Idioma: Italiano
Duración: 1h 11m 45s
Lugar: Entrevista
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Valerjia FOM@PLAY IT

Descripción

Intervista con Valerija Prokopenko, chimica ucraina residente in Italia.

Transcripción

FOMATPLAY OK Valerjia, grazie per essere qui e per aver aderito a questo progetto. Allora, la prima domanda è: cosa ti ha portato qui in Italia? se ci vuoi raccontare qualcosa del tuo viaggio... VALERJIA prego. è stato un piacere accettare questo invito. eh, allora, eh praticamente un giorno ho conosciuto un ragazzo ucraino su internet, però... avevamo amici in comune. eh studiava insieme a me nella mia università in Ucraina. ehm quando ci siamo conosciuti ormai era scattata la scintilla, eh ci siamo alla fine sposati in Ucraina. eh lui abitava già in Italia e mi ha portato qui a vivere con lui. allora, come passare il ricongiungimento di famiglia? eh, a quel punto ho lasciato la mia casa in Ucraina e sono andata a vivere in Italia. mi trovo benissimo a vivere qui dal novembre 2011. sono abbastanza felice di stare in Italia, sono contenta e, come dire... che ho cambiato questo posto dove vivo, mi trovo bene ormai, ormai, mi sento a casa. FOMATPLAY bene. Quindi sei venuta qui da sola o è venuto con te anche qualche familiare? VALERJIA no, sono venuta da sola e ho vissuto per più di 2 anni con mio marito e mia suocera. cioè, non è proprio un'esperienza bellissima perché vivere con i genitori del marito non è proprio un granché. questo lo posso dire. he he FOMATPLAY e quando sei arrivata qui hai trovato qualche rete di supporto o ti sei ambientata totalmente da sola? VALERJIA allora, praticamente, Io nonostante avessi mio marito e fossi appena sposata, mi sentivo sola; mi sentivo sola perché non sapevo parlare italiano. quando sono arrivata in Italia, io conoscevo praticamente 4 parole in italiano. e l'ho imparato qui, da 0. hmm potevo solo interagire, praticamente, con mio marito e con sua madre, che tanto parlavano ucraino con me. e poi veniva questo amico di mia suocera; e loro mi forzavano un po' a parlare con lui. però, ho capito da subito perché sono partita già dall'Ucraina avendo i libri per imparare italiano; perché è normale che tu arrivi in un Paese, devi imparare per forza la lingua. altrimenti, come te la cavi in un posto senza conoscere la lingua? allora, i primi 2 mesi sono stati proprio terribili perché io avevo paura di tutto... non potevo parlare quando uscivo, quando vedevo la gente che parlava tutta un'altra lingua che io non conoscevo. allora, ehm, poi... non è che mia suocera mi dava tanto aiuto. voleva facilmente portarmi a lavorare senza conoscere la lingua. e poi, è ovvio che lavoro svolgi appena arrivi e non conosce la lingua... è stato abbastanza brutto. poi dopo, piano piano, imparando la lingua, ho cominciato ad andare a lavorare in un ambulatorio veterinario, e poi ho cominciato a scambiare parole con... prima con la gente nel pullman che mi portava al lavoro, con l'autista del pullman, con qualche altro passeggero... poi, ho preso il coraggio e già scambiavo le parole con il panettiere, oppure con salumiere; e già mi sentivo meglio. FOMATPLAY e quando dici che non hai avuto supporto da parte di di tua suocera, intendi... lei parla italiano? VALERJIA lei parla italiano, però, non è che parla italiano chissà come... FOMATPLAY quindi tu ti aspettavi che lei ti aiutasse anche a parlare in italiano? VALERJIA sì, perché poi lei diceva "no ma vai a lavorare" e poi io dicevo "ma io non so, non so che cosa... e poi non so che cosa fare, non so come interagire..." e poi quando mi trovava dei lavori sembravano lavori che mi voleva spacciare per fare chissà che cosa. non lo so ma è stato proprio... vabbè, è stato un poco, un poco brutto. hmm me lo ricordo... non lo so, mi ha lasciato un brutto segno, non mi ha dato... eh perché poi... ehm prima, all'inizio, quando mi trovavo qui e ancora parlavo male, io temevo di parlare male mi ha trovato un lavoro, che mi ha mandato 45 giorni a lavorare in una famiglia a Palinuro d'estate; e io, quando stavo ancora abbastanza male, e dovevo lavorare dalle 8 del mattino fino al 22 di sera. perché stai in una famiglia e avere 2 ore di spacco senza giorni liberi era terribile. lei voleva sempre che Io svolgessi questi lavori, invece, i miei genitori sostenevano che, con l'educazione e con l'istruzione che avevo avuto in Ucraina, che non fosse questa la via; che non fossi, praticamente, destinata a questi lavori. si arrabbiavano pure di questa faccenda. allora, all'inizio non è andata proprio bene una cosa: ma più che altro che non avevo poi neanche tanti amici ucraini o amiche, non avevo nessuno. il mio unico amico era marito. hmm ehm FOMATPLAY vabbè. e quindi, ci racconti, invece, qualcosa della tua istruzione, dell'educazione. VALERJIA allora, praticamente, in Ucraina eh, come sempre, sono andata a scuola; vabbè, come qui elementare, medie e poi liceo. tutto è andato bene: il liceo aveva come indirizzo hmm chimica e biologia. perché da noi si possono scegliere più indirizzi diversi, tipo: o matematica, fisica, chimica, biologia, le lingue, informatica, a volte anche storia e legge... ehm... Così, a volte si scelgono addirittura dalla scuola elementare questi indirizzi e si prosegue. tipo, le mie amiche andavano al gymnasium, come si chiama... così, eh storia e legge; e, praticamente, partivano già dalla scuola elementare così, in quell'indirizzo. invece, il mio indirizzo l'ho scelto solamente al liceo. eh comunque, poi... dopodiché, evidentemente, si sceglie l'università. all'inizio i miei genitori, che sono ingegneri meccanici, mi hanno convinto che dovevo studiare ingegneria chimica; e sono entrata a fare ingegneria e ho fatto un anno di ingegneria chimica. FOMATPLAY dove di preciso? eh, allora, pratica-, eh, in Ucraina, a Cherkasy, c'erano due università, no di più, diciamo, hmm... più università. perché non è come qui che ci sono... ci sono enormi università e sono suddivisi in facoltà: c'è l'università che, praticamente, ha solo la facoltà di ingegneria; hmm e poi, c'è l'università classica che ha diverse facoltà normali, eh paragonabili alla Federico II. ehm... Però, non avevano la facoltà di medicina, quello era un tipo di istituto tecnico dove ci sono solo infermiere o levatrici o qualcosa di tecnici. vabbè, ehm... mi è sfuggito, per i denti... FOMATPLAY dentisti? VALERJIA non dentisti ma i tecnici FOMATPLAY Ortodentisti? VALERJIA che creano solamente, diciamo, i denti ma non li impiantano FOMATPLAY OK VALERJIA e poi vabbè... c'erano altre università di indirizzi. Una mia amica ha studiato tipo per gli archivi in un'altra università