fai fai studiare bene a lui.
Uno deve andare fuori!".
mio padre all'università
non puoi immaginare; lui voleva sempre il massimo
anche delle persone che sono vicino a te.
Ma lui era bravissimo
e sapeva tante cose di questo ragazzo.
Però Io penso fosse anche bene per me;
creare un poco di distanza,
fare una vita nuova,
esperienze nuove.
Questa è stata mia fortuna;
perché ho avuto questo incontro con questa persona
meravigliosa.
Per me all'inizio era un poco difficile
entrare in Italia non sapendo la lingua,
sai...
io sono luterana, allora anche io con questa
religione... poi l'amore era così grande
che ho detto mi puoi anche portare nella foresta nera e
io sono felice e contenta. Così
abbiamo fatto. Anche lui era legato da un'altra;
piaceva sempre alle tedesche
perché lui lavorava al CNR.
Luigi, si è anche laureato in medicina
e ha lavorato
al CNR a a via Marconi, a Napoli.
Lui studiava una, una malattia genetica,
la Cystic fibrosis
Era la sua felicità
fare medicina e studiare una malattia.
e lui aveva questa grande opportunità
di essere stato chiamato da Verona.
Hanno fatto un laboratorio meraviglioso per lui.
Tutto fatto, siamo andati anche all' inaugurazione, tutto.
E poi lui è caduto malato, quarantadue anni
è finito là.
Io meno male, i bambini erano piccoli: dodici, quattordici anni.
Questa era una cosa molto, molto triste.
Però la vita doveva andare avanti.
E...il mio consuocero non mi voleva
perché voleva una italiana, ovvio.
Però lui, loro, non hanno avuto la fortuna di trovare
una italiana. Hanno trovato una tedesca.
Però alla fine la tedesca, mi sembra,
loro sono rimasti contenti perché mio suocero
quando ha perso la moglie,
sempre, ogni domenica, voleva stare con me.
Io ho fatto tutto per lui. Lui conosceva le opere
a memoria, tutte quante.
Una cosa, una passione meravigliosa.
Così, ogni domenica
sentivamo le opere;
perché lui ha registrato le opere;
in malo modo, ovvio, perché lui aveva un piccolo
registratore che non
registrava bene. Però per la sua felicità
le abbiamo siamo sentite.
Io qualche volta mi sono quasi mi addormentata. Però
per la sua felicità io ero sempre presente.
Vabbè, alla fine penso che
abbiamo avuto un bellissimo rapporto.
Forse gli altri
napoletani erano gelosi di me
perché lui mi amava molto;
loro non si interessavano tanto a lui e io,
visto che lui era solo, io ero sola...
Lui mi ha aiutato anche moltissimo
quando Luigi era finito
e io dovevo andare in diversi uffici
per il militare, per i ragazzi,
eccetera. Non sapevo dovevo andare.
Lui mi accompagnava sempre, mi ha aiutato moltissimo.
Così i miei figli potevano continuare sempre a studiare,
studiare, studiare. Così si sono laureati molto giovani.
Pippo a ventitré anni con il massimo dei voti, poi è andato via
da casa.
Anche Stefano è andato via dopo la laurea,
anche lui con cento- il massimo dei voti.
Poi ha incontrato Marina, Marina sua moglie ora,
napoletana.
Poi lei ha dovuto,
ancora deve fare,
doveva finire la sua specializzazione in cardiologa.
E invece
lui poi è andato per fare il secondo anno di dottorato a
Colonia.
E poi mia
mia nuora, mia nuora dice "ora mi voglio sposare!"
perché aveva paura che mio figlio trovasse una bella
tedesca. Poteva, era molto bello.
E invece
lei poi è andata in Germania
e ha fatto
tante cose belle. Lei è molto,
molto brava;
è andata a Gürliz schule
ad imparare tedesco abbastanza bene, in poco tempo.
Poi voleva fare medico del pronto soccorso.
Sai, sono le macchine.
Poi alla fine
non ha fatto questo.
E al suo posto ha impararato
una cosa che a Napoli non poteva mai fare,
gratis, ovvio. Poi dopo
hanno visto che lei era tanto brava e le hanno fatto anche
un offerta lavoro.
FOMATPLAY Questo in Germania?
EDELGARD In Germania, a Kölle. E poi dopo
è nato Stefa-Eh.. é nato Stefano. No, chi è nato? Matteo,
Matteo, Matteo.
E poi sono andati
in America per 4 anni.
Anche là lei come medico non poteva lavorare;
ha lavorato in una una ditta farmaceutica dove facevano,
sai, esperimenti per provare medicinali
prima che andassero su-
sul mercato. Sai una cosa più statistica;
però
un lavoro. lei non poteva fare... e io [tengo] quattro nipoti:
Una nata a Colonia,
un'altra nata in America e altre due
a Bruxelles.
FOMATPLAY Ah, wow. Quindi due figli e quattro nipoti?
Ah una famiglia...
EDELGARD Filippo ha due femmine,
Stefano Matteo e Gabriele.
e L'altro Giorgia e Ginevra.
Giorgia è al secondo anno di medicina;
Gabriele al primo anno di medicina;
Matteo, come ti ho detto,
ha già quasi finito;
Io penso lui debba andare all'estero perché è
troppo giovane per finire.
Per praticare bene anche la lingua;
perché l'inglese anche loro,
gli ultimi
2 anni fanno tutti le lezioni in inglese a Milano.
Anche gli esami in inglese sono pesanti.
Però Io penso sempre importante siccome
per la vita
se vuoi conoscere una cosa bene
devi andare fuori.
Anche lui stava sempre con i genitori;
vivono ora insieme ancora a Milano.
Io penso che per crescere sia anche
importante
andare via.
FOMATPLAY E perché secondo lei è importante,
appunto, spostarsi fuori dal proprio posto di origine?
EDELGARD per avere altre esperienze
prima che, con la speranza che rientra.
Però le esperienze
che ho avuto anche Io
sono molto, molto importanti.
FOMATPLAY Certo
EDELGARD e questo anche mi ha aiutato molto. Io pensavo,
dovevo lavorare subito perché Luigi era giovane
e noi avevamo pochi soldi;
e,e poi io ho fatto la causa siccome
Luigi è morto a causa del servizio;
perché lui ha lavorato molto con gli isotopi
e ha tutte le pubblicazioni,
tutti. Lui ha fatto moltissimo.
Poi un amico medico ha fatto una bella relazione
su questo che ha fatto.
E poi INAIL ha accettato
90% come... poi non aveva una
buona protezione per questi radioisotopi.
Per questo io riuscivo a fare lezioni private
di tedesco a casa
però volevo esser presente con i miei figli.
Perché tutti dicevano
quando perde il padre a questa età...
io sono una donna forte come carattere.
Ha aiutato molto mia mamma perché io ero molto
come un carattere simile a mia madre.
Sai, venendo
a casa, poi stanca, loro
sono venuto da soli. Poi sai, non vogliono
più raccontare
neanche più niente della giornata, come hanno vissuto.
Allora io sono stata molto felice
di accompagnare loro.
Poi abbiamo vinto il 90% di
di questo.;
questa causa. Alla fine loro hanno finito di studiare,
Poi abbiamo avuto sempre un all'università.
Loro tutti gli esami che hanno fatto dell'anno
con buoni voti.
hanno aiutato anche loro. Hanno sempre studiato;
per questo hanno hanno perso la loro gioventù un po',
purtroppo sì.
Però siamo andati avanti noi tre, molto felici e contenti.
Noi ora abbiamo due
famiglie meravigliose. Ora non è più
facile trovare famiglie proprio intatte.
FOMATPLAY assolutamente.
E ritornando, forse, al periodo in cui lei si è,
si è trasferita a
Napoli. Prima diceva che
non è stata; pensava che all'inizio non era facile...
EDELGARD Non era facile perché io lavoravo
fino all'ultimo momento.
Stavo in America e
incinta. Sono arrivata a Napoli
quasi nel nono mese, dieci mesi?
con una pancione enorme
a casa, regalata dal nostro-,
non ancora era tutto pagato, però mio suocero ha regalato al figlio
questa casa che era in costruzione.
