Idioma: Italiano
Duración: 57m 16s
Lugar: Entrevista
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María Lucía FOM@PLAY IT

Descripción

Intervista con María Lucía, docente a contratto di Lingua Spagnola presso l'Università degli Studi di Napoli L'Orientale

Transcripción

OK, perfetto. Allora Maria, entriamo quindi nel nel vivo dell'intervista. potresti parlarmi un po' del tuo viaggio? Che cosa ti ha portato in Italia? quali sono state le motivazioni che ti hanno spinto a trasferirti qui? Com'è iniziato questo viaggio? MARÍA LUCÍA il viaggio è iniziato... Il primo viaggio che ho fatto è stato nel millenovecento novantuno e non al sud dell’Italia [sino] a Milano, dove ho lavorato per sei mesi. lavorato sì... Era un progetto europeo effettivamente del volontariato. È durato sei mesi. Sei mesi presso una onlus, ehm, Un'associazione Onlus, la ex psichiatrico Paolo Pini di Milano si chiamava L'associazione Olinda. Sei mesi sono stata là, poi sono tornata in Spagna. Sono stata altri... Non lo so otto, nove mesi e poi mi sono trasferita totalmente qua in Italia. Ho conosciuto il mio marito in quel periodo e allora mi sono trasferita. FOMATPLAY Ok. Dicevi che hai fatto il dottorato comunque alla Parthenope. Che cosa ti ha spinto a fare domanda per essere, per diventare dottoranda alla Parthenope? Conoscevi l'università? MARÍA LUCÍA è stato, è stato un successo de, di cose che non, non me l'aspettavo veramente. Io stavo aspettando la convalida. La sì, la convalida del mio, del mio, del mio titolo di laurea de L'Orientale che me lo dovevano convalidare in Spagna per farmi entrare in un master dell'insegnamento, dell'insegnamento, della didattica? E poi dovevo convalidare in Italia per insegnare a scuola, istituti, le superiori qui in Italia. Intanto, sai, i tempi si allungavano tantissimo erano due anni e qualcosa e intanto dovevo fare qualcosa, non volevo stare ferma e niente. Ho provato il dottorato. FOMATPLAY: Fantastico. Quindi scusami se, se ti chiedo di approfondire questo passaggio. Hai fatto la triennale a Napoli e anche la magistrale o ti sei trasferita... MARÍA LUCÍA Feci un corso abbreviato per la magistrale perché Io avevo già una laurea spagnola ce l'ho già allora mi mi hanno elaborato, mi hanno costruito una laurea breve, un percorso breve per laurearmi a L'Orientale alla magistrale. FOMATPLAY Come hai trovato l'ambiente de L'Orientale? Da un punto di vista proprio didattico, accademico, anche rispetto a quello spagnolo? Diciamo che ci sono state delle ragioni che ti hanno poi convinta particolarmente a rimanere? MARÍA LUCÍA Non l'ho vissuta come studentessa, perché lavoravo allora non potevo frequentare e vedere come era l'ambiente. Io, cioè, andavo, facevo-; davo gli esami e tornavo ad Avellino perché, perché [sabes] non abito a Napoli, eh la capitale... e niente. Questo era. La organizzazione mi sembrava, mi sembrava adeguata. Non era... io non ho visto niente. Niente eccezionale, speciale, niente, stava bene, bene, tutto bene. Tutto è andato bene, no? Quella, quella cosa quello che più mi è piaciuto di questa, questo periodo della laurea era la disponibilità. Quello sì. Erano sempre sia la segreteria sia i professori erano sempre disponibili a ehm a trovare delle soluzioni. Questa è una cosa che si che sì, posso, posso segnalare, sì. FOMATPLAY: E invece a questo livello? Perché mi hai detto che è un contratto di insegnamento. Che cosa insegni a L'Orientale? sempre lingua spagnola MARÍA LUCÍA Sempre lingua spagnola e sia in un corso di traduzione specialista o specialistica è in un corso di internazionalizzazione. FOMATPLAY: Ok. E ad essere passata dall'altra parte invece come ti senti? Ci sono state delle differenze da un punto di vista di, non so anche ambiente. Ti trovi comunque bene ad insegnare a Napoli? MARÍA LUCÍA Guarda, il fatto di stare da... da poco tempo fa l'altro lato e trovarmi poi dove sta la cattedra è per me... So come devo devo stare nel corso, la lezione non mi sembra, non mi sembra niente difficoltoso molto ma molto non lo so non so come spiegare eh... va con inerzia. FOMATPLAY: Eh sì, e quindi immagini diciamo la tua carriera lavorativa qui in Italia? per il futuro pensi di rimanere ormai per il resto del tempo in Italia? oppure non so, hai mai pensato di poter ritornare in Spagna? in Olanda? Per qualche ragione, anche tra cui quelle lavorative magari? MARÍA LUCÍA Ehm, il fatto che sono stata intanto empre in paesi divers e trovare un posto dove posso stare un pochino più sicura? Non so dove apro, se [abren] le opportunità là andrò! FOMATPLAY: Ok, quindi valuti questa possibilità. Nel senso che se ci sarà un'offerta di, non so, di lavoro, magari una posizione accademica migliore anche in Italia o in Spagna pensi di poterti ritrasferire_ MARÍA LUCÍA Sì che ... a questo punto non posso, cioè non posso essere troppo delicata. FOMATPLAY Ok, ho capito. e invece per quanto riguarda l'aspetto, diciamo, familiare ehm... come è composta la tua famiglia, se posso chiederti? Quindi hai deciso di rimanere in Italia principalmente perché hai stabilito la tua famiglia qui? MARÍA LUCÍA Certo, certo, certo, ehm e niente. Siamo una famiglia molto tradizionale. Non me l'aspettavo. Perché così tanto tempo ancora con