a parte, però quella è privata, non è statale. perché sia l'università di ingegneria che l'università classica, ehm, sono statali. invece, le altre sono private. allora, e... e io dopo un anno di ingegneria, ho rinunciato agli studi di ingegneria e sono entrata da capo, praticamente da 0 all'università normale classica, dove ho preso la laurea quadriennale, perché da noi è quadriennale, e poi la laura magistrale. però, la magistrale non è di due anni ma di un anno e mezzo. FOMATPLAY ah. VALERJIA tipo, eh, 5 anni e mezzo studiamo. eh, dopodiché, vabbè... ehm, ho avuto tipo una borsa di studio e ho lavorato all'università per altri 3 anni, poi ho conosciuto mio marito e sono andata in Italia. FOMATPLAY e invece io so che qui in Italia ti sei laureata di nuovo sia triennale che magistrale in scienze chimiche. com'è stato il passaggio? VALERJIA allora, visto che praticamente non volevo svolgere i lavori attualmente destinati alle povere signore ucraine che arrivano lì, e lavorano la maggior parte come badanti, babysitter, oppure fanno pulizie in casa; già alla partenza dall'Ucraina, al matrimonio eh ero... già sapevo che dovevo prendere la laurea pure in Italia, allora, ho fatto riconoscimento del titolo; si prendono i documenti ucraini di istruzione che partono dalla scuola elementare, e si fa una sorta di documentazione chiamata dichiarazione di valore in loco. eh dopo che tutti i documenti di istruzione che partono dalla scuola elementare finiscono, diciamo, o all'università o al dottorato, vengono tradotte in Italia; riconosciute, , riconosciute, riconosciute dal consolato italiano eh in archivio eh; si crea questa documentazione e questa documentazione viene portata in Italia. questa faccenda costa pure, costa tasse, costa abbastanza tanti soldi per noi ucraini; allora, tu, per fare questa cosa, devi partire che hai i soldi o che i genitori hanno i soldi, altrimenti, altrimenti, non la puoi percorrere così facilmente perché paghi già l'agenzia che ti aiuta, paghi poi tasse sulla postula, su ogni documento dell'istruzione, e poi paghi un traduttore perché il traduttore deve essere un ufficiale scelto dal consolato italiano, poi... poi paghi per altri riconoscimenti notarili, poi tutti questi documenti ufficializzati e validi pure in Italia. ehm arrivi all'università che hai scelto in Italia; io ho scelto l'università di Napoli Federico II, e vai all'ufficio degli studenti, però, mi sembra studenti stranieri, studenti... no, questo veramente non lo ricordo più.. è stato nel 2013-14 quando sono andata la prima volta a chiedere; eh... loro mi hanno detto che devo fare lo stesso test di ingresso e l'ho fatto d'estate 2015, quando erano pronti tutti i documenti. Poi richiedevano tempo a crearli, tipo, quasi un anno ho perso per riconoscere tutto questo titolo e tradurlo, fare... e poi dovevo tradurre tutti i programmi degli esami sostenuti; li ho trado-, ehm, li ho tradotti io con con l'aiuto di un professore. hmm eh... un mio caro amico, però, ormai defunto, mi ha aiutato nella traduzione dall'ucraino all'italiano. poi, ehm, tutti questi programmi degli esami sostenuti dovevano essere pure riconosciuti; però, all'ufficio, al Palazzo di Giustizia a Napoli eh con marche da bollo e con tutte altre faccende... dopodiché, vengono sempre presentati all'ufficio dei studenti a Napoli eh e ti fanno entrare ehm, dopo il concorso, evidentemente, che passi e entri, perché chimica è a numero chiuso ehm... stanno..., una commissione valuta gli esami che hai fatto e sceglie quello che devi fare. per la laurea triennale in Italia, la maggior parte della base è sempre la stessa in qualsiasi paese; allora, gli esami mi venivano riconosciuti. Io ho fatto solo 2 anni invece di 3 e poi, evidentemente, ho scritto la tesi triennale, ho fatto alcuni esami, perché lo stesso deve essere ricavata la media; allora mi hanno scelto quelli che potevo fare, oppure, tipo, dovevo dare per forza almeno 5 o 6 esami per ricavare la media alla fine. hmm..., ciò che ho fatto... poi sempre tirocinio, tutto ciò, e si arriva alla laurea triennale. la laurea magistrale, che tanto, sono passati pure anni di sviluppo della scienza e di tutto, non mi veniva riconosciuta così facilmente rispetto alla laurea triennale base, hmm... ho fatto quasi tutto da capo. mi hanno riconosciuto pochissimi esami. FOMATPLAY come ti ha fatto sentire questa cosa: il fatto che tu fossi già laureata e nonostante tutto dovevi partire più o meno da capo? VALERJIA allora, visto che la laurea in Ucraina Ia aveva con la lode, con menzione di commissione, con tutto; perché, vabbè ero giovane e brillante. quando hai più di trent'anni, stai in Italia e gli esami li devi fare in un'altra lingua, a volte... Io una volta sono andata in panico all'esame perché ho dimenticato una parola in italiano, hmm... era un attacco di panico così terribile che ho interrotto l'esame. meno male che la professoressa, molto gentile, ha capito che era un attacco di panico e mi ha fatto ritornare il secondo giorno e finire esame come si deve. ma poi non è che mi è successo una volta, mi è successo più volte. A volte non riuscivo a percepire il significato della parola e cominciavo a rispondere in modo sbagliato. ovviamente, il percorso in Italia non è più stato con la lode, è stato lontano dala lode; però, ce l'ho fatta, diciamo, senza cadere proprio in basso, ma in media comprensibile. è stato difficile, è normale. perché poi la lingua tu l'hai imparata qui, da 0, eh... mi sforzavo e poi, evidentemente, non hai più mamma vicino che ti cucina e ti prepara, ti fa tutto. tu hai un marito, devi cucinare tu... hai il lavoro, vai al lavoro e poi vai a studiare, poi studi, diciamo... ad un certo punto, arrivavo che io andavo nell'ambulatorio veterinario, pulivo, andavo all'università, studiavo, tornavo dall'università, andavo ad assistere a interventi veterinari; come, vabbè, io facevo l'assistente veterinario; aiutavo questi poveri animali, tornavo a casa, dovevo cucinare qualcosa oppure dovevo scegliere se studiare o cucinare; poi, mio marito si arrabbiava che io non cucinavo, che non badavo bene alla casa perché studiavo... quante ne ho sentite da mia suocera, da mio cognato... quante offese... che io non mi sono dedicata bene alla famiglia perché mi dedicavo allo studio... ma quante... Io non-. quante offese! mio cognato è arrivato a dire a mia madre, che una volta è venuta a trovarmi, come sono fessa perché io studio invece di andare a lavare i culi. scusate quella parola. FOMATPLAY assurdo! in questo percorso, diciamo, travagliato, dal quale ne sei uscita molto forte, sicuramente, ehm... che tipo di supporto hai avuto