Allora io sto qua dentro da sessant'anni quasi.
ehm...
E... poi all'inizio
ero contenta di avere questo figlio
perché io non poteva lavorare;
allora mi sono dedicata molto a Stefano, alla sua crescita;
poi per fare amicizia. Quando sono venuta a Napoli
io sono venuta prima del matrimonio perché mi sono
sposata in Germania
e sono venuta con
la nave da New York a Genova;
con Michelangelo.
Allora, quando questa nave si fermò a Napoli,
la mattina, alle cinque di mattina,
ho visto Napoli; io non l'avevo mai visto, no?
ho detto Mamma mia in questa città devo vivere?
perché io sono stata abituata
sempre nelle piccole città.
E mamma mia, io non lo so.
Non conosco mai nessuno qua. Io mi sento sola.
ma guarda, ora dove vado?
La tedesca, questa, questa... io conosco tante persone...
ho imparato tante cose anche insieme con i ragazzi,
con, con la scuola.
Poi dovevo prendere lezioni private
perché io non-
Stefano diceva - Luigi diceva, Luigi si chiamava
e diceva "Non apri la porta
quando bussano?". Sai, io mi trovavo
in una gabbia perché Io era una persona che faceva
tutto da sola;
tutto. Non
chiedevo mai a nessuno niente.
Allora in questo momento
mi sono detta vabbè, per me la vita è cambiata.
Ho avuto un bel marito,
felice. Un bel figlio,
andiamo avanti così. E così siamo andati avanti.
FOMATPLAY Mhm. E cosa, cosa le è sembrato più
difficile, diciamo, di questa...di vivere a Napoli?
EDELGARD prima di tutto,
quando sono a Napoli io non sapevo cucinare niente
perché Io ho vissuto sempre con piatti semplici.
Poi noi eravamo cinque figli
e allora noi abbiamo fatto molte patate,
molte cose. Qua
quando sono venuta
ho detto "Ma è possibile?".
Vedendo tutti questi diversi tipi di pasta:
"Ma sono matti?
Che cosa si fa con questa pasta?".
Io ho detto "io non so niente". Allora,
poi ci sono delle verdure che in Germania non abbiamo.
Poi ho visto queste Belle palme
palme a Fuorigrotta che non ci sono più.
Ho detto "è un ambiente tutto
diverse e io
felice", dico,
una nuova vita però
all'inizio non era facile perché non conoscevo nessuno.
Luigi subito è andato al lavoro,
Io con questo bambino piccolino dove impa-?
Io volevo anche imparare la cucina
perché volevo accontentare anche lui un poco.
Poi io [tengo] la signora; ancora sta con me; la signora
Lombardi, che è una bravissima cuoca.
Allora io ho chiesto "ma come si fa questo?
Come si puliscono i friarielli?
Come si fa questo?
Io non conosco, io non so niente"
ha detto "Guarda, tu fai il ragù
ma devi cucinare tante, tante ore".
Ma che sta dicendo? Tante ore? io non-,
io cucino poco: salsa, pasta. "No, quando tu devi fare il ragù,
devi fare questo pezzo di carne,
devi fare questo, devi cucinare a lungo"..
"Va bene" Ho detto "Fammi capire un poco".
Io mi scrivevo sempre le ricette, o di mia suocera.
E poi all'inizio-; no, da ridere.
Allora, Stefano diceva- Eh Stefano, Luigi diceva
"Vai sempre nei negozi dove va mia madre.
E tu devi dire "Io sono la signora della signora Casola".
Io, mamma mia;
perché deve fare questo?
Vedete, io sono stata sempre
da sola. Ora devo
dire "Io sono la nuora della signora Casola".
Perché poi ti danno la, cioè, ti danno
la fetta di carne giusta che, che devi avere
e questo. Vabbè.
Allora io ho preso prima
un dizionario
e prima di fare la spesa mi scrivevo tutte le-,
i vocaboli per dire qualche cosa, altrimenti...
Io volevo essere indipendente.
OK, allora
dovevo andare in lavanderia.
OK, vado in lavanderia.
allora nei primi tempi non c'erano ancora i prezzi
davanti eh per,
per farti capire le lire;
quanto costa questo, quanto costa
quello. Allora io mi scrivevo sempre le cose:
sempre scritto, scritto, scritto. fino a...
non so quanto Io ho scritto.
E poi ho
lasciato questo pantalone di Luigi in una lavanderia.
Allora sono andata avanti in un altro
negozio. Ho visto i prezzi.
Ho detto ma questo mi ha mi ha
dato una cosa. Vedi? Ha visto una straniera
e mi ha subito
fatto, una cosa
che io non voglio dire. Però mi ha fatto una,
una cosa non bella. Sì,
allora io ho detto no, questo non lo voglio avere.
Allora sono tornata in questo negozio
e ha detto"guarda";
ho detto "guardate, ridatemi i pantaloni
perché io devo andare in Germania
per una cosa urgente ;
non posso lasciare questo".
Ma per dire questo che dico ora, non ti dico.
Allora, poi alla fine,
da ridere, questa era il prezzo
stirato e quell'altra era senza stirata.
E sai le prime cose, ti fa ridere.
Allora, prosciutto crudo.
prosciutto crudo.
Mia sorella, poi venuta... e poi eravamo tre sorelle e due fratelli.
Ogni tanto è venuto qualcuno.
Allora ho detto "Cornelia, ora dobbiamo fare la spesa".
Io sono andato a prendere prosciutto crudo.
In quel momento non mi veniva in
mente prosciutto crudo
e mia sorella ha fatto "Co-Cu".
No, ti dico, abbiamo ricordi all'inizio.
Poi c'era un signore,
, anche per me è tutto nuovo, ovvio,
che vendeva le uova fresche.
Vendeva ogni settimana
2-3 uova fresche per i bimbi.
È incredibile, venivo dall'America,
tutto era un altro mondo.
Arrivai proprio al sud
dell'italia. Forse
al Nord sarebbe stato molto più facile per me.
Però era divertente
perché Io ho imparato moltissime cose.
FOMATPLAY e al di là di questo,
diciamo, atteggiamento un po' furbo da parte
dei napoletani?
ELDEGARD sì, e io dovevo sempre attenzione perché
Luigi diceva sempre "Fai attenzione qua,
stai attenta là" e lui non mi aiutava.
Non mi aiutavano, anche quando io ho partorito Stefano;
perché io sono andata all'internazionale; pensavo,
non sapendo la lingua,
almeno mi posso esprimere in inglese,
in francese, in qualche lingua...
perché Bochart era un
dottore della
Svizzera e lui-; internazionale era lui.
Allora io, era forse l'ultimo mese,
ho detto "ora devo trovarmi un medico". Perché
in America si controllavano
fantasticamente. Io stavo proprio
nel buio qua. Però gli ho detto adesso devo fare-;
devo andare a salutare i miei genitori
perché dopo che partorisco non li vedo più. Non vedo li vedevo da
dopo tanto tempo. Da prima che partissi in America.
Io ero già in un periodo critico nella gravidanza.
Ho detto no, ma io devo andare.
Allora sono andata con l'aereo e
dove sottoscrivere-;
e questo aereo
scendeva a Genova
e saliva un'altra volta per arrivare,
non lo so, dove era, Amburgo, non so.
E Stefano quasi voleva uscire dalla pancia
della pressione dell'aereo.
Ohh Mamma mia, ho detto ma che ha fatto?
Va bene, è andato bene tutto bene, Sono arrivata.
Ho detto "no, al
al ritorno non posso prendere l'aereo e devo prendere il
treno". Il treno dodici ore, puoi immaginare, da Amburgo fino a qua.
ho preso una cosa. Però mi hanno dato una cuccetta
su sui binari
e le ruote
boom boom boom boom boom era peggio dell'aereo. Però
è andato tutto bene.
Partorito Stefano
e Luigi
non mi ha aiutato per niente perché ho
trovato un altro amico che non ha visto da tanti anni.
Chiacchieravano
tra di loro e
io stavo in alto mare.
perché queste
sale da parto non ancora erano
come sono ora.