questa famiglia? E non, sì, non ci lasciamo. Mi piace questa cosa che dura nel tempo. No, niente. Mio marito e due figli. Più Grande c'ha ventuno, venti anni poi ventuno e il più piccolo, il secondo c'ha diciotto anni tra due mesi. FOMATPLAY Perfetto. Bene. Sono quindi abbastanza grandi anche i figli. E posso chiederti in che lingua comunicate a casa? Cioè, la lingua diciamo dell'ambiente domestico è lo spagnolo? L'italiano? L'olandese? MARÍA LUCÍA: No, io gli parlo sempre in spagnolo. Da quando sono nati gli ho parlato sempre in spagnolo. Loro, il papà e tutto il resto fuori casa è tutto italiano. Allora pensavo che è giusto che almeno per lo spagnolo si parlasse in casa. Sono bilingui. FOMATPLAY Ok, fantastico Va bene, allora magari rispetto anche al, vediamo un po' a questo aspetto familiare. Volevo chiederti hai comunque parte della tua famiglia in Spagna, giusto? quindi continui magari a, non so, a visitare i tuoi familiari, i tuoiparenti in Spagna..? MARÍA LUCÍA Sì, sempre che posso vado. Sì, sì. FOMATPLAY certo. Vi spostate spesso? Magari durante le feste? MARÍA LUCÍA Sì, sempre che c’è la possibilità. Possiamo, ci possiamo organizzare. Andiamo. Sì, sì. É una fortuna che a tutti piace [España] e allora andiamo tutti. è andata via la la linea credo... FOMATPLAY è andata via. Sta, sta ritornando, sta ritornando. Ci siamo, ci siamo. MARÍA LUCÍA sì? no? FOMATPLAY sta riavviando. OK, ci siamo. MARÍA LUCÍA sì, sì a te Francesca ti vedo. FOMATPLAY ora è rientrata. Sì, sì, sì, sì, scusatemi ho avuto un un calo di rete. Aspettate un attimo... sì, scusatemi spero che si è ripristinato il il modem. OK, mi sentite bene adesso? Io sì. perfetto. Scusami, quindi sì mi stavi dicendo che vi spostate, insomma, quando potete fra la Spagna e l'Italia. E loro sono stati mai, i tuoi figli, in Olanda? Comunque hai, hai passato anche questa conoscenza linguistica ai tuoi figli dell'olandese o no? MARÍA LUCÍA No, dell'olandese no. conoscono conosco delle canzoncine, delle paroline però no, no. E l'olandese non lo hanno imparato. [Ya] è stato [dificil] farli imparare lo spagnolo perché ci sono dei fasi, no? eh ragazzi, c'è stata una fase che c'era il rifiuto allo spagnolo. Dicevano che stavano in Italia non dovevano imparare un'altra lingua. È passata questa fase. Per fortuna io ho tenuto forte dura e [ahora] stanno comunque apprezzando il valore di avere un'altra lingua senza studiarla. FOMATPLAY Certo, assolutamente. Quindi anche tu hai la tripla cittadinanza? MARÍA LUCÍA No, no, solo spagnola sono. FOMATPLAY Ok. Solo spagnola. Quindi non hai ancora la cittadinanza italiana? Conti di prenderla? Conti di prenderla? MARÍA LUCÍA Non ho ancora neanche la voglio. Cioè, non c'ho una preoccupazione fino adesso. Posso stare così. FOMATPLAY Ehm quindi diciamo non ti importa il fatto di avere una doppia cittadinanza? MARÍA LUCÍA Non ho la necessità. Siamo in Europa. FOMATPLAY Certo. Questo è effettivamente un aspetto importante. Sì, siamo in Europa, siamo cittadini europei quindi perché... MARÍA LUCÍA Non ho la necessità. Questo [que sea] un requisito necessario? Magari per lavorare? magari per avere assistenza medica_ magari per avere altri, altri servizi. Sarebbe un'altra, un'altra cosa, no? Però fino adesso non ho, non ho avuto la necessità. Sono rimasta spagnola. FOMATPLAY E da un punto di vista proprio del legame identitario come ti auto rappresenti? Sei molto legata magari alla tua identità spagnola, a quella italiana, sono identità che sono conciliabili, fuse_ Insomma, dimmi un po' di, di questo aspetto. Come vivi questa doppia...? MARÍA LUCÍA: No, sembrerà strano sentire questo però non ho una identità fissa, molto definita. Sì, mi piace. Mi piace tutta la cultura spagnola. partecipo a tutte le manifestazioni culturali e artistiche. [Forma parte] formano parte di me no, però dire che sono spagnola, spagnola non lo posso dire perché per gli spagnoli, proprio anche per loro, per esempio non sono spagnola sia mi vedono [ya] un po' diversa si' [ya] da piccola, ma quando sono arrivata con dieci anni non era spagnola io ero [la olandesa] che è estranea, no? ehm vabbè è una cosa che ho vissuto e che ormai fa una parte, parte della mia identità. Poi quando sono arrivata in Italia la stessa cosa, [la espagnola], fa niente. FOMATPLAY: E come hai vissuto-; certo... E come hai vissuto questo sentirti straniera sia in, eh in parte in Spagna, magari per una fase della tua vita, e poi in Italia? perché sei comunque di etichettata, no? Sei stata etichettata come l'olandese, la spagnola. Cioè che tipo di emozioni hai provato? MARÍA LUCÍA: Straniera sono stata sempre straniera, ma guarda come sono stata sempre straniera. Ma anche in Olanda sono stata straniera perché la figlia dei migranti, era la spagnola anche lì eh perciò ho vissuto sempre questa questa hmm... polarità no, questa multipla, multi-identità ormai non è una cosa che, che si soffre. Anzi, adesso vedo tante tante cose positive che posso sfruttare. Magari quando era più giovane non lo vedevo. FOMATPLAY: Per esempio, puoi raccontarci qualcosa di questo aspetto positivo? di questi vantaggi di avere un'identità multipla? MARÍA LUCÍA Penso che, penso che sono molto più aperta alle varietà, alla diversità, non