anche da parte di amici, amiche, anche magari ai conoscenze fatte all'università? VALERJIA praticamente, quando sono andata a studiare all'università, io sono rinata: perché, a parte che mi piaceva, ho trovato amici che mi capivano, ho trovato veri amici studiando all'università; quelli che adesso ritengo i miei migliori amici, li ho trovati lì, studiando, che, hmm... spero che rimangano con me per il resto della mia vita qui in Italia. è là che mi sono sentita ehm contenta, felice, che finalmente avevo trovato le persone giuste che, hmm..., che mi capivano, che non mi offendevano, mi davano supporto... quello che io non riuscivo ad avere in quell'ambiente dalla mia famiglia, però, vabbè; mio marito, diciamo, mi sopportava, diciamo supportava. eh eh anche sopportava. FOMATPLAY eh eh. VALERJIA però, la sua famiglia no, non esisteva proprio. solamente che mia suocera amava questa cosa: dire alla gente che io studio all'università, perché-, che sono laureata già in Ucraina; e veniva apprezzato dagli altri italiani dove lei andava a lavorare, in quelle famiglie. però, se poi doveva dare supporto a me, aveva solo fango buttato addosso. hmm... però, per apparire davanti ad altri era bello da dire. FOMATPLAY quindi come ti trovi qui in Italia? VALERJIA mi trovo benissimo. Io non voglio tornare in Ucraina; mi piace vivere in Italia, mi so trovata, anzi, secondo me, avendo amici qua, vivendo giorno per giorno il posto eh... credo che sono diventata un poco napoletana pure io, poco poco però. mi trovo bene, mi trovo talmente bene che non ho la nostalgia di tornare a casa, come ce l'hanno alcuni miei amici ucraini. col tempo li ho trovati pure, però, io non li capisco perché loro, ad ogni festa, ad ogni qualcosa, devono andare al ristorante ucraino, i piatti devono essere ucraini.. ma quando mai! ma da dove avete visto che la cucina ucraina è così tanto pregiata! no, non è male, è buona però, per carità, la cucina mediterranea, italiana, è la migliore del mondo. ma veramente scherziamo? andare al ristorante ucraino? ma non esiste proprio per me! macché! FOMATPLAY bene! quali sono, invece, diciamo, i valori con cui è stato più facile, diciamo, in qualche modo, relazionarsi? quali-, quali valori napoletani, italiani? VALERJIA sono proprio meglio! Io so i piatti italiani, li so cucinare meglio rispetto a quelli ucraini, perché i famosi piatti ucraini Io non li so cucinare. alcuni sì, ma quelli più famosi non li so cucinare. li sa cucinare o mia mamma, vabbè, o mia suocera, mio marito... tanto per, hmm... per dire. Io no. FOMATPLAY e invece c'è qualcosa che, nonostante tutto... qualcosa con la quale fatichi a relazionarti? qualche valore che proprio non riesci a condividere, a comprendere? VALERJIA allora, praticamente Io non capisco la necessità, o di queste persone del sud o degli italiani in generale, di dover stare con mamma e papà dopo i trent'anni. ma perché non ve ne andate via da casa? ma che cosa è questa cosa che tu hai 34 anni, vivi ancora con mamma e papà? ma-, ma sei scemo? ma io non lo so! ma sposati e vai! non sei sposata? a casa non vivere con i genitori! mamma mia! non lo so. Io, cioè, ma-. Io ho certi colleghi al lavoro che vivono con mamma e papà. ma tu ce l'hai già il lavoro! perché vivi con mamma e papà? perché? ma poi conosco altra gente, persone non proprio povere. ma perché non vivete da un'altra parte? perché dovete vivere a quarant'anni con mamma e papà, a cinquant'anni con mamma e papà? questa cosa non l'ho mai capita. FOMATPLAY e ti sei mai sentita in qualche modo discriminata, qui a Napoli, da quando sei arrivata? magari anche all'inizio o anche oggi magari. VALERJIA a volte mi sembra che il comportamento degli uomini non è proprio giusto, perché all'inizio quando-; soprattutto quando andavo in questura; quando appena arrivi tu cambi il permesso di soggiorno molto spesso; poi, passando il tempo si cambia più, diciamo, più raramente perché 6 adulta nei tempi di questo permesso di soggiorno. Già arrivi lì e ci sono certi uomini che praticamente ti stanno aspettando per farti proposte indecenti lungo la strada. E diciamo per andare a via Galileo Ferraris, dove sta la questura di Napoli; ti-, ci tagliano la strada proprio. Mi è capitato più di una volta; essere perseguita. Meno male che non è violentata; ma perseguita da certi soggetti. Questo mi mi dava fastidio. Poi a volte mi sembrava ehm... quando io dicevo che studiavo la gente non capiva come io straniera possa studiare all'università. ma qua-, eh qualche volta qualcosa... eh adesso non riesco a ricordare per bene, ma a volte mi sembra che un poco sono discriminata. ehm.. non non tanto però ci sta questa cosa, ci sta questo pensiero che eh magari sei sempre fermata. Posso capire pure per alcune donne ucraine che arrivano qua credono poi che noi tutte siamo uguali. ma non siamo uguali. hmm non-; perché poi tu vai al bar a prendere caffè appena tu sorridi un poco in più sei fraintesa. Guai se scherzi. Se scherzo è un faux pas. Sei sempre fraintesa, sei sempre-; vuoi uscire? vuoi fare qualcosa? Non vengo. Sei sposata, divorziata, libera... ti si buttano addosso. Questa cosa la vedo come una discriminazione perché Io non posso essere me stessa e devo sempre guardare intorno come mi devo comportare perché altrimenti hmm... ti, ti guardano male. Poi ti possono guardare male pure le donne appena tu sorridi a un uomo noto "ti vuoi rubare mio marito". ma quando mai! FOMATPLAY quindi anche sulla base di questo che hai raccontato secondo te come viene percepita in Italia dagli italiani la migrazione? che tipo di comportamento hanno gli italiani nei confronti di chi arriva? VALERJIA secondo me qua ci sta-, FOMATPLAY sia all'interno dell'Europa o all'esterno dell'Europa. VALERJIA chiaramente Io ho la sensazione che quando le persone sono istruite educate e, diciamo, di una classe sociale più alta la percepiscono meglio. Sono più hmm... diciamo, eh... non mi viene la parola per dire... eh la vedono bene. Non la vedono male, non sono poi così ehm... accaniti contro l'immmigrazione o qualcosa. Invece quanto ti mancano le basi; ti manca, non lo so, sia l'istruzione che l'educazione. Sei proprio un operaio oppure una casalinga di basso livello, soprattutto nei paesini, tu la vedi male. Tu la vivi come come un fascista, proprio nato. E mi è capitato di queste hmm donne del paese che a volte prendevano a male parole persone straniere. Ma non solo ucraini; ma anche altri anche sti poveri ragazzi africani che a volte vedevano; o indiani o marocchini. li prendono... ma, ma poi ehm... questo è più ho notato della gente, diciamo, povera, del paese, non lo so... ma eh con 3 classi