Ho avuto difficoltà all'inizio, questo voglio dire.
Però con l’aiuto di
mia suocera; poi aiuto di altre persone piano, piano,
che Io ho conosciuto.
Sono andata avanti.
FOMATPLAY hmm certo
EDELGARD è andato bene perché io
non sono andata via più da Napoli
perché io dopo
volevo tornare e Luigi diceva quando stava
quasi finendo,
diceva "Forse
per te è più facile di tornare in Germania
con i ragazzi".
Ma io non non avevo casa, non ave- i ragazzi, stavano
con i loro amici.
sai, ti-ti toglie tutto.
. E io poi mi trovavo bene qua,
mi trovavo bene dopo tanti sacrifici. All'inizio
ho trovato una meraviglia
e ora sono ancora qua.
FOMATPLAY quindi poi è riuscita, diciamo, ad integrarsi? a fare amicizia?
EDELGARD sì, sì, eh.
con l'aiuto. Poi
la cosa più bella,
quando i ragazzi sono diventati più grandi
siamo andati sempre a sciare perché per i medici,
Luigi era anche membro dell'ordine dei medici;
per gli orfanelli
davano le case una settimana
sulla neve.
Hanno preso tutti i libri, abbiamo preso
la macchina sopra il treno, siamo andati
vicino Courmayeur,
, si chiama.
e abbiamo fatto anche questo per
i miei figli. Per dare anche gioia,
capito? Poi dopo finito Luigi,
io stavo a terra.
nessuno mi conosceva più perché sono stati
4 anni di malattia
difficile, che abbiamo fatto anche a Parigi,
a Brescia; abbiamo fatto lunghe e lunghe
strade.
Io con lui. Sempre
grazie ai miei suoceri che si prendevano cura
dei ragazzi. La mia amica portava
Stefano al Goethe Institute e
continuava i corsi.
È stato un periodo
terribile. Io con tutti i libri avanti e indietro.
Poi non ho detto mai niente ai miei figli,
di cosa si trattava, del padre.
Stefano, il primo, era sempre molto ansioso e non voleva
che
gli succedesse qualche cosa quando io non c'ero.
Perché Stefano anche "mamma
io ora devo fare l'esame di Goethe Institute,
il terzo anno.
tu non ci sei e io non,
non lo voglio fare".
Mi telefonava sempre. E io "No Stefano, tu vai perché
anche se non passa tu capisci come si fa questo
esame. non fa niente".
"No, io volevo te vicino
per ripassare la grammatica. Questo, quello...".
"Stefano, quello che sai,
penso, ti basta".
E meno male, la mia amica lo
accompagnava sempre Stefano. Aspettava la
fine; la lezione finita.
Filippo,
purtroppo hanno tolto i corsi dei bambini e noi
noi genitori abbiamo fatto una
lotta perché il Monaco, la centrale
non dava più soldi
per i corsi dei bambini.
E noi abbiamo detto
"i bambini sono i primi che imparano la lingua
meglio degli adulti".
È stata una lotta,
però Pippo
nel suo lavoro è andato anche in Germania,
perché lui ha scritto nel suo curriculum
che conosceva il tedesco.
Lui conosceva; non lo scritto.
No, non sapeva scrivere, scrivere è un'altra cosa.
E lui è andato ad Amburgo.
Lui è stato da Esso, America,
e Esso ha mandato Pippo ad Amburgo;
aveva una sede ad Amburgo.
um.. perché lui ha scritto del tedesco.
Ho detto "Pippo, vai,
è una buona esperienza".
"Sì, mamma, ma io ora devo scrivere mail".
Ho detto "Guarda Pippo,
tu manda.
Scrivi quello che deve dire poi mi mandi per per FAX,
e Io correggo e vai. Vedrai in futuro
le lettere si somigliano
eh abbastanza-; che tu piano piano"
E devo dirti la verità, senza Goethe Institute
lui capisce benissimo. . Fa errori però...
però dove vai eh.
00:23:51,800 --> 00:23:53,966
EDELGARD I bambini non vogliono essere diversi.
Jennifer era brava.
Ha parlato solo inglese con Katherine e con
Roby, perché sono andati anche in Australia;
e poi anche con suo nipote parlava solo inglese;
E Matthew, il primo, parla perfettamente inglese.
Lorenzo, il piccolino, non lo vuole fare
e lei gli parla lo stesso.
Però lui risponde in italiano.
Io ho lasciato l' inglese in casa
perché Luigi non conosceva il tedesco.
Allora Io non conoscevo l'italiano.
Allora, all'inizio parlavamo in inglese.
Era unica
comunicazione che potevamo fare.
Così ci siamo conosciuti. Così
fine. Poi piano piano
andava meglio. Però i ragazzi
quando sono piccoli non vogliono
essere diversi dagli altri bambini.
Non volevano. No, hanno avuto un rifiuto, quasi.
Ma io ho sentito questo da altra persone, non solo da me.
ehm però alla fine
fine io ho mandato a Goethe Institute
Stefano. Questo era un, un aiuto per lui.
Perché quando ha avuto una borsa di
studio per la Germania
e... quelli volevano
che tu altrimenti in caso non sapendo la lingua
dovevano fare 3 mesi.
FOMATPLAY hmm sì
sì dobbiamo stoppare
tra qualche minuto perché la telecamera
registra fino ai 29 minuti quindi poi dobbiamo riavviare.
Volevo chiedere
ma loro hanno la doppia cittadinanza?
EDELGARD Loro hanno la tripla.
FOMATPLAY tripla cittadinanza?
EDELGARD no, allora.
Stefano, tedesca. Um no,
solo due italiano e tedesco.
Io anche tedesca e
italiana perché ho sposato un italiano.
I ragazzi hanno
3 perché hanno padre metà tedesco,
anche. potevano farlo,
ma non hanno fatto finora il passaporto, niente.
Matteo tedesco perché è nato in Germania,
è italiano.
Gli altri due sono nati a Leuven, vicino...
Sono italiani, tedeschi, perché Pippo anche tedesco. Hanno questo.
Sono felice che possono scegliere nella loro vita
dove vogliono andare,
meno
problemi, forse. In caso volessero andare in Germania hanno... lui ha
la cittadinanza
tedesca.
Nel caso in cui gli piace tedesco per un anno, due anni, può andare là.
sempre meglio
è quando... ehm eh...
Però mio marito doveva
sottoscrivere che lui era d'accordo
che loro predevano anche la
cittadinanza tedesca.
Lui doveva essere d'accordo.
E lui dice "i miei figli ,
non si sa mai nella vita
come vanno le cose,
meglio di averne più di una".
E così come
servizio militare, non hanno fatto qua
perché Stefano-; perché ha perso il padre.
Era il primo. E poi il secondo,
Filippo ha avuto
la fortuna perché quando io stavo in queste
militari... perché Stefano ha fatto a La Spezia
dei giorni, e Filippo a Napoli.
Perché lui è nato a maggio, non so, lui....
a piazza Malta là...
um e poi alla fine
leggendo in questo ufficio dove mi trovavo, era una
cosa scritta,
che anche per il secondo figlio maschio,
era anche sospeso il servizio militare.
Così i miei figli poterono studiare subito
e sono andati avanti.
hanno perso altri
altri anni.
FOMATPLAY fantastico.
A proposito di quello che diceva,
che loro possono andare un po' ovunque.
Um cos'è stato allora per per lei, per la sua famiglia,
la libertà di movimento?
EDELGARD Che io sono andata in Italia? Tu dici?
FOMATPLAY sì, sì, sì. Anche per loro. Come, come?
EDELGARD No. Loro sono felici, italiani
più che tedeschi;
perché loro sono nati qua hanno; vissuto sempre qua
e amano Napoli da morire. Perché Filippo sta a Arezzo.
Arezzo è bellissima, poi quando tu vieni da Napoli...
qua c'è vita, Arezzo
molto bello però
un'altra, un'altra città.
Invece Stefano ora sta vivendo a Milano da più di dieci anni
dice "Mamma, come puoi vivere Napoli?
quel disordine?