vedo, non vedo se non so come si può dire... giudiziosa, si può dire? del pregiudizio? No, no, no, no. Penso che sono più, penso... mi sento almeno molto più aperta in questo senso e quando sento qualcuno, qualcuno... i miei figli per esempio, a parlare certi temi dico ma, ma perché è così? Ma non vede-, non vedete quest'altra parte allora loro anche se, se soffermano eh pensano [reflesionano] e dicono “Sì, magari è vero”, perché vedo, per esempio anche i miei figli No, che ancora sono giovani e vedo hanno visto ancora non tutto quello che devono ancora vedere. Allora eh in questo senso, credo anche il mio, mio marito che è un [musico] professionista, che ha girato tutto il mondo. No, a volte mi lascia un po' perplessa, dico “Mamma, ma come è possibile che tu pensi così?” guarda, guarda per esempio: “No, è il migliore del mondo.” “Ma tu conosci tutto il mondo? perché deve essere un migliore del mondo?” FOMATPLAY certo. Invece i tuoi figli, per esempio, che tipo di diversità hanno incontrato sul loro percorso? Prima dicevi che anche quando parlano di questi temi, tu poi effettivamente li fai riflettere, no, su su questi aspetti. Quindi che tipo di diversità invece pensi che loro abbiano incontrato? MARÍA LUCÍA Hanno fatto un corso accademico. uemila diciotto, duemila diciannove. Sicuramente la professoressa De Cesare si ricorderà. Hanno fatto un corso accademico, [en Cordoba], la mia città in Spagna. Per loro per esempio questa esperienza è stata totalmente negativa, ehm... è stato, è stata dura. Molto dura per loro che ha creato un, un, un rifiuto assoluto a quello che era spagnolo. Poi con il passo del tempo hanno non lo so, hanno hanno visto la parte positiva di questa negatività che hanno vissuto, sempre stata una esperienza di crescita. E loro vedevano in Cordova le cose molto diverse da quello che che succedeva in Italia. Per esempio l'inclusione. Loro hanno sofferto tanto con l'inclusione, perché non [se] non si vedono, non si erano visti inclusi o se inclusi dentro dei gruppi degli spagnoli? No. Cosa per esempio il piccolo qua appena siamo tornati ehm.. gli stranieri che sono arrivati nella sua classe; c'era un venezuelano, c'era o anche un marocchino subito l'hanno accolto. è stato lui il primo a fare questo, questa operazione perché sapeva quello che [se] può soffrire perché l'aveva subito subito là [en Cordoba]. Questa è stata una cosa molto bella dalla sua parte. FOMATPLAY: Ehm e rispetto anche a questi episodi, erano... potresti definirli come episodi discriminatori, hanno subito del razzismo. Che tipo di scontro culturale hanno, hanno dovuto affrontare a Cordoba? MARÍA LUCÍA Ma non capisco il razzismo a Cordoba. . Loro erano italiani, mica erano extracomunitari. Erano di diverso colore di pelle? non lo so. razzismo? da dove veniva? non lo, non l'ho capito. Io personalmente non lo capivo. Parlavano pure la lingua spagnola. Non è che non si potevano comunicare. Non capisco. Penso che è la idiosincrasia dei cordobesi che sono troppo chiusi. Penso provinciali. FOMATPLAY: E pensi che in un'altra città della Spagna probabilmente non avrebbero accusato diciamo di questa forte differenza linguistica o di provenienza di background? MARÍA LUCÍA: Io lo spero che almeno in altre città non succeda questa cosa. No, lo sa. lo posso [afirmare] perché parlando con altre persone che hanno fatto l' Erasmus più grandi dell'università, che hanno fatto l'Erasmus en Cordoba o hanno mi hanno raccontato le stesse cose. che era difficile. Era difficile far parte dei gruppi degli spagnoli della città. [Y] quelli che fanno l’Erasmus vanno, si mettono insieme, frequentano altri Erasmus. Non lo so se succede solo a Cordoba o succede in altre città comunque quello credo che è un po' speciale in questo punto di vista, da questo punto di vista. FOMATPLAY invece tu hai hai mai non so subito anche da parte di altri gruppi un senso di... hai sentito questo senso di esclusione, di discriminazione, di diversità su di te sulla tua pelle o no? Anche in queste varie fasi della tua vita dall'Olanda alla Spagna, dalla Spagna all’Italia, c' è stato magari qualche episodio che ti ha segnato in particolare o no? MARÍA LUCÍA: Se ho subito la discriminazione? No, non l'ho, non l'ho percepito. Penso che quello che più è stata una curiosità erano così curiosi di capire chi ero, chi ero [yo] e come facevo, più curiosità che discriminazione. Poi quelli che mi rifiutavano capivo io personalmente che quello non me, non me oleva perché non mi conosceva. Quello che non si conosce si rifiuta. FOMATPLAY: Assolutamente. Ma diciamo che questa, questo rifiuto sussisteva? Per che tipo di ragioni secondo te? sempre linguistiche, culturali o di altra natura? MARÍA LUCÍA Più culturali. hmm Linguistiche no, perché comunque io andavo dove andavo, parlavo, mi comunicavo comunicavo meglio, peggio però comunque sempre sono stata capace di mantenere una conversazione. Penso più culturale, ancora oggi le mie vecchie ehm amiche della università [de Cordoba], quando ci sentiamo ancora mi dicono “Ma tu sempre sei stata una donna di mondo!” hmm vabbè. FOMATPLAY: Come definiresti questa, questa etichetta? Ti senti una donna di mondo? Ti senti una donna europea? ti senti una Donna... che tipo