di scuola elementare; che li ho visti pure. ehm oppure quando mi raccontava eh vabbè ormai è il mio ex marito; che quando andava nei paesini nell' Avellinese, che sono ancora più piccoli, ancora peggio è vista la cosa. Cioè più sei lontano dalla metropoli e più si vede male. forse, va bene, anche qualcuno che, che diciamo, ehm eh... di alta classe, diciamo, la vede pure male; per carità. Però a me non mi è capitato, diciamo, non mi è capitato di incontrare la gente all'università che la migrazione la vede male, ma mi è capitato nei paesi e paesini vedere questa cosa. A volte mi è capitato addirittura da altri ucraini che vedevano male l immigrazione di altri popoli; hmm perché tanto diciamo nel mio comune eh la comunità ucraina è seconda dopo comunità rumena; tutti gli altri sono di meno. cioè stesso gli ucraini possono vedere male, per carità. E questa cosa a me non non mi piace personalmente. Perché già tu sei arrivato qui, non puoi impostare le tue regole. Devi essere contento che ti hanno accettato. Non puoi dire questo non mi piace, quello non mi piace perché... FOMATPLAY e vedere hmm degli ucraini discriminare come ti ha fatto sentire? VALERJIA diciamo, io preferisco non fare amicizie con altri ucraini perché non mi piace a volte il loro comportamento. Non mi piace come si comportano. Ma gli ucraini possono discriminare, per carità, anche gli italiani che danno lavoro a volte. eh questa cosa... hmm a volte ne abbiamo parlato anche col mio ex marito dicendo "ma com'è possibile che queste persone ti danno lavoro e tu poi esci e ti lamenti che non mi piace qua?" vuoi tornare in Ucraina? allora torna. per carità, perché stai qua? perché pure loro possono discriminare, per carità. Poi... oppure lamentarsi che arrivano altri che ti possono rubare il lavoro. hmm non lo so. Ci sono ma perché pure nella nostra comunità arriva la gente che non poteva essere laureata, poteva studiare, poteva essere intelligente, e arriva pure uno del paesino sperduto che tanto... come nel paesino sperduto in Italia e così, stessi i ragionamenti ce l'ha uno del paesino sperduto in Ucraina. Lo stesso omportamento che pure puoi discriminare. Allora Io preferisco evitare questa gente; hmm non mi piace stare con loro. Non mi sento a mio agio. Io li evito; Sia italiani, sia ucraini. perché non ti fa sentire bene. non... perché... no, se ti vergogni. hmm almeno almeno Io ho questa sensazione forse non, non è per tutti; non lo so; gli altri non la vedono così. FOMATPLAY Ok Valerjia e invece-; ormai sei qui da più di 10 anni che rapporto hai con l'Europa? come reputi l'Europa? un'Europa unita? un'Europa equa? VALERJIA eh vivendo qua così tanti anni, a me mi piace stare in Europa perché eh tu la vedi questa unione tra i paesi; è un altro tipo di civiltà rispetto a come quando stavi in paesi esteri; vabbè ah soprattutto con l'ex unione sovietica è un po' diverso. Perché già là ci stavano quelli più europei, tipo come paesi baltici che tanto sono entrati nella comunità europea; che diciamo Ucraina che sempre faceva più parte dell'europa che parte del dell'asia e quello-; della Russia. Loro sono più verso Asia, tendono; ma anche per la posizione geografica. Allora, invece qua hmm mi piace anche che tu puoi tranquillamente spostarti tra i paesi; vabbè, evidentemente lo, lo comprende nella zona Shengen; tu puoi viaggiare tranquillamente, usare stessa valuta in diversi paesi che ti fa sentire bene; tu non devi andare sempre a cambiare, diciamo, i soldi o pensare come faccio a pagare. Mi fa piacere che io con la mia carta di credito quando arrivo all'estero posso pagare tranquillamente nonostante i miei soldi si trovino in banca in Italia; ma io posso pagare anche all'estero stesso con la mia carta, senza avere nessuna difficoltà, senza cambiare, senza... questa è una cosa europea che mi, mi fa star bene. C'è questa libertà del movimento e non c'è preoccupazione che ti-; non ho portato abbastanza soldi con me; oppure non ho cambiato abbastanza; oppure devo, devo aspettare un sacco di tempo per avere il visto; devo... per pianificare bene il viaggio; Io se voglio posso prendere l'aereo anche dopodomani, partire in paese e passare là il weekend. Questo è bello dell'Europa secondo me. FOMATPLAY posso farti una domanda che forse è delicata? quindi, se non vuole rispondere, è libera di farlo. ehm il ruolo dell'Europa nei confronti dell'Ucraina con la guerra che stiamo purtroppo vedendo ancora oggi, la guerra tra Russia e Ucraina-; il comportamento dell'Europa nei confronti di questo conflitto, se ti va di parlarne? VALERJIA allora... vabbè forse qualcosa hmm quello che potevano fare l'hanno fatto. eh.. sinceramente dall'inizio ci aspettavamo comportamento migliore anche da parte di quelli che ci hanno promesso di difendere. Noi pensavamo sempre-; vabbè noi ucraini, che se qualcuno dopo che abbiamo dato le nostre armi nucleari che tenevamo fino al, mi sembra, 95, ci dovevano proteggere gli americani, l' Europa e i russi; vabbè, i russi ci hanno attaccato. Ma perché non ci difendete per bene? Ovviamente non ci possiamo buttare uno l'altro missili nucleari, è normale; ma forse si doveva spiegare per bene al nostro caro vicino di casa che non si fa così. Invece viviamo come viviamo in questa situazione. Qualcosa viene fatto per noi, per carità. Altrimenti senza sostegno come potevamo fare? Ma ci aspettavamo un poco diverso questo comportamento; però vabbè, alla fine viviamo come viviamo. Basta che finisce bene per Ucraina e non bene per l'altro. FOMATPLAY speriamo finisca bene in generale. Ti volevo chiedere, parlando invece d'altra parte della Brexit, che ricordi hai del referendum del 2016? VALERJIA sinceramente a me sembrava che non è possibile che si possono-, diciamo, che possono staccarsi dall'Europa. Però nel mio modesto parere, pure diciamo la stessa Gran Bretagna non è solo composta da persone che possono ragionare bene alla situazione; ogni ogni popolo, ogni paese, diciamo, è composto da persone che possono ragionare bene e capire le conseguenze della faccenda e quelli che, diciamo, abboccano facilmente a quello che possono dire i politici e possono facilmente essere convinti; allora, in qualche modo, poveri cristiani, in Inghilterra sono stati per la maggior parte-, stati sono stati convinti che devono uscire; ma non sono tutti, anzi. Forse pure lì ci sono delle parti che vogliono rientrare nella comunità europea. Mi sembra che la Scozia non voleva staccarsi e l'Irlanda del Nord non voleva staccarsi; però poi hmm... forse, non lo so.. quelli della House forse volevano, per carità; oppure quelli che si trovano in paesini più sperduti possono votare