Io divento pazzo qua
quando guidano tra la fila;
tra questo e questo come fai a Napoli?" ho detto "Stefano
tu sei nato a Napoli. Tu sai come".
dice lui, ma quando tu stai fuori da tanti anni
si vede la differenza
e non ci si abitua più.
Non ci si abitua più.
Sono felice di venire
ma sono anche felice di andarmene.
FOMATPLAy Sì, certo. Invece per lei quanto ha contato appunto questa
possibilità di muoversi anche in America
attraverso queste borse di studio e poi
in Italia in un secondo momento?
ELDEGAR Allora il mio movimento,
tu dici? Era una meraviglia.
Io ero pronta per imparare altre cose.
Quando tu hai ventisette, ventotto anni tu puoi vedere altre cose.
E questo era per la mia vita
una cosa molto importante; anche...
come io sono rimasta vedova molto giovane.
Allora Io mi posso...
perché mio figlio,
ogni volta Io non dovevo mai piangere davanti a loro
e sono sempre e una una donna...
dovevo andare in bagno per stare tranquilla.
Stefano diceva sempre "Mamma, ce la facciamo con i soldi?
ce la facciamo con i soldi?"
ho detto "Stefano stai tranquillo,
io, anche noi abbiamo lavorato in America.
Questo era in dollari di una volta. Era quattro marchi, un dollaro.
Io e Luigi abbiamo deciso perché mio padre diceva
meglio forse mettete i soldi
in Germania perché crescono meglio delle lire.
Era un periodo molto difficile
e così questo risparmio
che io mi ho fatto con mio marito-;
e la casa era appena pagata.
Ultimo della prassi. La casa era pagata.
Poi abbiamo avuto la fortuna, questo INAIL
mi ha aiutato moltissimo.
90% i figli loro si erano laureati. Il cinquanta per cento per me vitale.
Però ogni anno devo andare all'INAIL;
devo presentare un certificato
per dire che io non mi sono risposata,
ogni anno.
Altrimenti il giorno dopo non c'è più la pensione.
Abbiamo-
siamo state felici tra di noi, non è che potevamo fare
chissà che cosa. Però siamo state sempre nel nostro-;
eh come si dice? nelle nostre
possibilità.
Abbiamo vissuto non c'è male.
La felicità tra di noi era molta;
siamo cresciuti molto insieme;
Per questo, quando sono andati via
tutti hanno detto
"Ohh, i tuoi figli se ne vanno. Tu che fai?".
Ho detto "guarda, io sono andata via anche io di casa.
Mia mamma era triste quando me ne sono andata. Però
per il loro bene
io sono felice". Se devo dire la verità,
è così.
E così hanno fatto hanno fatto e trovato il loro lavoro.
E, e, hanno una bella
famigliola e ora e andiamo avanti
Ora sapete, ho una corona di brillantini sulla testa
dico le cose che ho fatto nella mia vita.
eh?
Devo essere contenta. sono sola, però ho tante amiche.
poi sono diventata
presidente del club internazionale a Napoli
già da 10 anni.
Faccio tutti i programmi culturali; abbiamo
tante cose belle da vedere
e nessuno mi lascia perché
facevo i programmi sul computer e
c'è-; aveva il mio volto con quale noi decidevamo...
poi è venuto questo maledetto covid
e siamo stati un poco paralizzati su questo.
Anche, devo dirti la verità, la gente
ora mi chiede un'altra volta perché non iniziamo.
Però la gente... ora sono diventati anche di più
e hanno paura di prendersi un pullman.
Hanno paura di questo.
Hanno paura delle strade, paura.
noi eravamo un bellissimo gruppo perché
siamo stati anche insieme con i consolati.
tutti i consolati erano sempre invitati ai nostri
eventi. belli. Belle cose abbiamo fatto.
FOMATPLAY che tipo di eventi erano?
EDELGARD Eventi culturali; dei musei;
Siamo andati a Pompei, poi abbiamo...
Capodimonte, Napoli...
Ci sono tante cose,
tante chiese, tante cose belle da vedere.
Poi mano, mano io ho trovato anche le,
le guide molto brave.
Veramente era una cosa
di grande felicità; di fare queste
escursioni veramente belle.
FOMATPLAY Quindi un modo per far conoscere Napoli
anche ad altre persone?
EDELGARD sì sì.
E il club era fatto
in tutto il mondo. si chiama "Open Door".
Allora, questo gruppo è stato
messo
a terra proprio per stranieri
che vengono dall'estero;
non sapendo-; non conoscendo nessuno.
persone, per aiutare ad inserirsi nel nuovo paese.
FOMATPLAY molto bello.
EDELGARD e io ho avuto la fortuna dopo che Luigi chiuse gli occhi,
ho conosciuto; perché tu devi essere presentato da qualcuno
altrimenti non ti accettano.
La prima lingua era inglese,
dovevo fare inglese. È andato più verso l'italiano veramente.
Però io, il mio mio programma lo faccio sempre inglese,
così loro vedono. Poi abbiamo fatto anche lezioni
Um... in francese, e inglese, che offre la casa.
Prendiamo un giornale
e leggiamo un articolo;
discutiamo che voleva fare in francese.
Ora non non ho più tutte queste cose.
Era un periodo meraviglioso per me.
E per dopo che io ero rimasto sola
è stata la fortuna che io ho incontrato
la dottoressa che era
ehm di proprietaria
dell'ospedale internazionale. La Koller, una
svizzera
da cui stato invitata.
Non lo so, per un tempo ho anche frequentato anche
la chiesa inglese.
Anche io là mi-mi sono inserita,
facevano anche belle cose là.
Abbiamo fatto il bazar.
Abbiamo fatto molte belle cose, veramente belle.
FOMATPLAY Quindi ha fatto una serie di attività?
EDELGARD molte, molte cose.
Poi anche noi abbiamo fatto...
Poi sono entrata in coro perché a me a cantare.
Fino all'anno scorso
sono sempre... nella chiesa luterana, abbiamo
un coro di di donn-;
Anche, anche Jennifer sta ancora dentro.
è di venticinque donne,
donne.
Facciamo belle cose. Io solamente, io ero soprano, ora-ora
è cambiata un po' la mia voce.
Io dopo il covid non lo so,
o la vecchiaia...
Ho le code vocali.
Loro dicono "tu deve tornare!"
e forse l'anno prossimo ora
finiamo il mese di giugno.
Loro sono ora a Trieste
perché un ex corista
è andata a Trieste e frequenta il coro
nella chiesa là,
e hanno fatto uno scambio culturale, bellissima.
Sono andate là.
ora nell'aereo con Rayanair. Hanno, proprio un mese fa,
hanno cantato insieme con loro
e poi sono ritornato tutte con grande soddisfazione
di nuovo a Napoli.
FOMATPLAY Quindi si sente parte integrante di questa comunità...
EDELGARD Là sono finlandesi,
italiani;
ma molti italiani,
una tedesca, anche una mia amica tedesca, ma ora anche a lei
ha la voce è cambiatam, ma non lo so.
Allora lei ha anche
il marito allora è molto impegnato in altre cose.
è molto, molto carina. Molto, un maestro molto...
di grande pazienza. Non è che siamo un coro e...
hmm ehm diciamo di prima classe
però facciamo una cosa
con un grande piacere.
FOMATPLAY e ci sono stati momenti nella sua vita a Napoli
in cui si è sentita
un po' una straniera? o
ci sono stati atteggiamenti magari ostili?
di discriminazione?
EDELGARD straniera...
Siccome io ho un carattere molto allegro, mhm sorridendo,
forse mi mi ha aiutato molto questo;
perché io ero molto socievole con le altre persone.
Um mi chiamano "ora arriva la tedesca".
Quando sono andata a Fuorigrotta e ancora oggi.
quando sono andata a Santa Chiara per fare
certificato sopra-;
un certificato per
i miei figli dicono
"signora non ci siamo visti più da tanto tempo"
ho detto "no, i miei figli si sono laureati.
Ora basta non voglio fare più niente"
No, no, io avevo-;
siccome avevo tanto da fare
allora questo... hmm
eh come posso dirti?
ero molto...
impegnata con me stessa, con la mia famiglia.