di... come descriveresti la la tua identità? MARÍA LUCÍA Ma là è un po' esagerato, perché chiunque può essere una persona che ha vissuto in più di, di un paese. Un po' esagerato FOMATPLAY: Quindi tu hai completamente normalizzato se vogliamo questa appunto molteplicità? questa diversità la senti integrata perfettamente dentro di te... non, non, non ci sono ragioni insomma di conflitto, di contrasto anche all'interno appunto di quello che sei tu? MARÍA LUCÍA: No, sarà perché non ho questi radici così profonde di una di un solo posto là o no, in questo senso non ho problemi. Anzi, è sempre positivo avere più punti di vista, no? FOMATPLAY: Certo. E ritornando al discorso delle radici. Mi piace questa questa parola, quindi dove sono le tue radici? Sono da qualche parte? Sono dov'è il tuo cuore, il tuo lavoro, la tua famiglia? sono radici eh... che tipo di radici sono? MARÍA LUCÍA: Io penso che esco di dove esco, di una famiglia del sud della Spagna. Là è dove mi sono formata. Sono cresciuta in quell'ambiente lì, però poi se mi devo se mi devo paragonare con quelli che hanno vissuto sempre lì sono molto diversa. Non c'è paragone, ma sono molto contenta di stare là. è una cosa stupenda, no, condividere tutte tutti questi significati culturali. Molto bello perché li capisci, no? Devo dire che sei di là? No, perché non sono manco manco di qua né di là. qQuesto è, esco di là, quello sì. FOMATPLAY Ok, quindi diciamo che riconosci che la tua origine è in quel posto insomma, cioè ti... MARÍA LUCÍA Sì e poi sono andata un po' più a nord. FOMATPLAY Sì. invece, Per magari approfondire questo discorso dell'appartenenza, no? anche rispetto a appunto a questi luoghi molteplici che tu hai vissuto e che ti hanno chiaramente condizionato, influenzato rispetto a quello che sei oggi. se dovessi ehm definire appunto il posto a cui appartieni o o la in qualche modo il concetto di casa? Come lo vedi raffigurato? Che tipo di significati ci puoi associare? MARÍA LUCÍA Casa mia, dici? FOMATPLAY Il concetto di casa o di appartenenza. MARÍA LUCÍA Dove sto bene. Io adesso qua in Italia sto benissimo, non ho necessità di cambiare. Per esempio, el momento non dover quando non sto bene cambio e basta. Però qua adesso sto benissimo. Non c'è motivo alcuno, no? Perché il posto dipende da con chi sei e se lo vuoi fare tu. FOMATPLAY sono d'accordo. Sì, quindi casa in realtà è più probabilmente un, un modo di sentirsi che non un luogo fisico, giusto? è questo quello che che mi stai dicendo? MARÍA LUCÍA E adesso sì. Mi sto ricordando magari nei primi giorni, i primi anni che sono stata qua in Italia, che magari era più... non lo so se conosci questa, questa curva dell'immigrante, no? che inizia da sopra e poi scende questa parte di sotto è molto molto critica e poi risali. Io sono già più che là, sopra. Ora sto bene; dove, dove tutti quelli che mi che mi stanno intorno stanno bene là sto bene, Iò sto bene anche io. FOMATPLAY Ehm interessante. E invece rispetto a questa... non so se ti 6 mai interrogata su questo aspetto, eh potresti riconoscerti anche in un tipo di identità europea che quindi è sovranazionale, transnazionale? Hai mai riflettuto su questo aspetto? eh anche perché diciamo che la tua storia è un po', rappresenta appunto questo anche concetto di transnazionalità di cui tu stessa mi parli. he cosa ne pensi a riguardo? MARÍA LUCÍA Devo pensarci perché non ho pensato mai in questa cosa. Essere da nessuna parte, magari significa quello, no? Non sentirti parte realmente [en] un posto fisso. Magari è quello che stai dicendo. Una, un'identità. Come hai detto? trans-; transnazionale. e perché no, è la prima volta che ci sto pensando a questo. FOMATPLAY hmm sì magari ne possiamo riparlare... eh se, cioè se ci vuoi pensare magari anche per, per conto tuo giustamente. Possiamo anche risentirci. E quindi rispetto all'Europa che sentimenti hai? prima mi dicevi che comunque non ti importa avere la doppia cittadinanza perché non hai effettivamente necessità. Quindi come descriveresti l'Unione Europea, le istituzioni, questi diritti, insomma, di cui i cittadini europei possono usufruire. Sei soddisfatta? MARÍA LUCÍA Ci siamo cresciuti in questa idea. No, questo non solo in questo sentimento. No, di essere europeo. Negli anni novanta era così, noi eravamo già informati in questa in questa direzione. Tutti, credevano nell'Europa. Infatti io ho fatto questo progetto europeo si, che si chiamava il volontariato di volontariato europeo. Non so se esiste ancora. Fece pure un progetto. Si chiama capitale Europa. Era molto bello, me lo avevano finanziato pure cinquecento euro, niente, però me lo avevano finanziato. E progetti della capitale e niente. Siamo cresciuti in questo hmm... in questa, questo ambiente, no? in questa cosa.... Perciò l'Europa è una forma [ya de lo que] sono io, perché mi hanno a cresciuto, mi hanno cresciuto così. A livello, [repeto], al livello di servizi sono coperta. Non ho bisogno di avere una cittadinanza italiana. In nessuno degli aspetti della mia vita fino adesso ne ho bisogno. Magari perché non posso votare le politiche nazionali italiane. Là magari mi, mi se mi manca qualcosa. Però per esempio quelli là delle locali. Se il sindaco no, le municipali sì, lo