sempre. hmm... Hanno votato per uscire. Perché-, quello che ricordo io è che di cui si parlava: quelli di Londra non non lo volevano fare; quelle persone che hanno più attività, più capiscono, più viaggiano, non lo volevano fare. Invece quello che non non viaggia e vive tranquillamente nella sua villa in un paese che se ne frega? Può pensare non mi serve nessuno per per vivere, ma secondo me se un giorno c'è il referendum e dicono "usciamo dall'unione europea", mi sa che possono votare pure per uscire. Perché per maggior ragione la gente non capisce il senso. Allora mi mi è dispiaciuto pure. Però la ragione per cui l'hanno fatto la posso pure capire; perché la gente di solito può non capire le conseguenze di una faccenda del genere, non so. FOMATPLAY Quindi tu credi sia anche un po' merito o demerito della disinformazione fatta con i cittadini? VALERJIA eh.. non è proprio disinformazione è informazione di proposito; di... non lo so, della gente che voleva, praticamente, hmm... certi partiti; che possono succedere anche-; ne parlavano, anche in Ucraina. A volte certi politici parlano e la gente crede. Credere "no così sarà meglio" ma mica solo in Ucraina o in Inghilterra, secondo me pure in Italia è così. Ti possono convincere e tu ci crederai pure perché non vai ad approfondire la situazione; non capisci. Soprattutto, forse, che quando ti manca l'istruzione di base, quando, non lo so, a scuola non non sei stato bravo a studiare geografia o capire come potrebbe funzionare l'economia del paese. Perché a scuola le basi te le danno. Però se tu a scuola non hai studiato bene, poi evidentemente che qualcuno ti può convincere che andrebbe meglio che tu stai da solo senza Europa, senza euro, senza niente. l'euro, però.. FOMATPLAY il risultato del referendum ti ha sorpresa? o comunque, diciamo, te lo aspettavi? VALERJIA no mi ha sorpresa perché io credevo che loro non non sarebbero usciti mai. FOMATPLAY conosci qualcuno che è stato in qualche modo toccato dalla Brexit? VALERJIA secondo me, allora, ho un'amica ucraina però prima abitava qua in Italia; poi loro per scelta si sono trasferiti; lei marito e figlia, in paese vicino a Londra e vivono adesso lì. hmm secondo me loro hanno sentito questa cosa. Sì, continuano a volte a tornare in Italia a trovare amici qui. Però adesso hanno qualche problemino in più. Per loro, secondo me, non è stata gradita la cosa. VALERJIA Ok. invece tu come ti definisci? come come persona, al livello di identità? ti senti italiana? ucraina? anche europea, se vogliamo? VALERJIA hmm... dopo hmm tutti questi anni passati, diciamo, a vivere in Italia hmm... Io non mi definisco più una cittadina ucraina, anche se continuo ad avere cittadinanza Ucraina e devo fare ancora richiesta per la cittadinanza italiana, che che farò a breve. Mi sento più italiana. Vabbè, mi riconosco come straniera in Italia ma mi sento come una cittadina italiana perché se devo pensare "devo andare a casa" non mi viene in mente che io a casa devo tornare in Ucraina. Anzi, io vorrei tornare a Sant'Anastasia perché casa sta lì. Ormai da 11 anni c'è un... FOMATPLAY quindi possiamo dire che queste due identità coesistono e non sono in conflitto o credi che comunque siano in conflitto almeno in parte? VALERJIA hmm... no, e non... Io più sento che non sarò mai italiana completamente al 100%; perché continuo a conservare che io sono Ucraina. Però sentirmi europea me lo sento; perché europeo è diverso. Perché già oltre a-; essere ucraino significa essere europeo. Allora cittadina europea mi sono sempre sentita anche vivendo in Ucraina. Però adesso, più che altro, dopo.. vabbè, anzi, ormai 12 anni Io mi sento italiana. Eh sì è vero che continuo a tenere-; eh quando parlo l'accento ucraino; anzi, più russo che ucraino visto che sono bilingue dalla nascita; con due lingue. Forse dentro il mio cervello prevale più il russo, come mi parlava mamma. Perché anche i miei genitori non sono proprio-; mamma è russa e papà è ucraino; e così capitava parecchie volte, diciamo, nell'ex unione sovietica i matrimoni misti tra i diversi paesi dentro l'unione sovietica. A casa di mia nonna c'era una signora armena sposata con un signore ucraino; praticamente mia nonna ucraina sposata con mio nonno russo che poi i figli hanno preso la cittadinanza russa; non c'è derivanza, nazionalità russa però-; perché poi zio è cittadino russo perché vive a San Pietroburgo e invece a mamma è cittadina ucraina perché vive a Cherkasy; nonostante prima c'era una parte del passaporto e anche dopo che l'unione sovietica non c'era più con una riga che si posiziona la nazionalità. Di nazionalità sono Ucraina. Però della lingua parlata e madrelingua là ci sta russo e ucraino. FOMATPLAY e hai sempre apprezzato il fatto di essere bilingue? VALERJIA sì perché essere bilingue ti aiuta, ti sviluppa il cervello. Questa è una cosa molto importante perché poi a volte ehm... ti aiuta a imparare altre lingue dopo. Però essere bilingue significa parlare dall'inizio tutte e due le lingue quasi in modo quasi uguale. Ma madrelingua è sempre la lingua parlata con tua mamma. Io con la mia mamma, nonostante tutto, continuo a parlare ucraino; anzi, se possiamo parlare anche-; no in ucraino, in russo. Anche se possiamo parlare pure in ucraino sia io che lei. Possiamo uscire e parlare con la gente in lingua ucraina. Anzi, con le nonne parlavamo in ucraino ma tra di noi parliamo in russo. FOMATPLAY e con tuo papà invece? VALERJIA parlo sempre Russo perché papà pure ha scelto di parlare russo, non so per quale ragione. No anzi so. Per una buona ragione. Perché in Ucraina, come anche in Italia, ci sono i dialetti. Dove papà è nato, vicino la città di Dnipro, dove c'era pure squadra; ogni tanto vinceva contro il Napoli; eh c'era questo dialetto di lingua ucraina che assomigliava alla lingua russa con certe parole. Papà, arrivando a scuola elementare, parlava questo dialetto. E mia nonna lo porta a scuola "la maestra parla ucraino corretto; senza dialetto, proprio ucraina corretto". Mio papà non riconosce le parole e dice "no mamma, io voglio andare in quell'altra classe dove sta la lingua russa dove Io riconosco la parola". Perché alcune parole sono più somiglianti al russo che all'ucraino in quel dialetto. Allora lui cominciò a parlare russo nonostante sua mamma gli parlasse in ucraino. Mio padre, praticamente, madrelingua ha ucraino, non russo. Il russo è la lingua per scelta; come per me, che adesso la lingua per scelta è l'italiano. La lingua che Io scelgo e di parlare anche col mio cane. Cioè Io posso adesso anche pensare in italiano. Cioè, nonostante io sua bilingue dalla nascita e con i miei