Per me era importante che
che erano loro che andavano avanti senza padre.
FOMATPLAY Secondo lei Napoli è una città
accogliente-; o l'Italia?
EDELGARD sì, sì, Napoli
molto. E questo mi ha-;
mi è piaciuto tanto perché
anche le persone con pochi soldi,
sempre, quando mangiavano
ti chiedevano vuoi partecipare?. Sai,
mi piaceva.
Molti gesti napoletani... e mi piacciono i napoletani.
Solamente, tante cose abbiamo problemi del-,
della.... perché,
per esempio le regole non le. seguono
Le regole sono difficili perché noi abbiamo qua,
per esempio, abbiamo
tante persone nuove nel Palazzo
che sono venute dopo di me.
E sono poco vecchie proprietarie come me.
Allora
noi abbiamo comprato anche un posto macchina per noi
fuori la strada, no?
quelli hanno hanno soldi. Hanno 4, 5 macchine,
non si importano. Domenica arrivano gli amici
e noi possiamo fare niente.
Poi andiamo a fare i numeri sulla strada.
Abbiamo avuto un grande problema
con la frana che è caduta
3, già 3 anni fa.
Abbiamo una lotta in questo; momento una causa perché
nessuno sa di... che questa
roccia qua che abbiamo davanti la Porta; le case-;
le, le, le,
strade sono chiuse.
via Comola Ricci, sceso la strada, è chiuso.
allora noi possiamo
comunicarlo solo con via Fedro in questo momento.
è molto difficile. Allora la vecchiaia
a Napoli. Io tante volte...
in caso tu stai bene,
puoi stare a Napoli.
Quando tu non stai più bene
e non sai più...
non può uscire di casa.
non puoi fare questo, non puoi fare quello ...
diventa una cosa molto difficile,
molto difficile.
FOMATPLAY Un problema... Ci sono delle cose che le mancano della Germania, o...?
EDELGAR No, Qualche volta le salsicce.
Ma non tanto perché ogni tanto viene qualcuno e dicono
che cosa vuoi dalla Germania? portami
un poco di , un
poco di questo.
Ma, poco. No. Io mi trovo troppo precisa in Germania, ora,;
troppo precise perché sono troppo rigidi
e questa rigidità non mi piace più.
Sai quando tu hai vissuto
tanti anni qua e io amo questa vita poco più
leggera. Anche tripla fila di parcheggio non fa niente.
Faccio anche io allora.
Ma deve fare. E quando io sono venuta dall'America
ho fatto anche la patente.
Io prima in Germania,
poi una in Michigan,
poi siamo andati dopo in California e
in California non andava più bene questo,
questo di Michigan;
allora, ho detto, ora devo
arrivare a Napoli.
Ma è un'altra città. È un altra guida.
Il semaforo rosso, verde.
Qualche volta passo anche io con rosso
per errore.
Però ehm...
deve fare attenzione quando vado in Germania a non
fare le stesse cose.
FOMATPLAY altrimenti viene multata eh...
EDELGARD poi, SAI,
per me il clima,
il clima Napoli
ti sveglia la mattina
con gioia vedendo questo sole; questo sole
e ti apre il cuore,
anche se SEI sola ti apre il cuore.
Poi io [tengo] amici con cui
giochiamo ogni tanto a canasta.
Canasta, molto bello;
molto per la testa.
E così facciamo un incontro ogni tanto
con loro. Anche con Jennifer.
L'amicizia non manca. Non manca. Questo veramente.
eh poi ora
Um poi ora c'era una per esempio un professor Brancaccio che ha
scritto un libro.
Lui scrive molto;
ha la moglie architetto;
anche la moglie professoressa di architettura.
Bravissime persone, lei anche nel mio club.
E lei ha anche organizzato belle cose
culturali insieme a me.
Um noi siamo andati a club Posillipo perché lui
ha scritto nuovo libro
"Vita e morte". Mamma mia!
lui normalmente scrive cose bellissime.
Io [tengo] tutti i suoi libri.
Scrive belle cose
però "Vita e
Morte" ho detto ma che cosa ha scritto questa volta?
lui ha trovato dei documenti di quando lui era piccolo.
Il padre è andato in guerra, era molto interessante.
Tutto un altro argomento.
Ma è stato molto interessante.
È stato al Club Posillipo, bellissimo. Tutti i fiori là-;
lui è del Lions club, al governo.
Allora c'erano tutte queste persone del Lions.
Io qualche volta ho
trovato anche una persona che conoscevo da
altri incontri.
No, io devo dirti la verità mi sono inserita bene ora.
Era un poco dura all'inizio però con l'
aiuto della nascita dei miei figli
mi ha aiutato aiuta molto
di fare una vita diversa che facevo prima.
FOMATPLAY Quindi i suoi figli sono stati un po' da tramite.
EDELGARD sì, sì molto,
molto, molto sì. E poi gli
incontri piano piano
aumentavano
e, devo dirti,
non mi annoiavo, veramente.
volendo
posso fare ogni giorno qualche cosa.
FOMATPLAY certo. Invece rispetto a
questa attitudine un po' più
allargata, no? rispetto ai migranti
dell'Italia?
EDELGARD Per i migranti mi dispiace tantissimo.
Però per questo io vorrei tanto che l'Europa aiutasse
l'italia.
perché noi non abbiamo più spazio per ricevere
tutte quelle persone che arrivano ogni giorno.
Io sono molto nervosa anche con la Germania,
con altri paesi europei
che hanno più possibilità
di prendere le persone; anche di aiutare anche loro.
Hanno preso eh persone dall' Ucraina,
dall'Ucraina...
Le persone che sono venute dall'Ucraina vogliono
tornare perché loro amano il loro paese;
non vogliono stare in Germania. Hanno offerto
tante cose Belle per le famiglie là.
Hanno preso anche posti a scuola.
Sono tutti studiosi
che sono venuti; non sono
persone a Terra-Terra. Hanno tutti avuto;
hanno avuto un diploma.
Però loro sono molto legati al loro paese;
dopo un poco vedi che succede? ogni giorno
non ci sta più niente in questi paesi però vogliono
tornare. E invece questa povera gente,
tanti soldi che pagano per andare su
questo gommone;
e questo gommone non arriva in mezzo al mare.
Il mare prende tutti quanti.
Io non posso vedere più la televisione in certi momenti;
perché io vedo ora queste..
In Emilia Romagna, questi poveretti che hanno perso
tutto. Ora devono dare prima soldi
agli italiani per trovare un'altra volta la loro
casa. Ha visto quanti soldi ora hanno,
hanno dato per aiutare loro?
E hai visto come hanno fatto bene ?
Loro hanno cantato "Noi siamo Emilia Romagna e noi
dobbiamo fare la forza nostra". Bellissimo.
Ma io penso in altri paesi hanno
troppo la puzza sotto il naso
e non aiutano Europa.
FOMATPLAY Quindi secondo
lei non c'è tanta solidarietà in Europa?
EDELGARD No, io trovo di no. E poi Brexit anche è stata un'altra cosa, un grande
fallimento,
per loro.
Per loro e anche per l'Europ,a ovvio.
FOMATPLAY perché dice così?
EDELGARD Perché loro pensavano forse come sono gli inglesi.
ah, noi siamo ricchi,
ce la facciamo; abbiamo pochi
problemi nel nostro paese;
non vogliamo altri problemi.
Prendiamo altri stranieri, facciamo il nostro.
Come la Svizzera più o meno.
Eh la Svizzera
è un'altra cosa.
Non ha avuto mai guerra allora..
loro vivono nel loro regno
e in Inghilterra è lo stesso ora.
Però i problemi sono tanti che hanno avuto.
Io penso che questo Brexit
non ci voleva proprio ora.
penso che ora si siano svegliati e
hanno capito che hanno sbagliato qualche cosa.
Non lo so, vedo, almeno io.
FOMATPLAY Quindi valuta molto negativamente questo evento?
EDELGARD Si io Io vedo negativamente.
Per Europa
e anche per loro stessi.