posso, posso votare io voto lì in Spagna però [el] nazionale. Ma questa è una cosa, un po' strana. Questo si potrebbe migliorare la cosa. Comunque sì, siamo in Europa però vedi, ogni paese mantiene la sua la sua identità, la sua [soberanía] FOMATPLAY Sì, sovranità. MARÍA LUCÍA Comunque io voto in Spagna. Mio figlio quest'anno voterà in Spagna e voterà pure qua in Italia perché lui sì c'ha la doppia nazionalità, la cittadinanza... FOMATPLAY Molto interessante il fatto di eh non poter contribuire a pieno titolo alla vita politica italiana... è qualcosa che ti tocca? ehm ti dà fastidio? cioè come ti senti rispetto a questo? MARÍA LUCÍA È una cosa che mi manca comunque perché vorrei essere anche partecipativa. No, in questo in questo senso. Se non si può, vabbè, ci dobbiamo accontentare. Non è che... magari cambiasse moltissimo con un voto mio, però non è così allora vabbè. FOMATPLAY certo, vabbè sarebbe un voto in più magari dalla parte giusta. chissà. MARÍA LUCÍA Però non si può. FOMATPLAY Certo, e invece rispetto alla libertà di movimento, no, che in qualche modo è il tema centrale di questo progetto europeo a cui stiamo partecipando. Ehm... secondo me eh è interessante anche il fatto che tu sia riuscita poi a spostarti, no? in questi vari stati dell'unione europea anche senza troppa, probabilmente, troppe complicazioni burocratiche. Hai mai riflettuto su questo passaggio? oppure, non lo so, mi sbaglio ci sono stati dei momenti in cui... magari un po' più turbolenti da questo punto di vista, per cui la burocrazia europea nazionale, sovranazionale...? MARÍA LUCÍA: I primi anni [en] Olanda e Spagna sì, c'erano problemi. Dovevamo avere il passaporto buono, il passaporto, sai, i minori di età non avevamo il passaporto e stavamo dentro il passaporto dei nostri genitori. Quando arrivavamo a ogni frontiera dovevamo i miei dovevano cacciare questi passaporti per far vedere e poter entrare un'altra nazione. No, perché noi venivamo in macchina, facevamo Belgio, Francia e tutta la Spagna. Erano tanti paesi alla fine. [Ahora] con l'Unione Europea la cosa è cambiata tantissimo. Sai, con la carta d'identità puoi andare avanti e indietro dove vuoi, però con la mia carta d'identità italiana io non posso viaggiare in aereo, cioè non posso viaggiare. Io viaggio sempre con la carta d'identità spagnola. Però viaggio, non ci sono problemi. FOMATPLAY Ok, e hai fatto esperienza tra l'altro interessantissimo questo concetto di frontiera appunto... MARÍA LUCÍA L'ho in prima persona e anche il cambio, il cambio moneta è stata anche una cosa importante per noi che contavamo le lire o contavamo i [florines], fiorini. Non si conta più in questi monete. Anche se all'inizio facevamo il calcolo, no, come tutti. Questo quanto [florines] erano, però lo facevamo tutti. FOMATPLAY Come ti senti rispetto a questa perdita della frontiera tra virgolette o anche a questa perdita di diversità economica? No, banalmente, se pensi al-; alla differenza di moneta, come giustamente mi dicevi tu che prima contavi appunto nelle varie valute dei nei posti dov'eri... è un vantaggio...? MARÍA LUCÍA All'inizio, all'inizio è stato sempre tutto molto fantastico che dovevamo cambiare. Se mi dà molto meno fastidioso dover prepararci per un viaggio. Oh, ora ci rendiamo conto che poi la moneta unica è stata [beneficiosa] solo per certi settori finanziari, non per tutta la popolazione. No, lo però abbiamo scoperto dopo. questo è... FOMATPLAY E come ti sei sentita rispetto a questa scoperta? Amareggiata o...? ARÍA LUCÍA: Sì un po' frustrata perché c'è un passo indietro. se può fare un passo indietro? Penso di no. Ormai è così. Non siamo al Regno Unito. non lo possiamo fare. FOMATPLAY Anche rispetto a questo, giacché anche questo è un tema, diciamo, è il tema di partenza. Questo progetto è nato in risposta anche alla Brexit e a quello che forse la Brexit poi ha perso alla fine rispetto alla, anche alla mobilità all'interno dell'Europa. Visto che adesso effettivamente il Regno Unito è extra europeo, no? extracomunitario come come territorio. Come ti sei sentita rispetto a quel momento? Il referendum Brexit come l'hai vissuto, se l'hai vissuto magari in prima persona, o se l'hai vissuto diciamo di... non so, anche un po' più marginalmente? che tipo di sensazioni ti ha evocato quel momento lì di rottura? MARÍA LUCÍA Molto, molto marginalmente. Sembra che non era una cosa che ci [afectaba] direttamente. Sembrava, almeno per me, mi sembrava a me. Per esempio, alla fine non è successo niente. In che senso? Perché io vado sempre in un posto di vacanza in Spagna, dove ci sono tanti, tante seconde residenze degli inglesi. ma c'è una comunità molto grossa, grande, grandissima di inglesi. Noi con il Brexit, pensavamo che vabbè, allora tutti questi inglesi che si sono trasferiti in Spagna torneranno nel suo paese, no? infatti questa è quello che si sentiva in quel posto lì, in Malaga. e sono passati questi anni, stanno tutti là, non si sono mossi. FOMATPLAY: Quindi non è cambiato niente. MARÍA LUCÍA è cambiato... sarà cambiato magari per per alcuni ma non per... quello che vediamo noi eh da fuori. FOMATPLAY certo e anche... non so se hai avuto delle esperienze dirette con questi inglesi? Per esempio, a Malaga