genitori, ovviamente, parlo russo e posso parlare pure ucraino con altri Io parlo italiano. Va bene, con il mio ex marito parlo ucraino mischiato con italiano; cioè, non è proprio ucraino corretto. Anche adesso, diciamo, quando ci vediamo parliamo questo misto tra ucraino e italiano anche con altre persone ucraine che vivono qua. Da tempo non è più ucraino normale ma è un ucraino mischiato con parole italiane. Addirittura ci arriva che Io parlo con mamma e metto parole italiane. Mamma dice "sì, sì come no". FOMATPLAY molto interessante questo. prima hai accennato al fatto di avere comunque un accento ucraino/russo. Come reagiscono gli italiani e le italiane al tuo accento? VALERJIA allora, mi [sfottono] perché aspiro le g. vabbè, hmm quando non lo so... spesso mi capitava all'università che mi prendevano in giro perché pronunciavo chimica organica in modo che quella g veniva talmente aspirata che faceva ridere. Oppure a volte hmm posso... avendo anche la lingua russa parlata molto posso aprire suoni dove non servono perché si sa che i russi quando parlano lingua straniera aprono anche quello che non devono aprire. Ma proprio tutti i suoni. Io ero sempre... è normale che poi i miei colleghi ogni tanto mi mi prendono in giro e mi parlano come . FOMATPLAY e questa cosa come ti fa sentire? cioè riesci a riderci su o comunque ti fa male in qualche modo? VALERJIA eh praticamente mi fa ridere, diciamo, perché sull'accento io posso sforzarmi ma non avendo le corde vocali di un cantante difficilmente intervengo sull'accento. Infatti il professore che mi ha insegnato italiano diceva che l'accento ti fa sembrare un poco diverso, un po' più esotico. Va bene così. Sull'accento Io non non me la prendo; però me la prendo tanto se non riescono a pronunciare mio nome e cognome. Ma questo mi fa proprio arrabbiare. Io eh.. Me la prendo proprio di brutto con i miei colleghi di lavoro con cui ormai lavoro più di 2 anni. Ma, ma stiamo scherzando? Il mio cognome non si può scrivere? non si può ricordare? che è così difficile? Suoni identici e precisi come nella lingua italiana. Non c'è nessuna lettera particolare; tutte lettere normali. Io me la prendo di brutto quando non non sanno pronunciare nome o cognome. Perché poi il nome alla fine è pure italiano. chiamata-; Io... mio papà mi ha raccontato perché mi ha chiamato così; perché lui leggeva un libro su Spartaco e aveva visto che Spartaco aveva amica che si chiamava Valerjia. Ha detto così chiamo mia figlia. No, così chiamerò mia figlia. E mi hanno sempre detto che avevo un nome romano, italiano. FOMATPLAY sì. E invece per quanto riguarda l'ambiente lavorativo di cosa ti occupi? ti trovi bene? VALERJIA eh lavoro-; per la mia laurea, praticamente, lavoro in un industria chimica; eh sono prodotti vernicianti per anticorrosione eh... mi trovo bene, alla fine. hmm... mi trovo bene con i colleghi, mi trovo, mi trovo bene. Anche perché il lavoro non si trova tanto lontano da casa. Non devo perdere molto tempo per spostarmi, poi corrisponde alla mia laurea. Come busta paga è normale, diciamo, per il lavoro svolto. Ovviamente non siamo a Milano o a Roma però è normale. eh insomma mi mi trovo bene. hmm diciamo si si può definire così. FOMATPLAY OK. che tipo di rapporto hai con i tuoi colleghi ? VALERJIA praticamente ci sono quelli quelli più stretti, cioè altri chimici, con cui ehm con quale rapporto più amichevole, più, più buono; e poi evidentemente altri reparti che tu li conosci di meno. Diciamo non è che sono colleghi; certo, sono colleghi con cui interagisci normalmente come dovresti interagire con i colleghi; eh non si non si può dire niente, sono hmm so persone normali che lavorano con te. FOMATPLAY Ok. e credi sia facile per o cittadini stranieri che arrivano in Italia trovare lavoro? VALERJIA no, non credo che sia molto facile perché alla fine quando arrivi in Italia se non sai-, non sei italiano ti sono destinati lavori più pesanti che possono essere; di solito sono badanti, non so, eh per le persone che proprio dettate; che è difficilissimo a badare una persona così. Poi pian piano che ti cresce hmm, diciamo, conoscenza della lingua italiana cominci ad avere altri altri lavori però sempre quelli legati alla pulizia. Poi un altro poco conosci l'italiano puoi essere anche babysitter. E più più cresce la tua conoscenza della lingua italiana... però se non sei istruito, andare oltre al commesso di un negozio tu non ce la fai. eh perciò hmm era sempre molto importante per me avere anche la laurea, perché così tu riesci a lavorare meglio; lavorare dignitosamente, diciamo, avere più possibilità nella vita, svolgere sia il lavoro che ti piace che essere più contento, più non so... più ambientato nella nella zona, nel paese. Perché evidentemente se tu fai hmm... per carità, qualche lavoro che non ti piace; ma ti puoi mai trovare bene in un posto? eh se tu vivi in un in un appartamento dove, non lo so, dove fitti solo una stanza con altre 3-4 persone ucraine che vivono. Ma puoi essere mai felice? evidentemente che poi te la prendi con tutto il mondo; sia con i tuoi datori di lavoro sia con altri. hmm non credo. Però se sei realizzato, ti trovi pure bene. Se lavori bene vivi bene. Non lo so, anche... vabbè non non ce l'hai possibilità di comprare casa essendo straniero. Diciamo è più difficile fare il mutuo però si può fare. Oppure, non lo so, comprare qualcosa a rate quando sei straniera. FOMATPLAY Ok. E quindi anche sulla base di... anche sulla base di questo, che tipo di esperienza hai con la burocrazia italiana? per quanto riguarda, ad esempio, i permessi di soggiorno e...? VALERJIA eh vabbè partiamo allora dall'ultima esperienza che io volevo acquistare un elettrodomestico a rate. La ragazza mi dice "vabbè vai. 10 minuti e ci sei" Ma sono straniera, ci voleva un'ora e 10. Ci volevano il permesso di soggiorno, bollette di diverse utenze; ci volevano carta d'identità, passaporto, e questo e quello; e ci volevano molto più documenti. ah, l'ultima busta paga. quanto lavori? indirizzo di casa, indirizzo di lavoro, che lavoro svolgi? qua e là, c'è... pare che uno straniero se compra qualcosa a rate vuole derubare l' Italia. Non lo so. E ho avuto questa sensazione, vabbè. Poi... a parte, quando, quando vai a fare i tuoi documenti alla questura di Napoli e un'altra faccenda. Prima, devo dire la verità, si svolgeva molto più velocemente. Poi, arrivando il governo... praticamente, quando è arrivato Salvini... ma 6 mesi aspettiamo il permesso di soggiorno? invece di 2 settimane, 2 mesi, massimo. 