FOMATPLAY E secondo lei questo evento,
diciamo, ha creato delle ostilità ulteriori
rispetto a questo
concetto di migrante o al
concetto stesso di mobilità?
visto che...
EDELGARD Io lo vedo...
allora questi migranti, poveretti,
ora vogliono mandare indietro.
Perché in Italia non c'è più la possibilità di
accettare altri.
Anche questa mi dispiace.
Mi dispiace perché
loro vengono da paesi
che veramente hanno grande problemi;
più problemi di noi.
Però, giustamente, noi
abbiamo limiti anche per il nostro...
Vedi, quando tu vai girando.
Chi ti pulisce il vetro, chi ti sputa
sulla sulla macchina, in casa..
Io voglio sempre dare qualche cosa.
Luigi diceva sempre "in caso fanno qualche cosa
tu devi dare un-un, un premio".
però qua sono tante cose
dare un premio io non non ce la faccio.
Io porto sempre una borsetta di
spiccioli. Io
sono molto amante delle ragazze di colore
perché sono bravissime persone
che io ho conosciuto. ora.. eh
che fanno questi lavori dei fazzoletti di...
Però sono i romeni, sono terribili.
I romeni sono terribili.
FOMATPLAY Perchè dice così?
EDELGARD Perché loro, in caso
non fai una cosa, loro ti
rovinano la macchina. Ti vogliono rompere
i tergicristalli. Qualcosa faranno.
No, no, io io non non sono razzista con nessuno, però
abbiamo i nostri limiti anche.
ma Io vedo quando vedo questa povera gente
col bastone che guarda nella spazzatura...
Che cosa provano? Come vivono?
eh
E io-E io dico mamma mia,
tu sei una principessa, hai fatto tutto,
non ti manca niente.
E le persone che hanno tutto
si lamentano pure.
Ne conosco tante...
ma non lo so.
Io dico sempre, quello che io ho vissuto
nella mia vita, nessun altro
può esprimere.
altre persone perché non posso esprimersi.
perché veramente è stato terribile.
A Parigi, per esempio,
dove abbiamo fatto finalmente poi le ultime cure,
c'erano tanti italiani con i bambini;
abbiamo affittato un buco
per stare vicino ai malati.
Bambini di due anni,
10 anni, tutti con tumori. Guarda..
e noi abbiamo tutto e volete ancora sempre di più.
Accontentatevi di quello che avete.
Anche le famiglie ci lasciano. Per che cosa ?
i figli stanno in mezzo alla strada un'altra volta.
Io ieri ho avuto lungo discorso con un ragazzo
che era l'ex-badante
di mio suocero, una bravissima persona,
José, José.
E poi è andato in Ecuador. bravissimo ragazzo:
dentro, fuori, tutto.
E poi lui è tornato nel suo paese,
si è sposato una ragazza e
stavano state sempre in contatto perché
per me era come un figlio perché
è veramente bravo.
E poi, io...
abbiamo preso contatto quando lui si è sposato.
Lui ha fatto un figlio
e poi si sono lasciati.
E io, José, non trovavo più.
Io chiamava la moglie;
lei è stata sempre insieme, no?
Lui ha fatto tanti sacrifici per trovare anche la
mamma di lei con il figlio; tante, ha fatto
tante cose. Ha lavorato notte e giorno per questa ragazza.
E abbiamo fatto un discorso ieri sera.
Allora io dicevo sempre,
io cercavo sempre una badante per il marito di un'amica.
Allora gli ho detto
io devo trovare
José.
Dopo che lui si è lasciato con la moglie,
ho detto ma come posso trovare questo José? Io
non potevo chiedere alla moglie dove sta ora
tuo marito? non voglio-; non volevo chiedere.
Io volevo cercare in qualche modo di trovare lui.
ieri sera all'undici
Ieri sera Alle undici sono andata su Instagram.
Ho visto il suo nome.
Ho detto ma è lui?
È impazzito? Ho guardato altre cose.
È lui. E allora Io subito ho scritto un messaggio.
Io ho detto José voglio sentirti,
chiamami. E lui mi ha risposto subito a
mezzanotte.
Um, io ti do il mio numero di cellulare,
dice lui. Lui mi ha scritto e
io subito ho chiamato.
Abbiamo parlato di tutto, Guarda.
lui è un angelo però questa donna
con la sua mamma; loro
hanno vissuta in casa con la mamma che è anche
divorziata
con un figlio. Lui ha accettato
tutto dopo il matrimonio.
Ho detto, guarda, questo è il problema di convivenza
la mamma. dopo uno si sposa non è possibile.
Lui ha detto
tante cose belle mi ha detto, guarda,
veramente di cuore.
E ha detto che ora si è preso un'altra casa vicino
alla casa dove abitava per vedere un po' quel
bambino delizioso,
5 anni, lui è il suo cuore; questo bambino.
Ma lui mi raccontava cosa lui ha detto. Io
volevo tanto che si aprisse
per dire anche dove io sbaglio. Io non ho nessuno.
Lei non voleva invitare le persone.
A lei non andava mai niente bene che di quello che facevo.
Gli ho detto ma che che cosa è successo? lui è anche molto religioso, è avventista lui.
Poi dobbiamo trovarci, mangiamo una pizza.
e così
continuiamo a discutere
della vita sua. Anche perché io sono anche psicologa.
FOMATPLAY OK, ehm...
Forse una,
una domanda su cui
un punto su cui volevo ritornare... questo
valore di appartenenza alla comunità europea.
Lei cosa pensa dell'Europa
E cosa pensa, per esempio, anche delle istituzioni europee?
Pensa di...
EDELGARD E va bene. Ora hanno fatto questo G7.
un'altra volta.
Dove stavano? A Hiroshima, no?
Io penso
in Europa, in ogni paese ci sono problemi,
molti problemi. Anche in Germania
non si trova più personale
nell'ospedale.
Non si trova-;
tante cose che mancano anche in Germania.
Per questa guerra maledetta che che è uscito.
Um, milioni e milioni vanno
ora per ricostruire questo paese.
Io non lo so fino a
quanto si può arrivare.
Ora mi fa paura perché ora questo, questi aerei,
terribile, che insegnano
anche ai ai soldati
come loro devono operare questi aerei.
Questo Putin ,vedi, tutte queste cose.
Io ho paura che
arrivi una guerra mondiale,
siamo là.
Hiroshima, e una bomba qua, una bomba là e noi siamo,
abbiamo finito tutto.
Allora, io penso
che noi purtroppo dobbiamo anche
dare uno stop in qualche modo
che che non può andare avanti. Noi vogliamo aiutare
ma in questa situazione come ci troviamo con
contro la Russia
può uscire una guerra mondiale.
Perché il Putin è pericoloso;
è peggio di Hitler.
è uguale? Non lo so.
FOMATPLAY secondo lei c'è stata una risposta
solidale e coesa
che secondo lei c'è stata una risposta
solidale e coesa da parte dei paesi europei
verso l'Ucraina?
EDELGARD Allora io penso che
fanno tante riunioni
e visite ma non
concludono molte cose;
restano sempre ad un punto.
Anche dopo il mandato Merkel.
Io stimavo molto Merkel,
perché lei veniva dalla Germania Est
e ha vissuto in un periodo molto
difficile della Germania, come noi.
E questo Scholz che abbiamo ora...
lui di Amburgo;
è molto chiuso.
Non sono rimasta molto contenta di lui
come persona.
Um tutti gli altri paesi
con la Cina. Non ti dico; paura della Cina.
Russia e Cina
fanno una una risata sul viso.
E loro dicono che vogliono aiutare l'Europa. Ma penso che
uno non può dimenticare queste cose.
Io sono molto delusa da tutti questi incontri
che fanno in Europa
perché non concludono niente di positivo per nessuno.
noi alla fine
arriviamo alla guerra. la prossima generazione che siete voi...
FOMATPLAY invece forse è molto interessante
fare un passo indietro
Anche per esempio, alla sua infanzia, no?
Perché lei ha vissuto, diciamo, nella
Germania dell'est e poi è scappata
nella Germania dell'ovest.
ELDEGARD è stato terribile.
FOMATPLAY Come ha vissuto questa...?