anche forse Torremolinos è uno degli altri luoghi dove , dove vanno molto gli inglesi, no? avevo visto un film... MARÍA LUCÍA Sì, in tutta la costa del sud. FOMATPLAY Hai avuto delle esperienze dirette con degli inglesi? eh se le hai avute, ci sono state delle differenze diciamo pre-Brexit e post-Brexit anche rispetto a come questi inglesi, non so banalmente sono venuti in vacanza o si sono comportati in vacanza o non è cambiato niente? MARÍA LUCÍA: Guarda che io c'ho una parte della mia famiglia inglese. Una parte è [escocesa], l'altra parte è [inglesa]. Il mio, il mio nipote adesso abita vicino a Londra perché ha sposato una londinese. mio fratello era sposata con con una di Benidorm, l'altro era... No, uno di Glasgow e l'altro era di Birmingham. C'è nella famiglia questi inglesi che abitano qua in giro. FOMATPLAY Quindi diciamo che anche rispetto a questa questione familiare, la Brexit non ha modificato non so i rapporti con la tua famiglia. MARÍA LUCÍA No, ma la mia percezione è che non è non è cambiato. Da quello che io persipisco non è cambiato niente. All'inizio c'era, c'era la come si chiama? la psicosi, no? Poi è passato il tempo e, ripeto, questo è quello che io percepisco magari loro lo vedono in un'altra maniera. hmm questo non lo so. FOMATPLAY Ne hai mai parlato con loro rispetto a questo? MARÍA LUCÍA No, no. Perché non si sono posti delle problematiche grosse. Loro sono rimasti lì, eh. Non hanno venduto tutto si sono dovuti tornare perché... no, loro non lo so ma le altre famiglie sì. FOMATPLAY Quindi sono cittadini inglesi. MARÍA LUCÍA Sì. FOMATPLAY Ok, ma hanno la doppia cittadinanza, poi con la Spagna o no? MARÍA LUCÍA: No, però non so che tipo di [convenios] hanno, che tipo di servizi. Qualcosa hanno, però, però non lo so, non te lo posso dire con sicurezza. Non lo so. FOMATPLAY: Ok, e cosa prevedi rispetto a questa questione della Brexit? Secondo te sono cambiati gli animi fra europei e inglesi o diciamo anche da un punto di vista di discorsi discriminatori o populisti o razzisti? La Brexit è stata in qualche modo influente in questo o no? come momento proprio storico di, sempre, di rottura, non hai percepito nulla? MARÍA LUCÍA Io personalmente no, perché io riconosco gli inglesi e quelli del Regno Unito sempre come i soliti imperialisti. Da sempre, la storia. Lo sono stati prima, durante e ncora adesso. È una percezione mia, no? la sua, non so, presenza nel mondo sempre è stata la stessa. Loro e i francesi, no? E tutti gli altri stanno intorno. Ehm non è una cosa nuova. FOMATPLAY Quindi secondo te è una mossa dell'impero per differenziarsi dal resto del mondo dall'Europa? secondo te è questo? MARÍA LUCÍA Loro sono sempre stati così. Sai, storicamente sempre sono stati così. sono stati sempre i vincitori. Eh No, sai com'é non mi, non mi spaventa, non mi risulta una cosa straordinaria che ora loro pensano che sono meglio degli europei, anche quando sono stati dentro l'Europa. FOMATPLAY Quindi c'era una differenza comunque netta a livello di auto rappresentazione, probabilmente rispetto a come loro si ponevano? MARÍA LUCÍA: Molta [supremacía]. Questo si vede, Si vede per esempio, delle colonie che hanno formato nella Costa del Sol. Ti sto parlando di Malaga, no? La mia cognata eh... ah è, è morta poverina. Però lei è morta con circa 45 anni senza parlare spagnolo. Dopo aver vissuto tutta la sua giovanezza, cioè tutta la vita in Spagna. I suoi genitori oggi non parlano spagnolo. [El] mio nipote che ora sta là a Londra, parla uno spagnolo molto, molto rudimentario, ma perché anche le scuole erano in inglese, tutto inglese. perché perché non si sono-, non hanno fatto il possibile per farsi includere dentro della sua scelta spagnola, se abitavano in Spagna? Ma questa è la sua personalità? No? si devono distinguere del resto. Ma è sempre una percezione mia, eh! FOMATPLAY no, no ma è importante anche le percezioni sono importanti; sicuramente sono indicative di qualcosa che probabilmente corrisponde al reale. Non è non è un caso insomma che... non mi stupisce neanche quello che tu mi stai raccontando. Quindi non ho non faccio fatica a pensare che sia come dici tu. succede anche con MARÍA LUCÍA Succede anche con per esempio con i finlandesi o con i tedeschi, ma soprattutto io quelle che conosco più da vicino sono inglesi. Fanno le loro colonie. Il suo gruppo. C'hanno tutto, eh, hanno il medico finlandese o il medico, il giardiniere inglese, il dog sitter inglese, la nanny inglese. Tutto inglese. FOMATPLAY Tutto questo nel sud della Spagna? MARÍA LUCÍA Sì, sì, sì. FOMATPLAY quindi sono indisponibili ad essere, ad adattarsi anche a questi valori altri che che possono essere quelli spagnoli nel nel caso specifico. MARÍA LUCÍA Queste persone, questa famiglia ha vissuto per più di quarant'anni in Spagna non parlano spagnolo. Ma perché non ne hanno bisogno. ma hanno bisogno che tutto quello... Si sono creati una società dentro della società. FOMATPLAY E tu che pensi di questo? eh... MARÍA LUCÍA Non lo so, ma non lo so. Non è che... cioè non me ne frega niente quello che fanno loro. Questa è la prima cosa, o, però vedo che sono lì. Sono cose che limitano la sua esistenza nel mondo, no? essere così no? Che hanno il loro medico