6 mesi? Per la cittadinanza si è prolungata ad aspettare 7 anni. Poi, praticamente, pian piano hanno cercato di nuovo di ritornare al passo normale. Perché all'inizio, me lo ricordo perfettamente, non ci voleva così tanto tempo per aspettare tutti i documenti. Sì, era molto burocratico,,.. servivano un sacco di documenti per fare sia il ricongiungimento di famiglia che fare ogni volta permesso di soggiorno; però almeno passavano 20 giorni- 30 giorni- 40 giorni e ti davano i documenti. Adesso passano mesi. ehm... non è proprio... non lo so, non non lo ritengo più buono. E poi cambiano... Tu praticamente quando hai il permesso di soggiorno che devi rinnovare ogni 2 anni ti trovi nella situazione di ritornare sempre alla questura perché tu devi sempre rinnovare. Perché hai dato i documenti, ti hanno detto "vabbè si sta rinnovando". Tu vai in giro solo con quella carta che se stai rinnovando è permesso di farlo, per carità. Se ti fermano i carabinieri e ti controllano i documenti tu stai a posto, tutto bene. Ma appena sei rientrato, hai preso la la tua copia del permesso, tu devi mandare altri documenti già di nuovo per rinnovarlo. Cioè non non mi... non non lo so come dire... Non lo ritenevo proprio giusto. Però poi alla fine più o meno sono ritornati a non passare tutti sti mesi. Forse ha influenzato pure il Covid che c'era. E poi pure là era una cosa incredibile. hmm... sulla burocrazia che non si poteva accendere facilmente. Poi arrivi lì ci stanno con te, insieme te altri 200 persone che aspettano i loro documenti; una esperienza importante. FOMATPLAY Bene. E invece volevo un attimo ricollegarmi alla libertà di movimento. Invece dal tuo punto di vista, dalle tue esperienze, per spostarti come, come te la vedi? VALERJIA allora eh... FOMATPLAY Hai avuto problemi per..? VALERJIA eh da quando sto in Italia, diciamo, col mio permesso di soggiorno se io mi voglio spostare, sia in Italia che anche andare all'estero, è molto, molto facile; molto, molto più semplice. E mi, mi farebbe piacere avere questa libertà di spostamento che io posso decidere, diciamo, da un giorno all'altro. Vado a vedere un altro paese vicino. Non so, vado in Svizzera perché voglio vedere Cern; non lo so. Mi fa piacere questa cosa che io lo posso fare. Forse non lo faccio, diciamo, quest'anno. Ma lo posso fare anche fra 2 anni. Mi piace la sensazione e ho la possibilità di avere questa libertà del movimento, libertà di spostamento anche in tutta Europa tranquillamente; senza senza ulteriori controlli, senza fare le file alla frontiera perché... eh, quando io so-; ka prima volta arrivata in Italia ho fatto 5 ore di fila alla frontiera Ucraina- Polonia. Non è un'esperienza che Io voglio condividere. Diciamo, non è proprio bello stare nel pullman e aspettare tutto questo tempo e poi avere tutti stili controlli prima dalla parte ucraina e poi dalla parte polacca. No. E poi a volte alle persone che viaggiano più spesso, diciamo, anche già nel periodo di guerra quando non si poteva più prendere aereo, mia mamma mi è venuta a trovare ma faceva 6 ore, 8 pre di fila al confine. Questa non è libertà di movimento. Questa è una cosa brutta secondo me. Perciò quello che io viaggiando, diciamo, quest'anno andando a trovare la mia amica in Slovenia. Non ho fatto nessuna fila dall'Italia alla Slovenia. Ho passato proprio le targhe scritte senza controlli. Questo è il bello della libertà. Questo è bello della zona Shengen che praticamente prende questi paesi. Tu non non fai queste file, non non vieni, non lo so, controllato sempre. Addirittura in Slovenia 3 giorni nessuno mi ha mai fermato per vedere i miei documenti. Anzi, sembra che va proprio... tutto bello tranquillo. Cioè, anche se cammini vicino agli edifici, diciamo, del governo tutto tranquillo; tutti... ma manco i poliziotti vedi. FOMATPLAY quindi da futura cittadina italiana, quindi europea, se ti dovessero dire, se dovessero abolire la libertà di movimento, come ti sentiresti? VALERJIA mi dispiacerà molto perché... non lo so; è una... libertà di movimento è molto importante; è brutto quando tu non puoi fare quello che vuoi fare. Non lo so. Eh, diciamo, quando non puoi spostarti facilmente è veramente, secondo me, è bruttissimo; è una cosa che mi mi farà triste e mi dispiacerà. Mi toccherà prati-; hmm in in qualche senso. Non non mi farà sentire bene vivere bene la cosa. Anche se Io posso non viaggiare anche per 10 anni ma la... che io non ho possibilità di andare da qualche parte mi fa star male, diciamo. Perché deve essere la mia scelta se viaggiare o no; non deve essere impostato. Questa forse è la vera libertà. FOMATPLAY Ok, c'è qualcosa che ti manca dell'Ucraina nonostante tutto? VALERJIA non lo so sinceramente. Allora, praticamente, ehm... Non posso dire che mi manca qualcosa in particolare. Anzi a volte persone si meravigliano che io non sento mancanza dell' Ucraina. Non sento la mancanza di stare lì, di andare da qualche parte. Perché poi se io devo vedere i miei genitori possono venirmi a trovare; le mie mie amiche possono venirmi a trovare qua in Italia. Anzi, si, si trovano loro nella situazione migliore di vedere l'Italia. hmm... Io ehm... solo una volta nel 2011 sono tornata in Ucraina e non... questa cosa mi ha fatto sentire che forse io vivo in un postoin cui ho sempre voluto vivere; che io vivo dove mi... vivo lì dove mi trovo bene perché Io non sento nessuna particolare mancanza o necessità di tornare lì. Non sento tipo la nostalgia e di mangiare qualche piatto ucraino; non sento necessità di andare a trovare qualche altro parente oltre ai miei genitori; non lo so, qualche zia lontana, qualche, non lo so, cugino di terzo grado. Non lo so ehm... non non lo sento. Non lo sento più. Non non so come dire... Forse sono sbagliata io però sto bene in Italia. FOMATPLAY quindi sei tornata in più di 10 anni una sola volta? VALERJIA sì. hmm sono stata una sola volta lì. è... Una cosa molto divertente. Io sono partita da Roma; era più 14. Io a Roma tutta così con cappotto, tutta... Vado; l'atterraggio a Kiev e c'era la neve. Perché l'aereoporto a Cherkasy non fa voli internazionali allora devo per forza andare a Kiev. Vedo la neve. Io guardo, cioè 8 marzo, festa delle donne, Io devo atterrare. E dice che -2. E non scendo. Riportatemi a Roma. Scendo. Dobbiamo, vabbè, andare con il pullman; tipo ci spostano verso terminale. Io sento un freddo cane con la sciarpa; poi ancora devi passare la dogana; quelli cominciano a farti di qua e di là. E vediamo questo qua è vero.. Già non mi piace passare alla dogana di per se, stare in fila... vabbè, esco chiamo il mio amico e dico "mi viene presto". "sto nel traffico". Vabbè, evidentemente anche a Kiev c'è traffico, lì c'è un aeroporto, per carità. Fa freddo. Mi giro verso la porta "ripornatemi