ELDEGARD Molto. Noi eravamo piccoli.
Io ero a 8 anni quando
i miei genitori hanno deciso di andarsene.
Papà era professore ad Halle,
anche rettore dell'università.
Però
abbiamo visto... io ero piccolina. Loro hanno visto come
andava avanti la situazione.
Allora hanno deciso
di... noi avevamo una
famiglia numerosa
che poteva succedere in Germania dell'est.
Allora, mio fratello più grande era già nel-;
in un collegio. Lui era già andato via.
Era già tutto programmato. Noi eravamo piccoli
però vivevamo in una grande casa
con i [refugees].
allora i miei genitori non potevano mai dire a noi
le loro idee, quelle che volevano fare.
perché i bambini, tu sai, noi domani andiamo via.
e così...
e invece noi non sapevamo niente.
E invece um...,
arrivata mia mamma, abbiamo lasciato la casa.
Abbiamo lasciato tutto.
Prima di tutto
abbiamo lasciato il castello di mia mamma;
perché mamma era di Dresda
e là sono entrati i russi
e hanno messo tutto sotto terra.
Questo vaso che tu vedi là
era un regalo della nozze d'argento dei miei nonni
che è stato trovato dopo sessanta anni sottoterra.
Dopo il
muro caduto.
Loro sono entrati.
Ora non possiamo parlare di troppe cose;
andiamo troppo lontano.
Va bene, è un'altra
discussione. Allora noi ehm...
mia sorella più grande forse sapeva questo fatto che
i miei genitori avevano questa idea.
I miei genitori avevano amici
quasi alla frontiera sull'ovest. Ancora non era così
difficile
da attraversare.
Era ancora un momento in cui si poteva fare.
Noi siamo andati sotto la paglia
in un-; io mi ricordo ancora
di andare sotto la paglia
con mia sorella più piccola.
Stava vicino che guidava il cavallo e
e io col mio fratello
e mia sorella più grande eravamo in questo,
in questo beh...
diciamo, carro
sotto la paglia. E all'improvviso qualcuno
pensava che
ci avessero scoperti.
Ora veniva una persona che buttava
un animale, sai, che voleva salvare.
un'oca o qualcosa del genere,
dentro a questo
carro dove siamo stati. Io ho detto mamma mia,
questa
questa ci ha scoperti. perché era già un
momento molto critico
e i miei genitori
hanno messo il vestito come gli operai
con la forca;
sai, sopra i campi.
e sapevano più o meno una strada che dovevano fare. Però noi
non sapevamo niente.
Potevano anche perdere i nostri genitori, no?
E mia nonna, la mamma di mia mamma,
stava sull'altro lato e
ha ricevuto noi dopo siamo arrivati.
Così abbiamo iniziato.
E poi va bene, siamo andati a Göttingen
dove papà aveva solo il lavoro.
Però noi non conosciamo un vestito nuovo;
veniva sempre la sarta,
faceva il vestito più corto,
più lungo, più stretto, più grande.
Però siamo stati sempre felici;
una famiglia molto unita.
Non conosceva
il lusso perché non non c'era più.
FOMATPLAY Cosa si ricorda della nascita della comunità europea?
Perché poi ha vissuto anche quest'altro
momento storico.
EDELGARD Io penso che è stata una cosa bella,
una cosa positiva, senz'altro.
Però in questo momento
ci troviamo in grandi problemi, anche, in
uesta comunità, perché ognuno pensa a sé.
La Norvegia è il primo paese
che è il più ricco del mondo
e poi dove arrivano gli altri; la Svezia non è male.
Ora la Finlandia è entrato nella NATO.
Sai, è una catena che
ognuno pensa per sé.
questa comunità, come tu dici,
vogliono fare questo
[funderlainer] per unire Europa,
ma non lo so, sono tanti capi. Uno diverso dall'altro.
FOMATPLAY quindi c'è molto egoismo secondo lei.
EDELGARD molto penso.
penso io, ma non lo so. Io posso anche sbagliare,
ma io non vedo tante cose positive.
Senz'altro era importante farlo. Questo sì.
però la conclusione di questo,
è ancora lontana credo.
FOMATPLAY e invece per quanto riguarda la libertà di movimento
all'interno dell'unione europea?
EDELGARD oh questo figurati.
Io posso solo dirti questo.
Quando è caduto il muro. Che è successo?
Perché anche noi
abbiamo avuto ancora molte persone
che noi abbiamo lasciato nella Germania dell'est.
Che avevamo abbandonato e
mandato sempre pacchi;
perché tante cose non si trovavano proprio. Facevano fila
per un pezzo di burro o caffè. Non esistevano proprio
vitamine. Non esistevano proprio.
Mia mamma ha mandato pacchi e pacchi alle persone
ma era una lista
e erano controllati.
Che cosa hanno messo nei pacchi;
Era scritto: venti grammi di questo, dieci grammi di questo; invece per
per mandare questi pacchi e poi non
erano anche sicuri che sono arrivati
a posto giusto.
Però la gente, la libertà.
Dopo la caduto del muro
Io stavo in Germania.
In quel momento io stavo con mamma.
All'improvviso tutta
la gente correva in strada.
ho detto "mamma che è successo?".
"è caduto il muro".
tutti correvano
Tutti correvano verso i parenti che avevano visto.
Si affacciavano. Lacrime.
E non lo so...
Il papa ha aiutato molto.
il Papa, quell'altro papa.
E anche quell'altro russo
come si chiama?
che era anche molto bravo.
Come si chiama? quello che
aveva la moglie, poi che è morto. E poi...
FOMATPLAY poco tempo fa è morto. Sì, sì. Gorbačëv è morto qualche estate fa.
EDELGARD Sì, lui. Lui era anche un grande aiuto. Il Papa, anche il Papa.
FOMATPLAY Quindi è stata una rinascita pure?
EDELGARD Una rinascita.
Non ti dico;
non si trovavano le banane; non si trovavano
profumi; non hanno visto
una mela; non hanno visto...
Non ti puoi immaginare. Una Germania,
che hanno vissuto... Però alla fine
non gli piaceva tanto la ricchezza della Germania ovest,
perché hanno visto vissuto così in povertà
per loro era troppo;
non trovavano un chiodo,
figurati, solo per dirtii, er fare un lavoro
e là trovavano tutto.
Non esisteva più una macchina usata nel mercato
perché loro avevano
solo questa piccola macchinetta che
guidavano
e per averla ci volevano 20 anni.
Hanno avuto una...
I giovani sono rimasti contenti.
I vecchi non volevano andare via;
volevano rimanere tra loro nel piccolo ambiente;
volevano vivere...
E poi alla fine devo dirti la verità, l'ho anche
trovato giusto perché loro
non avevano lo stesso
salario; ancora all'inizio fino a pochi anni fa.
Ancora, sempre
di meno; perché non hanno avuto questa possibilità
di studiare; tante cose
sono andate avanti solo ad est.
Non c'era ancora,
allora anche questo non era tanto bello,
ho trovato, perché
ormai siamo una Germania unita. Anche tu
puoi imparare tante cose, no?
Però questo non mi piaceva della Germania
che loro facevano ancora fino a poco tempo fa questo;
queste separazioni.
Insomma, è stata una cosa meravigliosa.
FOMATPLAY E secondo lei è rimasta questa diversità
socio-economica, culturale?
allora ehm vanno e tu vai
EDELGARD Quando tu vai nella Germania est,
tu vedi ancora eh...
delle costruzioni, delle case
brutte. Sai, sono tutti blocchi.
poi loro vivevano con il carbone.
Allora tutto è nero.
Non c'è una grande differenza tra...
ma ora piano piano
stanno facendo belle cose. Ma ci sono posti belli anche nell'est.
bellissimi.
Ma loro hanno vissuto più di,
non so quanti anni sono? Sessanta quaranta, nella povertà.
E poi loro volevano vedere i loro parenti.
Sono andati nei treni,
sotto i sedili;
e poi questi poliziotti li trovavano.
Guarda, momenti terribili, Terribili.
Io non sono mai andata a Berlino
perché non ho mai voluto vedere
la separazione.