inglese, che vanno a fare le feste nel pub inglese, il ristorante inglese. Tutto inglese. Ehm, si limitano loro, per me è la stessa cosa. Fa niente. FOMATPLAY quindi non provi sentimenti di eh... non lo so disprezzo, o di disgusto, forse un po', un po' troppo però non.. non li disprezzi, visto che fanno così... cioè non, non, non ti cambia? MARÍA LUCÍA No. Magari quando ero più giovane sì, perché non li capivo. Ma ora va beh, la sua vita ce l'hanno. Si sono create le sue, le sue, le sue idee, la sua forma, la sua filosofia di vita. Non è un problema per me. Ora però se vengono e mi chiedono, mi chiedono in inglese e Io non le posso rispondere in inglese non si devono arrabbiare. FOMATPLAY hai ragione infatti devono anche tenere conto di questo, assolutamente. È interessante questo fattore dell'età che, che ti fa cambiare prospettiva sulle cose. Puoi approfondire questo, questo punto? Pensi che l'età sia in qualche modo, come dire eh... un fattore che gioca nella percezione delle cose e anche nelle reazioni che noi poi abbiamo rispetto a queste cose che non capiamo che sono diverse. Che ci hai pensato? MARÍA LUCÍA Penso di sì, che è un fattore importante, però deve giocare a tuo favore, tutte queste cose che ti rendono le cose molto più positive. Non lo so se ha che credo che da una parte tutta della mia, della mia esperienza vitale, sono una persona che, che vivo in un posto e non esco da quel posto quando, quando faccio età diciamo, faccio mi faccio più grande sarò sempre la stessa cosa. Sarà difficile no eh sviluppare altre, altri... altre prospettive, altri punti di vista. penso che il vissuto Penso che il vissuto mi ha dato l'opportunità di vedere altre cose di maturare. Valga la [rebundancia] come dicono in spagnolo, non lo so. Ti dico quello che io vivo no, penso che anche le persone più adulte, più grandi mi sembra... mi ricordo mio padre. Mio padre ha sempre vissuto in quella epoca con delle idee molto maschiliste. Oggi ci parli, magari non è così maschilista, è l'età, no? Anche se continua a essere maschilista eh in tante cose. FOMATPLAY e questo pure sarebbe da approfondire. MARÍA LUCÍA un bello studio, quello sarebbe un bello studio. FOMATPLAY assolutamente sì. E rispetto invece, E tornando un po' alla tua esperienza di adattabilità/inclusione in Italia.. Manca un quarto d'ora quindi, diciamo, cerco di farti anche delle domande un po' più... vediamo un po' sì ehm mirata rispetto a questo, a questa guideline che ho con me. Ci sono stati dei, per esempio, anche rispetto ai valori italiani. Sono preponderanti? Nella società italiana ci sono stati dei dei momenti in cui ti sei sentita alienata da questa società, in cui non hai, non sei riuscita ad accettare questi valori? per esempio il maschilismo, no? italiani così così predominanti oppure sei sempre riuscita a, in qualche modo, ad adattarti a questi valori italiani? MARÍA LUCÍA Non so come risponderti. Aspetta, vediamo mi ordino un attimo le idee... allora Io quando sono tornata da-, quando sono venuta dalla Spagna, prima dell'Olanda, dell'olanda c'era un bel-, una bella differenza di mentalità. Sono arrivata in Spagna che appena eravamo entrati in democrazia e la società era molto molto arretrata come mentalità. Io arrivavo dell'Olanda, ti puoi immaginare il contrasto, no? Poi la Spagna si è evoluta in una maniera molto veloce, almeno al livello sociale, no? ehm e poi da quella forma di pensare che Io andavo già un po' più avanti perché sono venuta dall'Olanda sono venuta in in Italia qua, in questo, in questa città che è un po' isolata cioè intorno a delle grandi montagne che, che fanno una barriera proprio fisica. Avellino c'ha una mentalità molto provinciale. Ormai ad Avellino, non ci sono problemi, mi muovo benissimo, anzi. Però per esempio non potevo capire come era uno scandalo ancora che quella aveva divorziata dal marito. Era una cosa molto, molto forte per me. Sto parlando di anni duemila quando in Spagna si stava parlando magari del matrimonio gay? eh questo sì, mi mi stupiva molto però piano piano ho capito perché, perché, no? e tutto il resto, per esempio no, quella ragazza si deve sposare perché è rimasta incinta. è una cosa tremenda, no? dico com'è possibile? Dico ma com'è possibile? No, no, si devono sposare perché si è rimasta incinta quando Io ho avuto un figlio senza, senza essere sposata. cioè io cosa dovevo essere qui ad Avellino? Una una cosa scandalosa, convivevo, non era sposata, avevo pure figlio... è una cosa molto prevolutiva perciò dico... poi sono rimasta in questa famiglia tradizionale, del manuale, perfetta. FOMATPLAY Ok, Ma eh ci sono state delle situazioni in cui tu hai percepito questo sguardo dall'esterno abbastanza giudicante o è semplicemente una cosa che hai internalizzato? MARÍA LUCÍA Ma io vedevo queste cose, questi sguardi come curiosità più che altro, veramente non ho visto cose. No, no, la curiosità. Io penso che tutti questi sguardi era-, erano curiosi di capire. Non era rifiuto. Non ho sentito questo sentimento. FOMATPLAY: Ok. Invece rispetto alla tua comunità attuale, diciamo al tuo network avellinese. Quanto 6 dentro a questa società avellinese anche abbastanza chiusa, come dicevi tu? cioè sei riuscita ad integrarti? fai parte integrante