a Roma. Voglio tornare a Roma" Una Bella esperienza. Quando ho preso l'aereo per tornare a Roma sto a casa. A Roma di nuovo faceva abbastanza caldo ormai. Poi dopo un mese era anche tipo più 20, allora tutto bene. In Ucraina sempre [fa fridd]. Allora Io ho detto vabbè. quindi niente non torno più. FOMATPLAY ad oggi prenderesti le stesse decisioni? VALERJIA sì. Io eh se devo hmm... diciamo, fin da piccola Io volevo vivere in Italia. Veramente Io Io sognavo di vivere in Italia, non so per quale ragione. Ehm sentivo sempre che io dovevo vivere qui. Anche prima di conoscere il mio ex marito, diciamo. Io volevo vivere in Italia. Io compravo i libri di lingua italiana per vedere come parlano; a volte guardavo certi film italiani, ehm qualche canzone italiana che mi piaceva; e poi quando ho conosciuto quel ragazzo che poi per 11 anni era mio marito e lui ha detto "Io vivo in Italia". Me lo sposo per forza, vive in Italia. Perché non lo so, da sempre io volevo vivere in Italia, sempre. Non so, mi piaceva l'idea. Eh... mi ricordo una storia particolare con mio nonno che mi fa ridere adesso quando Io la ricordo. Nonno giocava con me in questi giochi educativi e avevamo una mappa del mondo sulla parete. Lui mi faceva vedere i paesi e diceva "i paesi in Europa" e mi faceva vedere l'Italia e diceva "L'Italia è a forma di uno stivale". Evidentemente una bambina di 3 anni è molto affascinata da qusta cosa. cioè bello, è un paese a forma di stivale. E poi il nonno raccontava pure che ci sono i vulcani. L'unico vulcano, diciamo, eh hmm continentale in Europa si trova vicino a Napoli, è il Vesuvio. E io dicevo "nonno, ma questi sono strani. Vivono alle pendici di un vulcano; io non vivrei mai qua. Ma magari a Roma, almeno un poco lontano". Vabbè poi nonno diceva, evidentemente, che ci stanno pure l'Etna; ci sta, sì, pure Stromboli, Vulcano, diciamo... Però dicevo "a Napoli secondo me non si vive bene. C'è il vulcano vicino". FOMATPLAY E invece... VALERJIA e invece, invece secondo me mio nonno quando adesso mi vede da una nuvola, in cielo, mi ride in faccia. Questo è poco ma sicuro. Perché Io alla fine vivo vicino ad un vulcano. FOMATPLAY certo, molto vicino. VALERJIA mi trovo pure bene. FOMATPLAY Hai mai pensato di andar via? magari non di tornare in Ucraina, ma di andare in un altro paese? VALERJIA proprio in un altro paese no perché mi trovo bene in Italia. Al massimo posso andare a Roma, questo è il mio massimo che posso fare. Perché Roma mi piace. Già, diciamo, Milano, Torino non ci andrei. No, non mi piace. Non lo so come dire, eh più, più su di Roma non salgo. Diciamo a me... il mio massimo è vivere a Roma. Non so perché. Mi è sempre sempre piaciuto. E poi mi trovo bene al sud anche per clima. Non nevica mai, non devi cambiare le gomme per macchina, perfetto. FOMATPLAY Bene, quindi programmi di star qui a vita? VALERJIA diciamo, anche con il lavoro che ho trovato e mi trovo bene. Perché all'inizio ho pensato "forse vado mi sposto da qualche parte. Trovo lavoro da qualche altra parte". Ma poi anche in quel momento avevo ancora il marito perché siamo divorziati praticamente da poco. Non non potevo portarlo pure e farlo spostare. Allora ho deciso di trovare lavoro qua e alla fine mi trovo bene poi hmm... non lo so come, forse finalmente ho trovato una casa in affitto che mi piace. Allora Io sto bene. Diciamo, quando mi sposto anche in paese conosco negozi, conosco anche persone; non lo so, so dove aggiustare meglio la macchina, so dove eh andare a fare i capelli; mi piace il mio medico di famiglia, mi piace tutto. Allora siccome mi trovo bene a vivere vivrei anche tutta la vita qua, per carità. Forse per qualche forza maggiore mi devo spostare, evidentemente, mi sposto. Ma finché posso vivrò qui. FOMATPLAY cosa ti fa sentire legata all'italia, ma anche all'europa, visto che ti senti cittadina europea e lo sarai? VALERJIA ehm... a me piace più... non lo so, in un certo senso come hmm la gente è più aperta, più... eh... diciamo, ha meno pregiudizi. Non lo so ehm... più... come dire? non lo so... forse... diciamo, visto che è tanto tempo che non torno in Ucraina; allora non... quando ho lasciato Ucraina mi sembrava che io fossi passata in una cosa hmm... in un posto dove mi sento meglio; dove è più organizzato, più sistemato. Nonostante che a volte mi raccontano che ovviamente dove vivo io, anzi, è da migliorare; perché se vai in qualche anche altra città italiana più al Nord è ancora più organizzata, ancora più sistemata; però, diciamo, rispetto dove mi trovavo prima che pure non era, diciamo, chissà non non è terzo mondo.. eppure... beh, la mia era una bella città: grande, normale, ucraina. Ma già qua mi sento meglio. Figuriamoci se diciamo... se vai per caso, non lo so, a vivere eh... non lo so, a Oslo. Yi trovi anche molto meglio. Non lo so, a Stoccolma forse ti trovi a un altro livello di di servizi, di accoglienza. Questo mi fa star bene. Pensare che si può vivere anche ancora, ancora meglio. FOMATPLAY perfetto. Allora, Siamo praticamente arrivati alla fine dell'intervista. Adesso c'è un'ultima parte molto breve in cui Io ti farò delle domande alle quali tu dovrai rispondere con una frase, o comunque con poche parole. Sono domande lampo. Allora definisci la libertà di movimento in una frase. VALERJIA hmm... zona Shengen. FOMATPLAY OK. come riassumeresti la tua esperienza in Europa, in Italia? VALERJIA positiva. FOMATPLAY allora eh come ti sentiresti se la libertà di movimento venisse rimossa, revocata? VALERJIA mi sentirei male. FOMATPLAY dov'è casa e dove credi di appartenere? VALERJIA Casa mia è qua a Sant'Anastasia. Penso ormai da anni di appartenere all'italia. FOMATPLAY come ti senti in Italia? VALERJIA mi sento bene. Spero che pure gli italiani si sentono bene con me. FOMATPLAY ne sono sicura. cosa ti manca di più dell'Ucraina? VALERJIA hmm... Dnipro, il fiume dove si trova la mia città. FOMATPLAY OK, prenderesti ad oggi le stesse decisioni che hai preso 13 anni fa? VALERJIA sì FOMATPLAY perché? VALERJIA sì, quasi tutte. Diciamo perché è stata una cosa molto, molto bella arrivare in Italia. ehm... Diciamo, farei certe scelte di nuovo nonostante... perché è una cosa che mi ha mi ha dato molta, molta soddisfazione; arrivare qui nonostante le difficoltà, nonostante tutto. ehm.... Mi ha dato tanto. Mi sento, mi sento felice qua. Ehm non cambierei questo paese con un altro. FOMATPLAY ultimissima domanda. Chi sei? se ti puoi definire utilizzando 3 o 4 parole? VALERJIA sono una ragazza ucraina che vive in Italia. VALERJIA OK, grazie Valerjia per aver partecipato e a presto.

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