Non ho mai... Sono andata dopo tanto,
tanto, tempo dopo.
che è caduto il muro perché
là ci sono ancora posti dove stavano i poliziotti
eccetera. Io non volevo vedere questo;
non volevo vedere questo.
. invece ora devo dirti Berlino è una città meravigliosa.
che ha fatto, mamma mia,
hanno fatto nuove cose.
Tutti amano Berlino
ora perché è una città molto vivace,
molto interessante,
molto... penso.
Ora ci vuole ancora un poco di tempo
per provare una,una, come si dice?
si vede ancora un po' quella differenza tra est e ovest.
Però molto, molto di meno.
Ci vogliono più anni ancora per fare,
diciamo la vita uguale.
Però hanno vissuto un brutto periodo.
FOMATPLAY Però secondo lei, insomma, nell'arco di...
non so... qualche decade,
riusciranno?
ELDEGARD Io non so. Mio
nipote
non c'è. è andata a Halle perché voleva studiare.
Eh sì, hanno aperto ora molte cose, molto bello anche là.
Però io penso il livello non sia ancora arrivato
come,come ovest. dicono così ma no, non vedo.
Però ci vuole tempo, molto tempo.
Non è che si può fare da oggi a domani.
Ci vogliamo molti soldi.
E poi anche per la solidarietà
e per gli stipendi.
Tu dovevi dare dai tuoi stipendi una parte
anche per la est;
ehm.. ovest.
E questo a tante persone
non piace tanto. Questo sì.
però avevano l'obbligo.
FOMATPLAY Sì invece, ritornando magari...
se non l'abbiamo affrontato... approfondendo
questo punto... per lei è stato facile
trovare lavoro qui a Napoli? comunque pensa che sia
facile?
EDELGARD no.
no non è stato facile. Io avrei potuto iniziare a
lavorare nel CNR,
forse. come vedova;
forse mi avrebbero potuto dare la possibilità,
Forse. non ero ancora sicura.
Ma non è facile
per le donne; prima ancora molto più difficile.
Ora penso... è diventato più...
no, mai facile.
Sempre con concorsi sempre figli di papà;
Sempre questo questo non mi piace. Perché Stefano
quando ha studiato medicina
era deluso perché dopo l'esame
lui è andato nel cesto della
carta. Ha detto "mamma
sono tutti i figli dei professore
che sono stati raccomandati" e lui era deluso.
Ho detto "vabbè Stefano,
chi studia vedrai trova anche il suo futuro". Però lui era
molto deluso.
anche questo ci sta ancora,
ci sta ancora.
FOMATPLAY per le giovani generazioni quindi pensa che sia ancora
difficile trovare lavoro?
EDELGARD la sorella di mia nuora,
che si è laureata anche in medicina, in Neonatologia,
aveva una tesi bellissima anche;
voleva
fare studi su questo
e pensava di entrare all'università per fare questa
specializzazione.
Un figlio di papà prese questo posto e lei
eh ora lei ha fatto l'igiene. Non è quello che voleva fare.
Però per fare qualche cosa
lei è andata a Salerno per fare questo.
Ora ha preso un posto abbastanza
importante al Monaldi ma non è questo
che voleva fare. Lei voleva fare il suo
campo che ha studiato. Lei voleva neonatologia, voleva fare.
FOMATPLAY E secondo lei quanto influisce
la componente della nazionalità su questa
difficoltà di trovare un lavoro?
per esempio nel suo caso?
EDELGARD questo non posso dirti perché io sto fuori al mondo del lavoro.
E penso,
Io mi auguro che la bravura parla.
Poi tu sei sei di colore, o sei giapponese, o sei...
l'importante è che tu sai le tue materie.
Io penso che se devono essere premiati,
hanno studiato,
conoscono il loro lavoro
e loro devono andare avanti.
Spero di no.
Questo che dici tu. Io mi auguro di no.
non lo so voi che ti che pensate?
Voi avete esperienza proprio nell'università.
Questi figli di papà ci sono sempre?
Però anche altre
nazioni prendono posto
qua in Italia prima degli italiani che sono bravi?
FOMATPLAY Dipende molto dall'ambito però no.
Non penso abbiamo esperienza noi.
Ma essendo piuttosto monoglotta
questo paese,
diciamo, che il
il fatto di possedere la lingua italiana è una
variabile che gioca della
selezione di un candidato o
una candidata piuttosto che un'altra. Quindi è
importante
saper parlare italiano per integrarsi lavorativamente.
hmm sì...
anche, io per esempio faccio un esempio del dottorato;
ci sono proprio dei posti riservati agli stranieri.
Però devono avere un
certo livello, comunque, in italiano
EDELGARD Sì, beh, però sono parecchi che fanno l' Erasmus qua.
Ogni anno arrivano parecchie persone
che vogliono fare Erasmus a Napoli. È vero?
anche da voi, nella vostra
facoltà ci sono?
FOMATPLAY Sì, Sì. Sicuramente ci sono una serie di
accordi attivi.
EDELGARD sono più femmine da voi o anche maschi?
FOMATPLAY forse più donne;
più donne, sì.
Discrepanza, diciamo, di genere.
Perché forse le lingue attraggono di più le femminucce che i maschietti.
Però, insomma, ci sono
degli
studenti molto in gamba che abbiamo,
comunque.
EDELGARD una bella facoltà, anche, molto conosciuta
come buona università. Credo
FOMATPLAY sì, sì.
Abbiamo una lunga tradizione.
EDELGARD una lunga tradizione
e mi sembra hmm...
spero tanto che voi
che siete bravi. Io vedo questo che mi avete chiesto che
siete molto interessati, anche, al
vostro lavoro.
E ho tante cose belle per voi, che andate avanti.
FOMATPLAY grazie, grazie, grazie millle.
Questa è la mia ultima parola
perché io fra poco devo andare
perché mia nuora parte per Milano
e io devo portarla alla stazione centrale.
FOMATPLAY Perfetto. Allora gli ultimi giusto due minuti se ce li ha.
Allora,
adesso c'è un-;
ci sono una serie di domande che io le faccio,
ma può rispondere, veramente, anche con una sola frase
in questo momento l'intervista.
OK, allora, può definire la libertà di movimento
in una frase?
quello che per lei è libertà di movimento?
EDELGARD Mi piace avere questa libertà.
hmm...
Mhm. Non lo so, Basta questo?
no a me mi piace eh
No, a me piace questa libertà di avere la possibilità di
di muovermi, ehm...
delle cose che mi piace di fare.
FOMATPLAY Certo. Come si
sentirebbe se questa libertà di movimento le venisse
sottratta?
EDELGARD come? non ho capito questa cosa.
FOMATPLAY come si sentirebbe se questa libertà di
movimento non fosse più garantita in Europa?
EDELGARD mi sentirei male.
Io sono una persona
che ha bisogno proprio di questa libertà.
No, io mi sentirei male di...
in caso in cui non avessi questa possibilità.
Rimarrei triste.
FOMATPLAY Certo. Dov'è casa per lei e dove pensa di appartenere?
EDELGARD L'italia.
questa è la mia casa.
FOMATPLAY OK. Come si sente nel paese
che la ospita, l'italia? come si sente qui?
EDELGARD molto felice.
FOMATPLAY cosa le manca di più del suo paese di origine?
EDELGARD L'ordine.
FOMATPLAY prenderebbe la stesse-;
riprenderebbe e rifarebbe le stesse
scelte che ha fatto
in passato?
EDELGARD sì.
FOMATPLAY come si definisce? Chi è lei?
come si può definire usando 3 o 4 parole?
EDELGARD come definisce?
FOMATPLAY come si può definire usando 3 o 4 parole?
come si descriverebbe agli altri?
EDELGARD me stessa?
Io dico, io sono entrata in Italia 60 anni fa.
Mi sentivo triste perché non conoscevo la lingua. Ora
ho vissuto nella mia vita a Napoli e sono felice.
FOMATPLAY perfetto, grazie mille. grazie, grazie.
Perfetto grazie. Sì abbiamo
toccato tutti i punti quindi
direi che possiamo anche.