di qualche attività, comunità? MARÍA LUCÍA: No, ho poca vita sociale qua, [en] Avellino soltanto con delle persone molto, molto segnalate. Molto mirate. Eh no, perché non mi trovo semplicemente, perché non mi trovo. Se c'è la possibilità di stare insieme perché mi hanno chiesto perché voglio io, va bene, non ci sono problemi. Però realmente non, non trovo affinità, non trovo affinità delle persone, non perché sono mentalmente così. ci sono delle persone, che non che non trovo questa... ci sono delle persone, però sono pochissime. Non sono parte del tessuto sociale avellinese. Non sono participe degli avellinesi, per capirli, per conoscerli. FOMATPLAY: Quindi per ora diciamo una differenza interpersonale, non proprio sociale della appunto società avellinese, comunità avellinese... hmm interessante. Va bene allora faccio un veloce check rispetto a quello che penso di averti chiesto. hmm quello... MARÍA LUCÍA non ti sento, non ti sento... mi hai chiesto qualcosa? perché non ti sentivo.. FOMATPLAY mi senti? MARÍA LUCÍA ora sì. FOMATPLAY dicevo che sto un attimo buttando un occhio su questa griglia ehm di domande che abbiamo diciamo come, come linee guida. ehm forse già che devi, Devi andare fra pochissimo io ti farei queste ultime domande brevi che sono delle domande lampo a cui puoi rispondere veramente con una frase, due frasi. Sono domande molto molto brevi, appunto nella risposta anche. Quindi, definisci il concetto di libertà di movimento in una frase. come lo definiresti? MARÍA LUCÍA Libertà di movimento? Posso ripetere la frase libertà di movimento? FOMATPLAY Ok, certo, assolutamente. come riassumeresti la tua esperienza legata alla libertà di movimento in Europa fino ad ora? MARÍA LUCÍA: Positiva, è stato positivo, salvo la perdita del passaporto e della, del documento d'identità a Parigi, quello è stato un disastro. FOMATPLAY Perché hai avuto delle difficoltà burocratiche? MARÍA LUCÍA Tante e molto, molto gravi poi. Mi volevano spedire [en España], a tutta la mia famiglia a casa qui in Italia però i figli andavano con il padre, non con con me. FOMATPLAY Ma questo durante un viaggio? MARÍA LUCÍA Sì, a Disneyland Paris. Mi avevano rubato tutta la documentazione e dovevamo andare, siamo andati al consolato sia italiano che spagnolo e gli spagnoli erano un disastro, quello italiano invece no, quello fa facevano tutto il possibile per risoquello facevano tutto il possibile per risolvere.lvere Come al solito gli italiani sono così nel mondo. Gli spagnoli mi hanno fatto penare, infatti Io sono andata in Spagna e loro sono tornati in Italia. E ci siamo visti dopo. FOMATPLAY: Perché tu non avevi i documenti italiani per tornare in Italia all'epoca? MARÍA LUCÍA: Sì. Nonostante c'era tutta la mia famiglia lì. Là io ero extracomunitaria, io dovevo andare al mio paese. FOMATPLAY infatti questo è un incidente abbastanza importante per quanto riguarda la libertà di... MARÍA LUCÍA a me m'ha provocato tantissima ansia. I bambini erano piccoli e io volevo restare coi bambini. invece no. Loro con il papà in Italia e io dovevo andare. Se dovevo, se potevo se volevo lasciare la Francia che non era... che era un paese di passo, dovevo andare in Spagna, cioè a separarmi nella mia famiglia. FOMATPLAY sì, assurdo. Ma tu non avevi un permesso di residenza in Italia all'epoca che potevi esibire? o non ce l'avevi con te probabilmente? MARÍA LUCÍA Stavo in vacanza, non portavo con me il permesso. FOMATPLAY giustamente. Ok va bene. Come ti sentiresti se questa, come ti sentiresti se questa libertà di movimento ti venisse tolta, ti fosse negata? MARÍA LUCÍA Eh, male, perché io mi muovo avanti indietro. Sì, suppongo abbastanza male. Sto ricordando di nuovo Francia, sì, sì, sì. FOMATPLAY Certo. Quella esperienza traumatica non te la sei dimenticata probabilmente. Dov'è casa e dove pensi di appartenere? MARÍA LUCÍA Dove sto bene, dove sto intorno alle persone che stanno bene. FOMATPLAY OK. che cosa ti manca di più della del paese che ti ospita, ehm cioè, che cosa ti manca di più della Spagna o dell'Olanda stando in Italia? MARÍA LUCÍA Guarda, non mi manca niente. perché ce l'ho quando voglio. Questa è la cosa bella. FOMATPLAY come ti senti nel paese ospitante? in Italia? MARÍA LUCÍA Ormai è casa mia. FOMATPLAY: Prenderesti le stesse decisioni oggi che hai preso nel passato? Quindi quella di trasferirti in Italia per lavoro? rimanere? MARÍA LUCÍA Non lo so. non lo so... non lo so... FOMATPLAY Va bene questa magari è una domanda che possiamo fare in un'altra intervista, immagino, anche anche se questo sia molto... MARÍA LUCÍA tornare a... Sai, a non fare la stessa cosa che ho fatto adesso? che ne so, boh... non mi pento di niente eh, però magari avrei fatto delle scelte un po' più intelligenti, non così impulsive. Non lo so, dovrei-, dovevo pensare. FOMATPLAY: Ok, ultima domanda. Chi sei? Definisciti usando tre o quattro parole. MARÍA LUCÍA Si faccio quello, quello di Meloni: cristiana, madre... Non lo so... donna, donna, madre, cristiana no, eh... non lo so... FOMATPLAY italiana? spagnola? o... MARÍA LUCÍA mi piace presentarmi come spagnola. Sì, mi piace presentarmi come spagnola. FOMATPLAY Va benissimo.

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